Regional by Alpine

Test a Hockenheim - 2° turno
Giltaire comanda la giornata

C'è il campione della F4 francese davanti a tutti alla fine del secondo turno, il più veloce, della prima giornata di tes...

Leggi »
FIA Formula 2

Test a Montmelò - 2° giorno
Martì profeta in patria

Nella seconda giornata dei test Formula 2 a Montmelò, i riferimenti cronometrici sono crollati di 1"5 rispetto alla sess...

Leggi »
indycar

CLAMOROSO: irregolarità a St.Pete
Newgarden e McLaughlin squalificati

Marco CortesiClamorosa tripla squalifica in IndyCar: la categoria ha annunciato infatti l’esclusione di Josef Newgarden e Sco...

Leggi »
World Endurance

Caldarelli sostituirà Mortara
sulla Lamborghini LMDh a Spa

Michele Montesano Archiviata la 6 Ore di Imola, secondo atto stagionale del FIA WEC, per Lamborghini è già il momento di guar...

Leggi »
Regional by Alpine

Test a Hockenheim - 1° turno
Bedrin leader, Badoer secondo

Ultima tornata dei test collettivi per la Regional European by Alpine. Dopo Montmelò e Le Castellet, la categoria sta facendo...

Leggi »
FIA Formula 2

Test a Montmelò, 1° giorno
Bortoleto subito il più veloce

Messe in archivio i primi tre appuntamenti stagionali di Sakhir, Jeddah e Melbourne, la Formula 2 sbarca in Europa per tre gi...

Leggi »
15 Giu [15:13]

Le Mans, Finale
Per l'Audi è il tredicesimo sigillo

Massimo Costa

È finita in gloria per l'Audi, dopo che il terribile incidente occorso a Loic Duval nelle prove libere del mercoledì pareva essere l'inizio di un weekend difficile per la casa dei quattro anelli. Stretta tra la consistenza della Toyota e la freschezza della Porsche forse qualche dubbio poteva affiorare nel box diretto come sempre magistralmente dal Dr. Ullrich. La gara poi, è stata il solito concentrato di emozioni, purtroppo aperta dall'incidente nel diluvio che ha messo fuorigioco il nostro bravissimo Marco Bonanomi.
a è stata una Le Mans diversa rispetto alle ultime, appassionanti edizioni. Come ha ricordato molto bene Dindo Capello ai microfoni di Eurosport, erano da almeno quindici anni che non vinceva una vettura fermatasi ai box per lavori più di venti minuti. Invece, in questa edizione tutte le LMP1 hanno sofferto, chi più o chi meno, dei normali problemi di gioventù causati dai cambi regolamentari.

Ha vinto l'Audi, come da tradizione verrebbe da dire, ma potevano tagliare il traguardo per primi Toyota e Porsche. A dimostrazione di una edizione quanto mai incerta e divertente. La LMP1 giapponese, confermando la propria superiorità evidenziata nelle prime due tappe del campionato WEC e nella qualifiche di Le Mans, aveva preso la testa con Wurz-Sarrazin-Nakajima mentre l'altra TS040 è finita nei guai dopo una novantina di minuti quando sotto la pioggia Lapierre l'ha sbattuta contro il rail, riuscendo comunque a ripartire non senza perdere tantissimo tempo. E così, mentre Lapierre-Davidson-Buemi iniziavano una rabbiosa quanto poderosa rimonta che li avrebbe portati al terzo posto finale, la Toyota leader veleggiava in tranquillità finchè alle 5.10 del mattino, Nakajima si è trovato a bordo un principio di incendio. Impossibile arrivare ai box e così mestamente per la Toyota e i suoi piloti è arrivato il ritiro facendo svanire le speranze di riportare il Giappone al vertice nella 24 Ore.

La Porsche ha disputato la sua prima maratona francese quasi in punta di piedi. La 919 di Jani-Dumas-Lieb si è fermata già nel corso della prima ora per sostituire la pompa benzina, l'altra ha incontrato problemi all'avantreno fin dalle battute iniziali costringendo Bernhard-Webber-Hartley a non spingere mai al massimo. Eppure, forse proprio grazie al ritmo di "conservazione", la Porsche si è ritrovata al comando per i guai Audi. Ma a poco meno di due ore dal traguardo, dopo che Webber aveva preso il posto di un ottimo Bernhard andando a occupare la seconda posizione non lontano dalla R18 tornata al primo posto, la 919 ha rallentato per un problema al motore o alla sua "power unit".

E veniamo quindi all'Audi. Subito una R18, quella che vedeva un determinatissimo Bonanomi alla guida nel primo stint, è stata brutalmente eliminata poco prima delle 17 di sabato. Mentre, come descritto sopra, Lapierre finiva contro il rail proprio per evitare Bonanomi e un'altra vettura che procedevano lentamente per via delle bandiere gialle esposte, Sam Bird con la Ferrari AF Corse non ha avuto la medesima prontezza del francese della Toyota andando a colpire in pieno l'Audi dell'italiano. Un botto che fortunatamente non ha avuto conseguenze per i piloti, ma per le vetture sì. Bonanomi le ha provate tutte per ripartire, inutilmente per via del posteriore completamente frantumato. Bird invece, ha distrutto l'anteriore della sua 458. L'equipaggio principe dell'Audi è però sempre stato quello composto da Lotterer-Treluyer-Fassler. Per ore e ore sono stati alle spalle della Toyota leader finché alle 7 del mattino, divenuti primi per il ritiro della TS040, hanno dovuto fermarsi per cambiare il turbo. Sono quindi saliti in cattedra Gené-Kristensen-DiGrassi con l'Audi n.1. Ma dopo cinque ore, poco dopo le 11, Kristensen che già intravvedeva la chance di vincere la 24 Ore per la decima volta, ha rallentato, si è fermato in pista, è ripartito. Tornato ai box è stato rispedito in gara, salvo poi riapparire in pit-lane il giro seguente per rimanervi diversi minuti. Cosa era accaduto? Come la vettura numero 2, anche la numero 1 ha dovuto sostituire il turbo. È stato il momento in cui la Porsche 919 è passata in testa, ma Lotterer (secondo) ha compiuto una serie di stint strepitosi e quando Webber si è bloccato, ha ereditato meritatamente la prima piazza che il suo compagno Treluyer ha tenuto fino alla bandiera a scacchi.

Soddisfazione per la Rebellion LMP1 per il quarto posto assoluto del nuovo prototipo, a motore Toyota non ibrido, costruito in casa. Il bel passo, la guida pulita, di Prost-Heidfeld-Beche ha permesso loro prima di tutto di vedere l'arrivo e addirittura di sfiorare l'idea del podio. Anche se il divario dal vincitore è stato di 19 giri, per Rebellion, realtà privata, è un grande risultato.

Grandissima la bagarre nella LMP2, decisa nei giri finali. Il guizzo decisivo è stato quello della Zytek del team Jota con Dolan, Tincknell e Turvey, quest'ultimo chiamato a Le Mans soltanto giovedì. L'inglese è stato chiamato dalla squadra che lo aveva schierato nella ELMS 2013, per rimpiazzare Gené, passato all'Audi per sostituire Duval, fermato dai medici dopo il grande incidente di mercoledì. E così Turvey, dal nulla in mano (doveva correre per il team Millenium che aveva dato forfait alla vigilia) si è ritrovato a festeggiare un successo incredibile. A farne le spese la Ligier Thiriet by TDS degli ottimi Gommendy, Thiriet e Badey che se l'erano giocata con l'altra Ligier OAK di Brundle-Mardenborough-Shulzhitsky, rallentata nelle battute conclusive da problemi tecnici.

Nella classe GTE, la resistenza della Ferrari AF Corse e la velocità di un equipaggio che tutto il mondo invidia alla squadra di Amato Ferrari, ovvero Bruni-Fisichella-Vilander, ha finito per fare la differenza. Prima le Porsche, poi le Aston Martin, si sono dovute arrendere al passo della rossa 458 che ha preceduto la Corvette degli altrettanto bravi Magnussen-Garcia-Taylor. La Aston Martin si è rifatta conquistando la classe GTEAm con Poulsen-Hansson-Thiim. Terza la Ferrari AF Corse di Cioci-Venturi-PerezCompanc, velocissimi e bravi nel recuperare dopo un contatto subito da Cioci da una LMP2 nelle prime fasi della 24 Ore che gli aveva fatto perdere tantissimo tempo.

Le Mans, domenica 15 giugno 2014

1 - Treluyer-Fassler-Lotterer (Audi R18 e-tron) - Audi - 379 giri
2 - Genè-Di Grassi-Kristensen (Audi R18 e-tron) - Audi - 3 giri
3 - Lapierre-Davidson-Buemi (Toyota TS040 Hybrid) - Toyota - 5 giri
4 - Heidfeld-Prost-Beche (Rebellion R One-Toyota) - Rebellion - 19 giri
5 - Dolan-Tincknell-Turvey (Zytek Z11SN-Nissan) - Jota - 23 giri
6 - Thiriet-Badey-Gommendy (Ligier JS P2-Nissan) - Thiriet By TDS – 24 giri
7 - Chatin-Webb-Panciatici (Alpine A450b-Nissan) - Signatech - 24 giri
8 - Capillaire-Rast-Charouz (Oreca 03R-Nissan) - Loeb Racing - 25 giri
9 - Brundle-Mardenborough-Shulzhitsky (Ligier JS P2-Nissan) - OAK - 25 giri
10 - Klien-Hirsch-Brandela (Morgan-Judd) - Newblood By Morand - 27 giri
11 - Jani-Dumas-Lieb (Porsche 919 Hybrid) - Porsche - 31 giri
12 - Cheng-Tung-Fong (Ligier JS P2-HPD) - OAK - 32 giri
13 - Frey-Mailleux-Lancaster (Oreca 03R-Nissan) - Race Performance - 37 giri
14 - Ragues-Taylor-Ihara (Morgan-Judd) - Larbre Competition
15 - Bruni-Vilander-Fisichella (Ferrari 458) - AF Corse - 40 giri
16 - Magnussen-Garcia-Taylor (Chevrolet Corvette C7) - Corvette - 41 giri
17 - Holzer-Makowiecki-Lietz (Porsche 911 RSR) - Manthey - 42 giri
18 - Schell-Leutwiller-Roussel (Morgan-Nissan) - Pegasus - 43 giri
19 - Poulsen-Hansson-Thiim (Aston Martin Vantage) - Aston Martin - 45 giri
20 - Gavin-Milner-Westbrook (Chevrolet Corvette C7) - Corvette - 46 giri
21 - Ried-Alqubaisi-Bachler (Porsche 911 RSR) - Proton - 47 giri
22 - Perez Companc-Cioci-Venturi (Ferrari 458) - AF Corse - 48 giri
23 - Ruberti-Montecalvo-Roda (Ferrari 458) - 8 Star - 49 giri
24 - Dempsey-Foster-Long (Porsche 911 RSR) - Dempsey - 50 giri
25 - Kimber Smith-Dyson-McMurry (Zytek Z11SN-Nissan) - Caterham - 50 giri
26 - Dalla Lana-Lamy-Nygaard (Aston Martin Vantage) - Aston Martin - 50 giri
27 - Alfaisal-Neiman-Pumpelly (Ferrari 458) - JMW - 52 giri
28 - Rich-Nakano-Ehret (Ferrari 458) - Taisan - 52 giri
29 - Barthez-Pons-Ayari (Ferrari 458) - Sofrev ASP - 54 giri
30 - Krohn-Jonsson-Collins (Ferrari 458) - Krohn Racing - 55 giri
31 - Narac-Armindo-Hallyday (Porsche 911 GT3-RSR) - Imsa - 56 giri
32 - Mowlew-Hamilton-Patterson (Ferrari 458) - RAM - 60 giri
33 - MacNeil-Crubilé-Bleekemolen (Porsche 911 GT3-RSR) - Prospeed - 60 giri
34 - Maris-Helary-Merlin (Porsche 911 GT3-RSR) - Imsa - 62 giri
35 - Turner-Mucke-Senna (Aston Martin Vantage) - Aston Martin - 69 giri
36 - Pilet-Bergmeister-Tandy (Porsche 911 RSR) - Manthey - 70 giri
37 - Zlobin-Salo-Ladygin (Oreca 03R-Nissan) - SMP - 76 giri
38 - Mallegol-Blank-Bachelier (Ferrari 458) - AF Corse - 84 giri

Non classificati
Bernhard-Webber-Hartley (Porsche 919 Hybrid) - Porsche

Ritirati
Sarrazin-Wurz-Nakajima (Toyota TS040 Hybrid) - Toyota
Bertolini-Shaitar-Basov (Ferrari 458) - SMP
Perrodo-Collard-Palttala (Porsche 911 GT3-RSR) - Prospeed
Griffin-Parente-Leo (Ferrari 458) - RAM
Rusinov-Pla-Canal (Morgan-Nissan) - G Drive
Mann-Casè-Giammaria (Ferrari 458) - AF Corse
Howson-Bradley-Imperatori (Oreca 03R-Nissan) - KCMG
Belicchi-Leimer-Kraihamer (Rebellion R One-Toyota) - Rebellion
Berthon-Gonzalez-Chandock (Oreca 03R-Nissan) - Murphy Prototipes
Munemman-Latif-Winslow (Zytek Z11SN-Nissan) - Graves
Rigon-Kaffer-Beretta (Ferrari 458) - AF Corse
Bonanomi-Albuquerque-Jarvis (Audi R18 e-tron) - Audi
Wyatt-Rugolo-Bird (Ferrari 458) - AF Corse
Minassian-Ladygin-Mediani (Oreca 03R-Nissan) - SMP
Ordonez-Reip-Motoyama (Nissan Zeod RC) - Nissan