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16 Giu 2018 [17:15]

Le Mans - Dopo 2. ore Toyota in solitaria
In GTE lotta apertissima tra Porsche e Ford

Marco Minghetti

Il solito pubblico strabocchevole ha accolto gli equipaggi delle sessanta vetture alla partenza della 24 Ore di Le Mans numero 86. Alle 15:00 in punto, allo sventolare della bandiera francese impugnata saldamente quest’anno dal campione spagnolo Rafael Nadal, sono scattate le due Toyota dalla prima fila. Contrariamente a quanto possibile ipotizzare, vista la lunghezza della competizione, una manovra azzardata di André Lotterer ha innescato subito un incidente che poteva provocare qualche problema ad una delle due TS050 Hybrid. In realtà il leggero contatto è stato fatale al cofano anteriore della Rebellion #1, con il pilota tedesco che non ha potuto evitare di centrare la vettura del team Dragonspeed ed essere poi costretto a tornare nel proprio stand per montare un cofano nuovo.

Un peccato per Rebellion che ha visto la sua vettura più accreditata per mettere pressione alle Toyota subito in difficoltà anche se, dopo due ore, lotterei aveva già recuperato fino al sesto posto assoluto. Davanti, intanto, le due ibride giapponesi fanno gara al momento indisturbata con un vantaggio che ormai sfiora 1 giro di vantaggio ma, come visto negli anni precedenti, in 24 ore tutto più succedere. Visto che comunque il ritmo delle più immediati inseguitrici La Rebellion R13 e la BR1-AER non è propriamente disprezzabile.
Serratissima come previsto la lotta in LMP2, con la Oreca-Gibson #26 del team G-Drive con Vergne al volante che ha preso la testa della categoria davanti all’altra Oreca #28 del TDS Racing. Decima posizione di categoria per la Dallara del team Cetilar, in gara grazie al gran lavoro dei meccanici del team italiano, che hanno ricostruito la vettura dopo il gran botto del giovedì.

Seppur con un peso aumentato di 10 kg supplementari, le due Porsche 911 RSR scattate con i migliori tempo in griglia sono state le prime leader in GTE Pro, dove la lotta, da copione, è da subito come se non ci fosse un domani. Alle spalle delle due vettura tedesche comunque il livello è altissimo, tanto che le Ford GT di Bourdais e Pla sono vicinissime. Sfortunata la prima delle Ferrari 488 di AF Corse, la #51 di Calado che dopo 90 minuti di gara è stata costretta a percorrere mezzo giro di pista con la posteriore sinistra dechappata, precipitando in classifica visti i distacchi davvero esigui.
Ferrari invece al momento padrona in GTE Am con Giancarlo Fisichella a guidare il gruppo, davanti alla vettura gemella del JMW con Jeffrey Segal nell’abitacolo. Terzo posto della Porsche #77.

La classifica dopo la 2. ora

1 - Conway/Kobayashi/Lopez (Toyota TS050 Hybrid) - Toyota - 34 giri
2 - Buemi/Nakajima/Alonso (Toyota TS050 Hybrid) - Toyota - 3’’166
3 - Laurent/Beche/Menezes (Rebellion R13-Gibson) - Rebellion - 3’06”700
4 - Sarrazin/Orudzhev/Isaakyan (BR1-AER) - SMP - 3’34”474
5 - Hedman/Hanley/Van Der Zande (BR1-Gibson) - Dragonspeed - 4’12”088
6 - Lotterer/Jani/Senna (Rebellion R13-Gibson) - Rebellion - 1 giro
7 - Pizzitola/Vergne/Rusinov (Oreca 07-Gibson) - G-Drive - 1 giro
8 - Perrodo/Vaxiviere/Duval (Oreca 07-Gibson) - TDS - 1 giro
9 - Lapierre/Negrao/Thiriet (Alpine A470-Gibson) - Signatech - 1 giro
10 - Buret/Canal/Stevens/ (Ligier JSP217-Gibson) - Panis Barthez - 1 giro