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14 Giu [14:30]

Tutta la 24 Ore di Le Mans in diretta
Ore 15 – È ancora doppietta Audi, terza la Toyota

Segui con Antonio Caruccio, Marco Cortesi, Massimo Costa, Alfredo Filippone e Marco Minghetti, su questa pagina e su Twitter la 24 Ore di Le Mans, dal primo all'ultimo minuto.

Ore 15 È ancora doppietta Audi, terza la Toyota

1 - Treluyer-Fassler-Lotterer (Audi R18 e-tron) - Audi - 379 giri
2 - Genè-Di Grassi-Kristensen (Audi R18 e-tron) - Audi - a 3 giri
3 - Lapierre-Davidson-Buemi (Toyota TS040 Hybrid) - Toyota - 5 giri
4 - Heidfeld-Prost-Beche (Rebellion R One-Toyota) - Rebellion - 19 giri
5 - Dolan-Tincknell-Turvey (Zytek Z11SN-Nissan) - Jota - 24 giri
6 - Thiriet-Badey-Gommendy (Ligier JS P2-Nissan) - Thiriet By TDS – 24 giri
7 - Chatin-Webb-Panciatici (Alpine A450b-Nissan) - Signatech - 25 giri
8 - Capillaire-Rast-Charouz (Oreca 03R-Nissan) - Loeb Racing - 26 giri
9 - Brundle-Mardenborough-Shulzhitsky (Ligier JS P2-Nissan) - OAK - 26 giri
10 - Klien-Hirsch-Brandela (Morgan-Judd) - Newblood By Morand - 28 giri

Ore 14 - Debacle Porsche, la Toyota vede il podio

È risultato più grave del previsto il guaio che ha richiamato la Porsche 919 di Webber nel box. Dopo alcuni minuti in cui i meccanici tedeschi si sono affannati attorno al motore il problema è apparso irrisolvibile, e al pilota australiano non è rimasto che gettare la spugna. Dopo alcuni minuti anche la 919 superstite è dovuta rientrare nel suo stand e al momento non è ancora chiaro se riuscirà a riprendere la pista.
Tutti questi problemi hanno ovviamente spianato la strada alle due Audi che ora sono nelle mani di Treluyer e Kristensen. Si prospetta l'ennesima doppietta per la casa dei quattro anelli. Ma i guai Porsche hanno fatto tornare qualche sorriso anche in casa Toyota che, persa la grande occasione con la #7 potranno consolarsi con il terzo posto della #8 ora nelle mani di Davidson.
In LMP2 scivolata in quarta posizione la Ligier Nissan dell'Oak Racing le prime tre posizioni sono per per la Ligier #46, per la Zytek #38 e per l'Alpine #36 .
In GTE Pro, ormai dominante la ledership della Ferrari #51 dell'AF Corse la battaglia è stata per la seconda piazza con Garcia che ha superato la Porsche #92.
L'Aston ufficiale n. 95 ora nelle mani di Poulsen è sempre in testa in GTE Am con la Ferrari #61 di Marco Cioci ottimamente terza.

Ore 14 - La top ten

1 - Treluyer-Fassler-Lotterer (Audi R18 e-tron) - Audi - 362 giri
2 - Genè-Di Grassi-Kristensen (Audi R18 e-tron) - Audi - 3 giri
3 - Lapierre-Davidson-Buemi (Toyota TS040 Hybrid) - Toyota - 5 giri
4 - Jani-Dumas-Lieb (Porsche 919 Hybrid) – Porsche – 10 giri
5 - Heidfeld-Prost-Beche (Rebellion R One-Toyota) - Rebellion - 19 giri
6 - Thiriet-Badey-Gommendy (Ligier JS P2-Nissan) - Thiriet By TDS – 23 giri
7 - Dolan-Tincknell-Turvey (Zytek Z11SN-Nissan) - Jota - 23 giri
8 - Chatin-Webb-Panciatici (Alpine A450b-Nissan) - Signatech - 24 giri
9 - Brundle-Mardenborough-Shulzhitsky (Ligier JS P2-Nissan) - OAK - 25 giri
10 - Capillaire-Rast-Charouz (Oreca 03R-Nissan) - Loeb Racing - 25 giri

Giro 357 La Corvette #73 di Garcia prende il secondo posto in GTE Pro

Giro 356 Altri problemi per la Porsche Questa volta tocca alla superstite n. 14 entrare nello stand per lavori presumibili al cambio

Giro 352 Mark Webber toglie il casco questo certifica il ritiro definitivo della Porsche n. 20

Ore 13 - Emozioni a non finire
Non finiscono le emozioni in questa 24 Ore di Le Mans. Mentre le posizioni nelle classi GTEPro e GTEAm sono abbastanza definite, nella LMP1 la battaglia è sempre imprevedibile. La lunga rincorsa di Lotterer alla Porsche di Bernhard si è concretizzata quando si è fermato (in anticipo per una foratura) al pit-stop cedendo il volante a Webber. L'australiano, dopo neanche un paio di tornate, ha dovuto rallentare vistosamente per noie alla pressione benzina. Rientrato ai box, è stato spinto all'interno del garage ed ora vedremo se la LMP1 di Stoccarda riuscirà a tornare in gara. Intanto, l'Audi aveva deciso di tenere in macchina Lotterer nel suo precedente pit-stop, lasciando per la seconda volta Treluyer ai box col casco in testa. Il francese era infatti pronto a salire. Ma Lotterer in questo frangente è in trance agonistica, velocissima, e fanno bene a lasciarlo in macchina. Nella classe LMP2, Gommendy con la Ligier Thiriet by TDS sta recuperand forte su Brundle con la Ligier Oak. Sempre bene al comando la Ferrari AF Corse con Fisichella mentre in GTEAm guida l'Aston Martin di Poulsen.

Ore 13 - La top-10

1 - Treluyer-Fassler-Lotterer (Audi R18 e-tron) - Audi – 345 giri
2 - Bernhard-Webber-Hartley (Porsche 919 Hybrid) - Porsche – 28"125
3 - Genè-Di Grassi-Kristensen (Audi R18 e-tron) - Audi – 3 giri
4 - Lapierre-Davidson-Buemi (Toyota TS040 Hybrid) - Toyota - 6 giri
5 - Jani-Dumas-Lieb (Porsche 919 Hybrid) – Porsche – 8 giri
6 - Heidfeld-Prost-Beche (Rebellion R One-Toyota) - Rebellion - 19 giri
7 - Brundle-Mardenborough-Shulzhitskiy (Ligier JS P2-Nissan) - OAK - 23 giri
8 - Thiriet-Badey-Gommendy (Ligier JS P2-Nissan) - Thiriet By TDS – 23 giri
9 - Dolan-Tincknell-Turvey (Zytek Z11SN-Nissan) - Greaves - 23 giri
10 - Chatin-Webb-Panciatici (Alpine A450b-Nissan) - Signatech - 24 giri


Clamoroso, Webber rallenta vistosamente sul rettifilo delle Hunaudieres

Alla fine Treluyer non è salito, l'Audi ha fatto solo rifornimento e tenuto in vettura Lotterer. Al giro 345, il tedesco ha un vantaggio di 28" su Webber.

Il box Audi attende Lotterer, il tedesco lascerà il volante a Treluyer. Il vantaggio è di 1'16"

Nella LMP2 comanda Brundle con 57" su Gommendy e 1'04" su Tincknell, a 1 giro Panciatici

Guardiamo gli altri: sempre 3° a 4 giri Di Grassi che tiene a 2 giri la Toyota con Davidson. Quinto Jani a 9 giri poi a 19 giri Prost

341° giro Lotterer ha un vantaggio di 1'04" sulla Porsche di Webber

Bernhard va al pit-stop, probabilmente anticipato visto lo scatto di Webber verso il retrobox per vestirsi. Cambio gomme, rifornimento e Webber in vettura probabilmente fino alla fine

336° giro Tra Bernhard e Lotterer 45"112

Sempre Capello riferisce che la Porsche leader, fin dall'inizio gara ha un problema all'anteriore e per questo non può spingere a fondo

Si gira all'ultima curva Ayari con la Ferrari Sofrev, 10° di classe GTEAm

Capello informa su Eurosport che anche l'Audi n.2 ha un piccolo problema e per questo Lotterer ha dovuto alzare i tempi sul giro

Ore 12 - Lotterer e Bernhard danno spettacolo

Il cambio del turbo all'Audi di Kristensen, che sognava di raccogliere il decimo successo alla 24 Ore di Le Mans, ha portato la Porsche di Bernhard al comando. L'Audi di Lotterer, che sta compiendo uno stint pazzesco, è quindi seconda e sta girando mediamente 3-4-5 secondi più rapido del connazionale. Kristensen ha poi lasciato la R18 a Di Grassi che occupa la terza posizione staccato di 4 giri con tanta rabbia e delusione. Per Di Grassi, il compito di guardarsi dalla Toyota velocissima di Buemi, a 2 giri, per salvaguardare il terzo gradino del podio. Novità anche in LMP2 con la Ligier del Thiriet by TDS di Gommendy che ha sofferto il cedimento della sospensione anteriore sinistra. È così passata in testa l'altra Ligier, ma del team Oak, di Brundle. Gommendy allo scadere dell'ora è stato passato dalla Zytek Jota di Tincknell. Nella GTEPro Fisichella ha preso il posto di Vilander e guida la classifica di classe (15° assoluto) con 2 giri di vantaggio sulla Porsche Manthey di Lietz e la Corvette con Taylor. GTEAm comandata da Thiim con l'Aston Martin mentre Cioci è ora terzo.

Ore 12 - La top-10

1 - Bernhard-Webber-Hartley (Porsche 919 Hybrid) - Porsche – 329 giri
2 - Treluyer-Fassler-Lotterer (Audi R18 e-tron) - Audi – 1'02"759
3 - Genè-Di Grassi-Kristensen (Audi R18 e-tron) - Audi – 4 giri
4 - Lapierre-Davidson-Buemi (Toyota TS040 Hybrid) - Toyota - 7 giri
5 - Jani-Dumas-Lieb (Porsche 919 Hybrid) – Porsche – 9 giri
6 - Heidfeld-Prost-Beche (Rebellion R One-Toyota) - Rebellion - 19 giri
7 - Brundle-Mardenborough-Shulzhitskiy (Ligier JS P2-Nissan) - OAK - 21 giri
8 - Dolan-Tincknell-Turvey (Zytek Z11SN-Nissan) - Greaves - 21 giri
9 - Thiriet-Badey-Gommendy (Ligier JS P2-Nissan) - Thiriet By TDS – 21 giri
10 - Chatin-Webb-Panciatici (Alpine A450b-Nissan) - Signatech - 22 giri

Nella classe LMP2 sono nello stesso giro le Ligier di Brundle e Gommendy, separate da 2'24", e la Zytek di Tincknell in scia al francese

Dritto a Mulsanne di Turner, 2° nella GTE Am, ma dopo una leggera toccata laterale con le gomme prosegue

Giro 322 Bernhard e Lotterer ora separati da 1'26", Di Grassi è 3° a 4 giri, Buemi 4° a 6 giri con la Toyota, Jani a 8 giri

11.35 I meccanici spingono fuori dal garage l'Audi n.1 e Di Grassi rientra in gara

E ora la sfida sarà bestiale con Porsche e Audi nello stesso giro separati da 1'35"

11.21 La Porsche e Bernhard si ritrovano in testa alla corsa, Kristensen scende e cede la R18 a Di Grassi, ma si lavora sulla loro vettura. Lotterer al pit rifornisce e cambia gomme

Nel frattempo Bernhard ha fatto un pit-stop, Lotterer si è quindi portato a soli 37" dalla Porsche. Ma viene chiamato a sua volta ai box

11.18 Kristensen dopo un rapido rifornimento ritorna ai box, la sua R18 non è veloce.

11.07 Brivido per Kristensen che si ferma alla prima variante del rettifilo Hunaudieres poi dopo qualche secondo è riuscito a ripartire. Problemi anche per il leader LMP2 Gommendy che si è dovuto fermare con la sospensione anteriore sinistra che ha ceduto

Ore 11 - Lotterer insegue Bernhard per il 2° posto

È il recupero di Lotterer, con la seconda Audi, sulla Porsche di Bernhard il motivo dominante dell'ultima ora. Il tedesco che corre in Giappone gira mediamente 4-5 secondi più rapida della Porsche e sta dando tutto per portare al secondo posto la sua R18. Rimane quarta tranquilla e staccata di 7 giri dal leader la Toyota di Buemi.
Nella LMP2 Gommendy procede al comando con la Ligier mentre nella classe GTE dopo le disavventure di Senna con l'Aston Martin è la Ferrari ora condotta da Vilander a guidare la classifica con una certa serenità avendo due giri di vantaggio sulla Porsche di Lietz.

Ore 11 - La top-10

1 - Genè-Di Grassi-Kristensen (Audi R18 e-tron) - Audi – 313 giri
2 - Bernhard-Webber-Hartley (Porsche 919 Hybrid) - Porsche – 1 giro
3 - Treluyer-Fassler-Lotterer (Audi R18 e-tron) - Audi – 1 giro
4 - Lapierre-Davidson-Buemi (Toyota TS040 Hybrid) - Toyota - 8 giri
5 - Jani-Dumas-Lieb (Porsche 919 Hybrid) – Porsche – 10 giri
6 - Heidfeld-Prost-Beche (Rebellion R One-Toyota) - Rebellion - 20 giri
7 - Thiriet-Badey-Gommendy (Ligier JS P2-Nissan) - Thiriet By TDS – 21 giri
8 - Brundle-Mardenborough-Shulzhitsky (Ligier JS P2-Nissan) - OAK - 21 giri
9 - Dolan-Tincknell-Turvey (Zytek Z11SN-Nissan) - Greaves - 22 giri
10 - Chatin-Webb-Panciatici (Alpine A450b-Nissan) - Signatech - 22 giri

Nella classe GT Vilander al comando della classifica è ora mediamente 2" più lento della Porsche di Lietz, staccata di 2 giri

311° giro Lotterer gira mediamente 4-5 secondi più rapido di Bernhard, il passo Porsche è questo. 2'24" il divario da recuperare dopo avere effettuato il pit

306° giro Tra Bernhard 2° e Lotterer 3° vi è un divario di 1'55". Bernhard gira in 3'31" Lotterer si è inventato un 3'23"

302° giro Lotterer si sdoppia da Kristensen, salito al posto di Gené, ed ora è a 1 giro dal danese e proverà a raggiungere la Porsche di Bernhard che ha fatto un pit, il suo 23°

Ore 10 - Delusione per Senna, l'Audi continua a comandare

Ancora una volta, a generare spettacolo e colpi di scena alla 24 Ore di Le Mans, è stata la lotta nella GTE-Pro. Dopo aver perso il comando su Bruni, Senna ha contrattaccato e si è riportato in testa. Peccato sia durata poco: la sua Aston Martin Vantage è stata presto riportata nei box per la rottura del servosterzo proprio quando il brasiliano aveva segnato il giro più veloce, a pochi decimi dalla pole di Bruni. Al momento il romano comanda con due giri di vantaggio sulla Porsche ufficiale di Lietz.

In classifica assoluta, Gené continua a comandate con grande autorità, mentre l’Audi di Lottrerer insegue la Porsche di Behrnard: secondo i piloti, la 919H è diventata molto difficile da guidare ma sta migliorando con il salire della temperatura. La Toyota di Buemi è la macchina più veloce in pista ma è sempre quarta a 8 giri.

Continua la bagarre tra i team Thiriet by TDS e OAK racing: al momento sono i primi al comando ma la vettura motorizzata Honda sta avendo qualche problema ed è stata a lungo ricoverata nel box. In GTE-Am la Aston Martin numero 95 (quella su cui correva Allan Simonsen) continua a dominare.

Ore 10 - La top-10

1 - Genè-Di Grassi-Kristensen (Audi R18 e-tron) - Audi – 298 giri
2 - Bernhard-Webber-Hartley (Porsche 919 Hybrid) - Porsche – 2 giri
3 - Treluyer-Fassler-Lotterer (Audi R18 e-tron) - Audi – 3 giri
4 - Lapierre-Davidson-Buemi (Toyota TS040 Hybrid) - Toyota - 9 giri
5 - Jani-Dumas-Lieb (Porsche 919 Hybrid) – Porsche – 11 giri
6 - Thiriet-Badey-Gommendy (Ligier JS P2-Nissan) - Thiriet By TDS – 19 giri
7 - Brundle-Mardenborough-Shulzhitsky (Ligier JS P2-Nissan) - OAK - 19 giri
8 - Chatin-Webb-Panciatici (Alpine A450b-Nissan) - Signatech - 20 giri
9 - Dolan-Tincknell-Turvey (Zytek Z11SN-Nissan) - Greaves - 21 giri
10 - Capillaire-Rast-Charouz (Oreca 03R-Nissan) - Loeb - 22 giri

Giro 288: Bruno Senna ripassa Gianmaria Bruni in GTE-Pro... e segna un giro record

Giro 282: la Alpine Signatech, seconda in LMP2, viene ricoverata nel box con Paul-Loup Chatin al volante.

Ore 9 - Grande spettacolo in GTE-Pro

Il cambiamento più grosso nella diciottesima ora della 24 Ore di Le Mans è il sorpasso con cui Bruni si è issato al vertice della GTE-Pro davanti all’Aston Martin di Senna. Dopo 18 ore di gara la lotta è serratissima e Senna è tutt’alto che sconfitto. Davanti a tutti, Gené continua con un triplo stint “svizzero”, mentre la Porsche continua a cedere secondi su secondi e viene inesorabilmente recuperare dall’Audi numero 2 di Fassler.
In LMP2, l’OAK Racing ha ormai guadagnato un vantaggio confortante: protagonisti della cavalcata gli alfieri della GT Academy Mardenborough e Shulzhitskiy. In GTE-Am gran vantaggio Aston Martin. Al volante c’è David Heinemeier-Hansson.

Ore 9 - La top-10

1 - Gené-Di Grassi-Kristensen (Audi R18 e-tron) - Audi – 280 giri
2 - Bernhard-Webber-Hartley (Porsche 919 Hybrid) - Porsche – 1 giro
3 - Treluyer-Fassler-Lotterer (Audi R18 e-tron) - Audi – 2 giri
4 - Lapierre-Davidson-Buemi (Toyota TS040 Hybrid) - Toyota - 8 giri
5 - Jani-Dumas-Lieb (Porsche 919 Hybrid) – Porsche – 10 giri
6 - Brundle-Mardenborough-Shulzhitsky (Ligier JS P2-Nissan) - OAK - 16 giri
7 - Chatin-Webb-Panciatici (Alpine A450b-Nissan) - Signatech - 17 giri
8 - Thiriet-Badey-Gommendy (Ligier JS P2-Nissan) - Thiriet By TDS – 17 giri
9 - Heidfeld-Prost-Beche (Rebellion R One-Toyota) - Rebellion - 18 giri
10 - Dolan-Tincknell-Turvey (Zytek Z11SN-Nissan) - Greaves - 19 giri

Giro 280: Gianmaria Bruni passa Bruno Senna per la leadership GTE-Pro. Il romano ha ricucito il distacco con una semplicità devastante.

Giro 267: la Porsche GTE-Am di Francois Perrodo perde una portiera ai box e una ruota alla seconda chicane...

Giro 266: sorpasso per la leadership in GTE-Pro: Mucke recupera secondi su Fisichella e lo infila comodamente

Ore 8 - Lunga safety-car

Poco dopo lo stop dell’Audi di Fassler, un botto di Shaitar ha costretto ad una lunga slow zone a ad una safety car per la riparazione delle barriere. Non è cambiato molto in classifica, salvo per il rientro in pista di Fassler, staccato di tre giri dalla testa ma già riuscito a sdoppiarsi dalla Porsche di Webber.

In LMP2, battaglia serratissima con l’OAK Racing che continua a rosicchiare margine anche se si misura in secondi nei confronti dell’altra Ligier del team Thiriet by TDS e della Alpine Signatech. In GTE-Pro, Mücke sull’Aston Martin ufficiale sta raggiungendo la Ferrari di Fisichella, a meno di 10 secondi. Un GTE-Am leadership Aston Martin: Poulsen ha tre giri di vantaggio sulla Porsche di Bachler.

Ore 8 - La top-10

1 - Genè-Di Grassi-Kristensen (Audi R18 e-tron) - Audi – 263 giri
2 - Bernhard-Webber-Hartley (Porsche 919 Hybrid) - Porsche – 2’52”280
3 - Treluyer-Fassler-Lotterer (Audi R18 e-tron) - Audi – 3 giri
4 - Lapierre-Davidson-Buemi (Toyota TS040 Hybrid) - Toyota - 8 giri
5 - Jani-Dumas-Lieb (Porsche 919 Hybrid) – Porsche – 9 giri
6 - Brundle-Mardenborough-Shulzhitsky (Ligier JS P2-Nissan) - OAK - 15 giri
7 - Chatin-Webb-Panciatici (Alpine A450b-Nissan) - Signatech - 15 giri
8 - Thiriet-Badey-Gommendy (Ligier JS P2-Nissan) - Thiriet By TDS – 16 giri
9 - Heidfeld-Prost-Beche (Rebellion R One-Toyota) - Rebellion - 16 giri
10 - Frey-Mailleux-Lancaster (Oreca 03R-Nissan) - Race Performance - 17 giri

Giro 257: Rientra la Safety-Car ma resta la Slow Zone... sono state due le barriere rovinate da Shaitar che ha sbattuto con l'anteriore prima e col posteriore poi.

La Ferrari AF/Farnbacher di Pierre Ehret arriva lunga rischiando di centrare una Porsche 991 ufficiale e si insabbia.

Giro 255: La Safety-Car è in pista per proteggere i tecnici che stanno riparando le barriere.

Giro 250: Viktor Shaitar si schianta Ferrari SMP che divide con Andrea Bertolini. È illeso ma la vettura è da buttare: slow zone attiva+safety car.

Ore 7:00 – Si ferma l'Audi di testa

Poco dopo le 7 cambia il leader della 24 Ore di Le Mans. L’Audi di Fassler si ferma per il rifornimento ma è riportata nei box. Tornata fuori non riparte: si procede a sostituire il turbocompressore e a resettare l’elettronica. Gené, appena salito sulla R18 numero 1, si prepara a prendere la testa. Proprio la numero 1 era riuscita con un grande stint di Lucas Di Grassi a balzare davanti alla Porsche 919 di Behrnard-Webber-Hartley. In GTE-Pro, in testa c'è la Ferrari di Bruni-Fisichella-Vilander con un margine interessante sulla prima delle Aston.

Giro 252: L'Audi #22 di testa viene portata ai box con un gran lavoro dei meccanici. Una volta fuori però non parte. Sostituito il turbo + un problema elettronico.

Giro 250: l'Audi numero 1 di Di Grassi, che aveva passato ai box la Porsche non cambiando pilota, ha guadagnato abbastanza per mettere in vettura Marc Gené senza perdere la posizione. Mark Webber perde tempo in uscita per una vettura LMP2 nella piazzola davanti a lui.

Ore 7 - La top-10

1 - Treluyer-Fassler-Lotterer (Audi R18 e-tron) - Audi – 236 giri
3 - Genè-Di Grassi-Kristensen (Audi R18 e-tron) - Audi – 3 giri
2 - Bernhard-Webber-Hartley (Porsche 919 Hybrid) - Porsche – 3 giri
4 - Lapierre-Davidson-Buemi (Toyota TS040 Hybrid) - Toyota - 11 giri
5 - Jani-Dumas-Lieb (Porsche 919 Hybrid) – Porsche – 12 giri
6 - Brundle-Mardenborough-Shulzhitsky (Ligier JS P2-Nissan) - OAK - 17 giri
8 - Chatin-Webb-Panciatici (Alpine A450b-Nissan) - Signatech - 18 giri
7 - Thiriet-Badey-Gommendy (Ligier JS P2-Nissan) - Thiriet By TDS – 18 giri
9 - Frey-Mailleux-Lancaster (Oreca 03R-Nissan) - Race Performance - 19 giri
10 - Heidfeld-Prost-Beche (Rebellion R One-Toyota) - Rebellion - 19 giri

Giro 246: dopo una lunga serie di problemi, si ferma ancora, e forse per sempre, la Ferrari del team RAM guidata anche da Federico Leo.

Giro 240: una foratura rallenta Paolo Ruberti sulla Ferrari 8Star

Giro 236: Lieb con la Porsche attardata va largo e si insabbia, ma è prontamente aiutato dai commissari.

Ore 6:00 – Audi prende la leadership

Il ritiro della Toyota di Nakajima, avvenuto nella notte proprio come nell’anno di esordio a Le Mans nel 2012, regala le leadership della gara all’Audi numero 2. Alla guida c’è ancora Treluyer, che cederà a breve il volante allo svizzero Fassler. Si trova quindi naturalmente proiettata in seconda posizione la Porsche 919 Hybrid di Hartley, mentre il podio virtuale viene chiuso dalla seconda Audi, la numero 1 di Lucas Di Grassi. Finisce in ghiaia la seconda Porsche, con Lieb alla guida, in lotta con l’unica Toyota superstite guidata da Davidson.

Continua il dominio Liger in LMP2, con il primo e secondo posto rispettivamente per OAK e TDS. In GT Pro, Bruni prende la leadership con la Ferrari di AF Corse, approfittando della prolungata sosta della Aston Martin, che ha sostituito però le sole pastiglie dei freni anziché anche i dischi, per risparmiare tempo. Terzo posto per la Porsche di Long, che rientra con la gomma anteriore destra forata, lasciando il volante a Makowiecki. Attarda la Corvette, quarta, ferma ai box per problemi al motore. Un’uscita di Venturi ha invece costretto ad una Security Zone con bandiere gialle e velocità limitata in prossimità delle Curve Porsche. Venturi riesce comunque a portare la Ferrari 458 di classe GTE-Am al box.

Ore 06 - La top ten

1 - Treluyer-Fassler-Lotterer (Audi R18 e-tron) - Audi – 252 giri
2 - Genè-Di Grassi-Kristensen (Audi R18 e-tron) - Audi – 3 giri
3 - Bernhard-Webber-Hartley (Porsche 919 Hybrid) - Porsche – 3 giri
4 - Lapierre-Davidson-Buemi (Toyota TS040 Hybrid) - Toyota - 11 giri
5 - Jani-Dumas-Lieb (Porsche 919 Hybrid) – Porsche – 12 giri
6 - Brundle-Mardenborough-Shulzhitsky (Ligier JS P2-Nissan) - OAK - 16 giri
7 - Thiriet-Badey-Gommendy (Ligier JS P2-Nissan) - Thiriet By TDS – 17 giri
8 - Chatin-Webb-Panciatici (Alpine A450b-Nissan) - Signatech - 17 giri
9 - Frey-Mailleux-Lancaster (Oreca 03R-Nissan) - Race Performance - 18 giri
10 - Heidfeld-Prost-Beche (Rebellion R One-Toyota) - Rebellion - 19 giri

Ore 5:10 – Si ritira la Toyota leader!

Colpo di scena a Le Mans. La Toyota di Nakajima si ferma nell’ultimo settore per un principio d’incendio. La macchina che ha dominato le prima 14 ore di gara si è dovuta fermare senza poter raggiungere la pit-lane, cedendo la leadership all’Audi di Benoit Treluyer.

Giro 220: Si ferma per un principio d'incendo la Toyota leader di Nakajima, che lascia il comando della corsa all'Audi di Treluyer.

Ore 5:00 – Si movimenta la situazione GT

Nell’ultima ora notturna della gara, prima che arrivi l’alba sul circuito de La Sarthe, si ravviva la sfida in GT con la Aston Martin che si riprende la leadership di classe nei confronti della Ferrari AF Corse. Ha perso il podio, a favore della Porsche, la Corvette, che ha sostuito i freni perdendo tempo ai box. In vetta alla corsa la Toyota di Sarrazin precedere l’Audi di Treluyer. Si mantiene in terza posizione sul podio la Porsche di Hartley, mentre la Toyota di Davidson ha sopravanzato per la quarta piazza Marc Lieb.

Ore 05 - La top ten

1 - Sarrazin-Wurz-Nakajima (Toyota TS040 Hybrid) - Toyota – 219 giri
2 - Treluyer-Fassler-Lotterer (Audi R18 e-tron) - Audi - 1’38”526
3 - Bernhard-Webber-Hartley (Porsche 919 Hybrid) - Porsche – 2 giri
4 - Genè-Di Grassi-Kristensen (Audi R18 e-tron) - Audi – 3 giri
5 - Lapierre-Davidson-Buemi (Toyota TS040 Hybrid) - Toyota - 11 giri
6 - Jani-Dumas-Lieb (Porsche 919 Hybrid) – Porsche – 11 giri
7 - Brundle-Mardenborough-Shulzhitsky (Ligier JS P2-Nissan) - OAK - 15 giri
8 - Chatin-Webb-Panciatici (Alpine A450b-Nissan) - Signatech - 15 giri
9 - Thiriet-Badey-Gommendy (Ligier JS P2-Nissan) - Thiriet By TDS – 16 giri
10 - Frey-Mailleux-Lancaster (Oreca 03R-Nissan) - Race Performance - 16 giri

Giro 213: Turner supera Fisichella per la leadership di classe GT Pro. La Aston si riporta davanti alla Ferrari.

Ore 4:00 – Porsche torna sul podio. Ferrari leader GT

Con un’Audi rallentata dalla sostituzione dell’iniettore, la Toyota di Sarrazin in testa può iniziare a tirare un sospiro di sollievo, ma non è facile distanziare la R18 di Treluyer, che ha preso il volante da Lotterer. Sale invece sul terzo gradino del podio la Porsche di Hartley, in lotta diretta con l’Audi di Di Grassi dopo i problemi elettronici avuti. Netto distacco in LMP2 per Mardenborough che guida la leadership di classe con 1’17 di vantaggio su Chatin. Grande colpo invece per la Ferrari in classe GT Pro che con Fisichella alla guida, dopo aver sopravanzato la Corvette per il secondo posto ad inizio stint, al secondo rifornimento è toccata all’Aston Martin cedere il passo , con la Ferrari 458 ora leader della classifica in sedicesima piazza assoluta.

Ore 04 - La top ten

1 - Sarrazin-Wurz-Nakajima (Toyota TS040 Hybrid) - Toyota – 204 giri
2 - Treluyer-Fassler-Lotterer (Audi R18 e-tron) - Audi - 2’12”517
3 - Bernhard-Webber-Hartley (Porsche 919 Hybrid) - Porsche – 3 giri
4 - Genè-Di Grassi-Kristensen (Audi R18 e-tron) - Audi – 3 giri
5 - Jani-Dumas-Lieb (Porsche 919 Hybrid) – Porsche – 11 giri
6 - Lapierre-Davidson-Buemi (Toyota TS040 Hybrid) - Toyota - 12 giri
7 - Brundle-Mardenborough-Shulzhitsky (Ligier JS P2-Nissan) - OAK - 15 giri
8 - Chatin-Webb-Panciatici (Alpine A450b-Nissan) - Signatech - 15 giri
9 - Thiriet-Badey-Gommendy (Ligier JS P2-Nissan) - Thiriet By TDS – 15 giri
10 - Frey-Mailleux-Lancaster (Oreca 03R-Nissan) - Race Performance - 16 giri

Giro 199: Procede lentamente la Porsche 919 Hybrid di Marc Lieb.

Giro 191: Pit-stop per la Porsche di Lieb, a cui viene sostituita la portiera.

Giro 190: Di Grassi, che ha preso il posto di Kristensen, torna in pista e si rimette all'inseguimento della Porsche per il podio.

Giro 189: Grazie ai problemi della vettura di Kristensen, la Porsche di Bernhard recupera la terza posizione, recuperando in qualche modo il tempo perso nello stint di guida di Mark Webber.

Ore 3:00 – Problemi per l'Audi di Kristensen

Allo scadere della dodicesima ora di gara, la Toyota continua a mantenere la leadership, ma non riesce a distaccare la Audi numero 2. Alla guida della TS040 c’è Sarrazin, mentre Lotterer continua il suo stint con la R18. Proprio sullo scadere della dodicesima ora, dopo il pit-stop, la vettura tedesca di Kristensen che occupava la terza posizione si spegne nel giro di uscita. Il danese la rimette in moto ma rientra ai box, cedendo il sedile a Di Grassi. La vettura viene però spinta nel box. Tutte e sei le LMP1 in gara sono al vertice della classifica.

In LMP2 Brundle guida la gara con un minuto e mezzo di vantaggi su Chatin. Grande battaglia in GT Pro, con la Ferrari di Fisichella che ha superato nella sosta ai box la Corvette di Westbrook per il secondo posto, alle spalle della Aston Martin di Senna.

Ore 03 - La top ten

1 - Sarrazin-Wurz-Nakajima (Toyota TS040 Hybrid) - Toyota – 187 giri
2 - Treluyer-Fassler-Lotterer (Audi R18 e-tron) - Audi - 1’55”949
3 - Genè-Di Grassi-Kristensen (Audi R18 e-tron) - Audi – 2 giri
4 - Bernhard-Webber-Hartley (Porsche 919 Hybrid) - Porsche – 3 giri
5 - Jani-Dumas-Lieb (Porsche 919 Hybrid) – Porsche – 6 giri
6 - Lapierre-Davidson-Buemi (Toyota TS040 Hybrid) - Toyota - 12 giri
7 - Brundle-Mardenborough-Shulzhitsky (Ligier JS P2-Nissan) - OAK - 14 giri
8 - Chatin-Webb-Panciatici (Alpine A450b-Nissan) - Signatech - 14 giri
9 - Thiriet-Badey-Gommendy (Ligier JS P2-Nissan) - Thiriet By TDS – 15 giri
10 - Frey-Mailleux-Lancaster (Oreca 03R-Nissan) - Race Performance - 15 giri

Giro 186: Giancarlo Fisichella, che ha preso il volante da Toni Vilander al pit-stop, nel giro d'uscita supera la Corvette di Westbrook, che a sua volta aveva sostituito Milner, portandosi al secondo posto di classe GT Pro.

Ore 02 - Toyota prosegue implacabile

Un'altra ora è trascorsa e la Toyota con il numero 7 sul cofano continua a farla da padrona. Le due Audi hanno provato a mettere un po' di sale sulla coda di Wurz, ma il pilota austriaco ha risposto da par suo dilatando ancora il vantaggio. Per ora le tre vetture di testa stanno girando come orologi e senza colpi di scena sembra difficile aspettarsi dei cambiamenti imminenti.
Abbastanza ingessata anche la classifica tra le LMP2 con la Ligier Nissan dell'Oak Racing sempre leader. Continua ad essere sempre animata la lotta in GTE Pro con la Senna che è riuscito a rintuzzare gli attacchi prima della Ferrari di Vilander, poi di Milner con la Corvette.
Completamente cambiata invece la classifica in GTE Am. L'Aston ufficiale n. 98 è infatti precipitata in 13.ma posizione della categoria ed ora la squadra inglese deve fare affidamento sulla Vantage V8 n. 95 ora nelle mani di Poulsen. Il vantaggio del danese è di oltre 3 minuti sulla Ferrari del team SMP Racing a 1 giro sono RTied con la Porsche n.88 e Marco Cioci in gran recupero con la Ferrari n. 60.

Ore 02 - La top ten

1 - Sarrazin-Wurz-Nakajima (Toyota TS040 Hybrid) - Toyota – 169 giri
2 - Treluyer-Fassler-Lotterer (Audi R18 e-tron) - Audi - 1 giro
3 - Genè-Di Grassi-Kristensen (Audi R18 e-tron) - Audi - 1 giro
4 - Bernhard-Webber-Hartley (Porsche 919 Hybrid) - Porsche – 3 giri
5 - Jani-Dumas-Lieb (Porsche 919 Hybrid) – Porsche – 6 giri
6 - Lapierre-Davidson-Buemi (Toyota TS040 Hybrid) - Toyota - 12 giri
7 - Brundle-Mardenborough-Shulzhitsky (Ligier JS P2-Nissan) - OAK - 13 giri
8 - Heidfeld-Prost-Beche (Rebellion R One-Toyota) - Rebellion - 13 giri
9 - Chatin-Webb-Panciatici (Alpine A450b-Nissan) - Signatech - 13 girii
10 - Thiriet-Badey-Gommendy (Ligier JS P2-Nissan) - Thiriet By TDS – 13 giri

Ore 01 - È lotta vera in GTE

Se in testa alla gara al momento le posizioni sono da un paio d'ore cristallizzate è nelle categorie GTE lo spettacolo vero. Tra le vetture Pro è ora Senna (Aston Martin #97) che ha preso la testa della categoria davanti alla Ferrari Af Corse con Vilander che ha preso il posto di Gimmi Bruni. Ma il colpo di scena è arrivato tra le Am con lo stop forzato ai box dell'Aston Martin #98 leader da diverse ore.

Ore 01 - La top ten

1 - Sarrazin-Wurz-Nakajima (Toyota TS040 Hybrid) - Toyota – 153 giri
2 - Treluyer-Fassler-Lotterer (Audi R18 e-tron) - Audi - 2’14”310
3 - Genè-Di Grassi-Kristensen (Audi R18 e-tron) - Audi - 1 giro
4 - Bernhard-Webber-Hartley (Porsche 919 Hybrid) - Porsche – 2 giri
5 - Jani-Dumas-Lieb (Porsche 919 Hybrid) – Porsche – 65 giri
6 - Heidfeld-Prost-Beche (Rebellion R One-Toyota) - Rebellion - 10 giri
7 - Lapierre-Davidson-Buemi (Toyota TS040 Hybrid) - Toyota - 11 giri
8 - Brundle-Mardenborough-Shulzhitsky (Ligier JS P2-Nissan) - OAK - 12 giri
9 - Chatin-Webb-Panciatici (Alpine A450b-Nissan) - Signatech - 12 giri
10 - Thiriet-Badey-Gommendy (Ligier JS P2-Nissan) - Thiriet By TDS – 12 giri

Ore 24 - L'Audi tenta il recupero con Fassler e Gené

Alexander Wurz ha rimpiazzato Nakajima sulla Toyota di testa, ma l'austriaco si è visto erodere una decina di secondi di vantaggio dalle due Audi che lo stanno inseguendo, Molto efficaci, infatti, sia Fassler sia Gené autori di un ottimo stint. Alle loro spalle Webber non riesce a trovare il ritmo dei primi ed è sempre più lento di almeno 2/3 secondi. Problema per l'unica Rebellion rimasta in gara. Heidfeld è infatti stato costretto a percorrere quasi un giro completo del circuito dopo aver perso una ruota all'uscita del box.
In LMP2 sempre leader la Ligier JS P2 di Mardenborough, alle sue spalle è ora salita l'Alpine di Panciatici, mentre Mailleux è terzo con l'Oreca-Judd.
In GTE Pro è ora Mucke al volante dell'Aston Martin di testa, alle sue spalle la Corvette di Gavin e la Ferrari di Bruni.
In GTE Am immutata la situazione con le due Aston Martin n. 98 e 95 divise da 1232", mentre terzo è Shaitar che ha preso il posto di Andrea Bertolini con la Ferrari del team SMP Racing.

Giro 132 - L'Audi n.2 con Fassler alla guida avvicina leggermente la Toyota n.7 con Wurz alla guida. Ora il distacco è di 1'35"00

Ore 24 - La top ten

1 - Sarrazin-Wurz-Nakajima (Toyota TS040 Hybrid) - Toyota – 140 giri
2 - Treluyer-Fassler-Lotterer (Audi R18 e-tron) - Audi - 1’45”518
3 - Genè-Di Grassi-Kristensen (Audi R18 e-tron) - Audi - 2’58”451
4 - Bernhard-Webber-Hartley (Porsche 919 Hybrid) - Porsche – 2 giri
5 - Jani-Dumas-Lieb (Porsche 919 Hybrid) – Porsche – 5 giri
6 - Heidfeld-Prost-Beche (Rebellion R One-Toyota) - Rebellion - 11 giri
7 - Brundle-Mardenborough-Shulzhitsky (Ligier JS P2-Nissan) - OAK - 11 giri
8 - Frey-Mailleux-Lancaster (Oreca 03R-Nissan) - Race Performance - 11 giri
9 - Thiriet-Badey-Gommendy (Ligier JS P2-Nissan) - Thiriet By TDS – 11 giri
10 - Chatin-Webb-Panciatici (Alpine A450b-Nissan) - Signatech - 8 giri

Ore 23 - Toyota sempre leader, lotta Aston-Ferrari in GTE

La notte è scesa completamente sul circuito della Sarthe e l'ultima ora di gara è trascorsa tranquillamente. In testa Nakajima con la Toyota n.7 sta piazzando un "maximum attack" e veleggia da leader con un vantaggio di quasi due minuti sull'Audi n. 2 di Fassler. In terza posizione sta facendo faville Marc Gené autore di una bella serie di giri veloci. Purtroppo manca un po' di spettacolo perché le LMP1 di testa sono tutte sgranate a distanza di sicurezza.
In LMP2 prosegue la leadership della Ligier JS P2 di Mardenborough, alle sue spalle l'altra Ligier del team Thiriet con GommendYy alla guida.
Ma il vero spettacolo è sempre in GTE Pro con la lotta serratissima tra l'Aston Martin di Turner, la Ferrari di Bruni -che ha sostituito Fisichella - e la Corvette di Gavin.
In GTE Am continua il dominio delle due Aston Martin n. 98 e 95, mentre terzo è Andrea Bertolini con la Ferrari del team SMP Racing.

Giro 111 - Procede tranquilla la Toyota di testa con il velocissimo Nakajima alla guida. Le Audi sono a tutta o stanno facendo pretattica?

Ore 22 - La top ten

1 - Sarrazin-Wurz-Nakajima (Toyota TS040 Hybrid) - Toyota – 103 giri
2 - Treluyer-Fassler-Lotterer (Audi R18 e-tron) - Audi - 1’49”850
3 - Genè-Di Grassi-Kristensen (Audi R18 e-tron) - Audi - 1 giro
4 - Bernhard-Webber-Hartley (Porsche 919 Hybrid) - Porsche – 1 giro
5 - Heidfeld-Prost-Beche (Rebellion R One-Toyota) - Rebellion - 5 giri
6 - Jani-Dumas-Lieb (Porsche 919 Hybrid) – Porsche – 5 giri
7 - Chatin-Webb-Panciatici (Alpine A450b-Nissan) - Signatech - 8 giri
8 - Brundle-Mardenborough-Shulzhitsky (Ligier JS P2-Nissan) - OAK - 8 giri
9 - Frey-Mailleux-Lancaster (Oreca 03R-Nissan) - Race Performance - 8 giri
10 - Thiriet-Badey-Gommendy (Ligier JS P2-Nissan) - Thiriet By TDS – 8 giri

Ore 22 - Safety car per un botto di Imperatori

E’ tornata in pista la safety-car a Le Mans poco prima che le lancette dell’orologio arrivassero alle 22. La causa, un forte contatto con le barriere di Alex Imperatori con la Morgan KCMG, fine della corsa per loro. Lo scossone non ha impensierito Nakajima al comando, dato che le due Audi sono state tenute a distanza pur se a pieni giri. Il sorpasso della R18 numero 1 è arrivato in seguito ad un errore in frenata di Brendon Hartley e alla conseguente difficoltà nell’inserire la retromarcia sulla sua 919 Hybrid. Hartley ha poi subito ceduto il volante a Mark Webber. Mentre la Rebellion con Mathias Beche continua a mantenere la top-5 contro la seconda 919 in recupero, la safety-car ha cambiato le carte in GTE-Pro.

La Corvette di Richard Westbrook, che conduceva, è stata infatti raggiunta dall’Aston Martin di Darren Turner e dalla Ferrari AF Corse di Giancarlo Fisichella. Il pilota ufficiale della casa inglese è poi riuscito ad avere la meglio su Westbrook. Anche le due Porsche e la seconda Corvette sono comunque a pieni giri. Per quanto riguarda la classe LMP2, tutto in divenire con l’OAK Racing che sembrerebbe avere un vantaggio ma ha tanti avversari vicinissimi, mentre in GTE-Am, nonostante un testacoda di Cristoffer Nygaard, le Aston Martin sono prima e seconda.

1 - Sarrazin-Wurz-Nakajima (Toyota TS040 Hybrid) - Toyota – 103 giri
2 - Treluyer-Fassler-Lotterer (Audi R18 e-tron) - Audi - 1’49”850
3 - Genè-Di Grassi-Kristensen (Audi R18 e-tron) - Audi - 1 giro
4 - Bernhard-Webber-Hartley (Porsche 919 Hybrid) - Porsche – 1 giro
5 - Heidfeld-Prost-Beche (Rebellion R One-Toyota) - Rebellion - 5 giri
6 - Jani-Dumas-Lieb (Porsche 919 Hybrid) – Porsche – 5 giri
7 - Chatin-Webb-Panciatici (Alpine A450b-Nissan) - Signatech - 8 giri
8 - Brundle-Mardenborough-Shulzhitsky (Ligier JS P2-Nissan) - OAK - 8 giri
9 - Frey-Mailleux-Lancaster (Oreca 03R-Nissan) - Race Performance - 8 giri
10 - Thiriet-Badey-Gommendy (Ligier JS P2-Nissan) - Thiriet By TDS – 8 giri

Giro 98: si riparte con la Toyota di Nakajima al comando e le due Audi staccate, ma a pieni giri

Giro 96: Alexander Imperatori finisce contro le barriere alle curve Porsche con la vettura "cinese" del team KCMG, esce la safety-car

Nello stesso giro, Christoffer Nygaard va in testacoda con l'Aston che era, ed è comunque, in testa in GTE-Am

Ore 21 - La Toyota di testa allunga

Non ci sono grossi scossoni a Le Mans quando si completa anche la sesta ora di gara. Davanti a tutti continua a spingere la Toyota TS-040 numero 7 che, dopo un triplo stint per Stéphane Sarrazin e per le sue gomme Michelin, si è fermata per mettere nuove coperture e Kazuki Nakajima al volante. Pur non altrettanto veloce, la Audi numero 2 di Benoit Treluyer si tiene in caccia: il francese sembra aver risolto un problema di sottosterzo che lo affliggeva. La pista è ormai in perfette condizioni e la Porsche 919 Hybrid di Brendon Hartley occupa la terza piazza alternandosi, quando rientra per i pit-stop, con l’Audi numero 1. In quinta posizione, regge per ora la Rebellion superstite mentre Romain Dumas sta recuperando alla grande sulla seconda Porsche dopo i problemi di pressione carburante delle prime fasi.

In LMP2 lotta ravvicinatissima con quattro macchine in 20” mentre in GTE-Pro si sta consolidando la leadership della Corvette di Richard Westbrook: gli avversari si tengono comunque “a tiro”. In GTE-Am, doppietta Aston Martin per il momento.

1 - Sarrazin-Wurz-Nakajima (Toyota TS040 Hybrid) - Toyota – 90 giri
2 - Treluyer-Fassler-Lotterer (Audi R18 e-tron) - Audi - 1’44”060
3 - Bernhard-Webber-Hartley (Porsche 919 Hybrid) - Porsche – 1 giro
4 - Genè-Di Grassi-Kristensen (Audi R18 e-tron) - Audi - 1 giro
5 - Heidfeld-Prost-Beche (Rebellion R One-Toyota) - Rebellion - 4 giri
6 - Jani-Dumas-Lieb (Porsche 919 Hybrid) – Porsche – 5 giri
7 - Chatin-Webb-Panciatici (Alpine A450b-Nissan) - Signatech - 7 giri
8 - Brundle-Mardenborough-Shulzhitsky (Ligier JS P2-Nissan) - OAK - 7 giri
9 - Thiriet-Badey-Gommendy (Ligier JS P2-Nissan) - Thiriet By TDS – 7 giri
10 - Frey-Mailleux-Lancaster (Oreca 03R-Nissan) - Race Performance - 7 giri

Giro 86: testacoda di Spencer Pumpelly con la Ferrari del team JMW. Forse per un problema dato che torna in pit-lane e viene portato nel box.

Giro 84: la Toyota di testa si ferma: cambio gomme dopo 3 stint e cambio pilota con Nakajima che si mette al volante

Giro 80: Romain Brandela (Morgan) pecca di impazienza e va in testacoda nel traffico delle GT. Le due Ligier comandano la LMP2.

Giro 78: I primi tre della GTE-Pro, Westbrook, Senna e Fisichella sono stati separati da soli 4 centesimi sul tempo dell'ultimo giro...

Giro 76: Testacoda per Mirko Venturi sulla Ferrari AF Corse #61

Ore 20 - Toyota torna in testa
La Toyota, dopo due ore di inseguimento, riprende la vetta ai danni della Porsche. La vettura tedesca, che aveva un pit-stop di vantaggio non avendo montato le gomme intermedie con la pioggia, ha visto vanificata la strategia quando Hartley è dovuto tornare ai box per un problema ad un pneumatico. Ne ha così approfittato anche Benoit Treluyer per issarsi al secondo posto, pur con 1’44 di ritardo da Sarrazin in vetta alla corsa. Mantiene, senza lode e senza infamia, la quinta piazza la Rebellion, mentre ha recuperato sino al sesto posto la seconda Porsche 919 con Marc Lieb alla guida, ma con 5 giri di ritardo dal vertice. Brundle, con la Ligier, guida la LMP2, mentre ha preso il largo in GT Pro la Corvette, con Bruni che ha riportato in zona podio la Ferrari di AF Corse.

1 - Sarrazin-Wurz-Nakajima (Toyota TS040 Hybrid) - Toyota – 72 giri
2 - Treluyer-Fassler-Lotterer (Audi R18 e-tron) - Audi - 1’44”060
3 - Bernhard-Webber-Hartley (Porsche 919 Hybrid) - Porsche – 2’10”011
4 - Genè-Di Grassi-Kristensen (Audi R18 e-tron) - Audi - 2'49"701
5 - Heidfeld-Prost-Beche (Rebellion R One-Toyota) - Rebellion - 3 giri
6 - Jani-Dumas-Lieb (Porsche 919 Hybrid) – Porsche – 5 giri
7 - Brundle-Mardenborough-Shulzhitsky (Ligier JS P2-Nissan) - OAK - 4 giri
8 - Frey-Mailleux-Lancaster (Oreca 03R-Nissan) - Race Performance - 5 giri
9 - Chatin-Webb-Panciatici (Alpine A450b-Nissan) - Signatech - 5 giri
10 - Thiriet-Badey-Gommendy (Ligier JS P2-Nissan) - Thiriet By TDS – 5 giri


Giro 70: Di Grassi va ai box, mentre Hartley riprende la terza piazza. Alla chiance la Porsche blocca vistosamente l'anteriore destra, tagliando la pista.

Giro 69: Hartley perde anche il podio virtuale a favore della Audi di Lucas Di Grassi.

Lapierre racconta l'incidente
Mortificato da quanto accaduto, Marco Bonanomi non ha ancora parlato con i giornalisti, ma l'ufficio stampa della Casa tedesca ha comunicato che l'Audi #3 è stata centrata da dietro dalla Ferrari AF di Sam Bird. "Sam forse non aveva rallentato abbastanza per non correre alcun rischio in quelle condizioni, specie con le slick", si è sentito dire ufficiosamente in AF Corse. Il più esplicito è stato Nicolas Lapierre, anche se la testimonianza del francese della Toyota chiarisce poco le cose: "Sono arrivato nella porzione dopo la chicane Michelin, c'era molta acqua e non si vedeva nulla. All'improvviso mi sono trovato davanti tre vetture che procedevano lente, nessuna delle quali aveva acceso il faro rosso obbligatorio in caso di ridotta visibilità. Non so se il primo urto me l'ha dato la Ferrari ma sono finito di traverso e contro il muro, colpendo poi altre vetture."

Ore 19 - Porsche sempre al comando
La Porsche mantiene la leadership anche dopo il cambio pilota. Al volante della 919 Hybrid c'è infatti Hartley, che cerca di gestire il recupero di Sarrazin. Il francese ha cambiato pneumatici, dovendo montare le slick al posto delle intermedie che aveva già Wurz, dato il milgioramento delle condizioni del tracciato. Sotto il minuto il ritardo della Audi di Benoit Treluyer che chiude il podio virtuale. Duello in LMP2 tra la Oreca di Frey e la Alpine di Chatin. In GT Pro bella battaglia tra la Corvette di Milmer e la Porsche di Bergmeister, con la gialla vettura americana che si è presa in pista la leadership.

1 - Bernhard-Webber-Hartley (Porsche 919 Hybrid) - Porsche - 54 giri
2 - Sarrazin-Wurz-Nakajima (Toyota TS040 Hybrid) - Toyota - 10"330
3 - Treluyer-Fassler-Lotterer (Audi R18 e-tron) - Audi - 45"650
4 - Genè-Di Grassi-Kristensen (Audi R18 e-tron) - Audi - 1'35"492
5 - Heidfeld-Prost-Beche (Rebellion R One-Toyota) - Rebellion - 2 giri
6 - Frey-Mailleux-Lancaster (Oreca 03R-Nissan) - Race Performance - 4 giri
7 - Chatin-Webb-Panciatici (Alpine A450b-Nissan) - Signatech - 4 giri
8 - Brundle-Mardenborough-Shulzhitsky (Ligier JS P2-Nissan) - OAK - 4 giri
9 - Thiriet-Badey-Gommendy (Ligier JS P2-Nissan) - Thiriet By TDS – 4 giri
10 - Jani-Dumas-Lieb (Porsche 919 Hybrid) – Porsche – 4 giri

Giro 49: La Corvette di Milner prende la leadership della classe GT Pro ai danni della Porsche di Bergmeister.

Giro 46: Sarrazin entra ai box e vengono cambiate le gomme. La TS040 montava le intermedie, passando ora a slick. La Porsche recupera la posizione.

Giro 43: La Toyota di Sarrazin torna al comando grazie al pit-stop della Porsche. Hartley pernde il volante da Bernhard.

Si ritira per il cedimento del propulsore la Ferrari AF #71 con Davide Rigon alla guida. Già nelle qualifiche la vettura era stata ricostruita dopo il botto di James Calado.

Ore 18 - Passa in testa la Porsche con Bernhard
Poco da dire negli ultimi 60 minuti, molti trascorsi in regime di safety-car per il ritorno della pioggia, consistente. Wurz ha lasciato, quasi al termine dell'ora, il volante della Toyota che ha tenuto in prima posizione fin dal via a Sarrazin. Con questa sosta, è passata in testa la Porsche di Bernhard, che ha però un pit in meno. È tornata in gara l'altra Toyota che era stata incidentata da Lapierre. Staccata di 8 giri è ora guidata da Buemi. Gran bagarre vi è nella LMP2 mentre nella classe GT sono ora le Porsche a guidare la classifica con Long. Si è invece ritirata la Ferrari di Rigon.

1 - Bernhard-Webber-Hartley (Porsche 919 Hybrid) - Porsche - 38 giri
2 - Sarrazin-Wurz-Nakajima (Toyota TS040 Hybrid) - Toyota - 9"439
3 - Treluyer-Fassler-Lotterer (Audi R18 e-tron) - Audi - 1'03"483
4 - Gene-Di Grassi-Kristensen (Audi R18 e-tron) - Audi - 2'05"571
5 - Heidfeld-Prost-Beche (Rebellion R One-Toyota) - Rebellion - 2 giri
6 - Frey-Mailleux-Lancaster (Oreca 03R-Nissan) - Race Performance - 2 giri
7 - Chatin-Webb-Panciatici (Alpine A450b-Nissan) - Signatech - 3 giri
8 - Klien-Hirsch-Brandela (Morgan-Judd) - Newblood By Morand - 3 giri
9 - Brundle-Mardenborough-Shulzhitsky (Ligier JS P2-Nissan) - OAK - 3 giri
10 - Thiriet-Badey-Gommendy (Ligier JS P2-Nissan) - Thiriet By TDS -

Bernhard al giro 37 ha 7" di vantaggio su Sarrazin, a 1'02" l'Audi di Treluyer. Tra le LMP2 è prima la Oreca di Mailleux, sesto assoluto. In classe GT è leader la Porsche di Long davanti a Holzer

Alle 17.51 riparte la gara dopo il rientro ai box della SC. Wurz lascia la Toyota a Sarrazin e dunque in testa è la Porsche di Bernhard, che però ha un pit in meno.

17.33 - Esce dal garage la Toyota di Lapierre, ora nelle mani di Buemi, ma è ferma in fondo al pit in attesa che passi la safetycar

Pure in safety-car si urtano due LMP2, Chandhok e una Zytek Greaves. Ripartono, la Zytek con la ruota anteriore destra bloccata

È arrivato l'acquazzone nella parte del rettifilo Hunaudieres, si gira Blank con una Ferrari AF Corse

Tra le GT è ora in testa la Porsche di Pilet seguito dalla vettura gemella di Long, hanno perso terreno le Corvette e le Ferrari con però una sosta in più

Siamo al 33° giro Wurz ha 1'28" su Lotterer e 1'49"784 su Bernhard poi Kristensen Prost Mailleux Kraihamer Chatin Chandhok Brundle Badey

Ore 17 - Bonanomi centrato da Bird è KO
La corsa stava procedendo regolarmente verso lo scadere della seconda ora, quando è arrivata la pioggia. Nessuno, almeno tra le LMP1, ha osato montare le rain. Finché si è verificato l'incidente che ha eliminato Bonanomi, protagonista assoluto fino a quel momento. Come descritto in cronaca, Marco è stato centrato dalla Ferrari GT di Bird mentre procedeva lentamente, con altri piloti, per via di una gialla alla Hunaudieres. Qualche decimo di secondo prima che l'inglese colpisse l'Audi, era arrivato a velocità sostenuta Lapierre con la Toyota il quale era riuscito a evitare l'impatto con l'Audi, ma è finito contro il rail. Per Bonanomi la gara è finita così, al pari di Bird, mentre Lapierre è tornato lentamente ai box. Ma le sue speranze di tornare in pista sono poche. Alle 17, in regime di safety-car, al comando è sempre Wurz davanti a Lotterer e Bernhard. Con un'Audi, una Toyota KO, più la Porsche di Jani fermatasi in precedenza con la pompa benzina da sostituire, salgono in classifica le due Rebellion.

1 - Sarrazin-Wurz-Nakajima (Toyota TS040 Hybrid) - Toyota - 29 giri
2 - Treluyer-Fassler-Lotterer (Audi R18 e-tron) - Audi - 3'17"677
3 - Bernhard-Webber-Hartley (Porsche 919 Hybrid) - Porsche - 3'29"860
4 - Gene-Di Grassi-Kristensen (Audi R18 e-tron) - Audi - 1 giro
5 - Heidfeld-Prost-Beche (Rebellion R One-Toyota) - Rebellion - 2 giri
6 - Frey-Mailleux-Lancaster (Oreca 03R-Nissan) - Race Performance - 2 giri
7 - Lapierre-Davidson-Buemi (Toyota TS040 Hybrid) - Toyota - 3 giri
8 - Belicchi-Leimer-Krahamer (Rebellion R One-Toyota) - Rebellion - 3 giri
9 - Howson-Bradley-Imperatori (Oreca 03R-Nissan) - KCMG - 3 giri
10 - Berthon-Gonzalez-Chandock (Oreca 03R-Nissan) - Murphy Prototipes - 3 giri

Il replay mostra come sotto la pioggia e in regime di gialle, Bonanomi, Bernhard e qualche vettura LMP2 e GT procedevano lentamente. Lapierre arriva ad alta velocità, si accorge del "muro" di vetture davanti a lui e in sbandata riesce ad evitarle (forse urta leggermente l'Audi dell'italiano), ma va a sbattere contro il rail. Subito dopo arriva come un missile un folle Bird con la Ferrari che tampona con violenza Bonanomi.

Bonanomi lascia la sua Audi. È il ritiro definitivo.

Si vede la Ferrari di Bird con l'anteriore completamente divelto

Disperazione di Bonanomi, sospensione danneggiata, non c'è niente da fare. Intanto è arrivato un meccanico Audi con la valigetta...

L'Audi comunica con un tweet che è stato Lapierre a colpire Bonanomi. Lapierre riesce a ripartire senza il muso anteriore.

La Ferrari coinvolta nel botto con Bonanomi e Lapierre è quella di Bird

Bonanomi prova a ripartire, Lapierre dentro l'abitacolo vorrebbe pure lui, ma le loro macchine sembrano molto danneggiate

Coinvolti nell'incidente anche la Toyota di Lapierre e una Ferrari

24° gro Botto alla prima variante delle Hunaudieres per il nostro @MarcoBonanomi che ha divelto le gomme di protezione. Safety-car

Piove forte ora anche nella zona box

Ai box per il secondo pit la Toyota leader di Wurz e l'Audi di Lotterer 2°. Gomme slick per Wurz. Intanto si gira McMurry LMP2

Ore 16.27 - Pioggia a Le Mans nella zona dopo l'arrivo. Fatto pit Lapierre, ma messe slick come Bonanomi in precedenza.

20° giro Wurz (Toyota) ha 37" sulle Audi di Lotterer e Bonanomi, col tedesco che è tornato 2°, ma dietro di loro incombe la Toyota di Lapierre.

Ore 16 - Comanda la Toyota
Prima ora decisamente tirata con Wurz che comanda fin dal via le operazioni. Dietro di lui si era portata l'altra Toyota di Lapierre, ma il francese ha commesso un errore ed è stato risucchiato da Audi e Porsche. Molto attivo Lotterer che nei primi giri ha guadagnato il secondo posto mentre Bonanomi ha ingaggiato un gran duello con Kristensen e allo scadere della prima ora ha vinto la resistenza di Lapierre salendo quarto. Subito in crisi la Porsche guidata da Jani (Dumas e Lieb i suoi compagni) che ha dovuto sostituire la pompa benzina perdendo tre giri. Nella LMP2 comanda la Zytek di Tincknell che si trova a combattere con le due Ligier mentre Bruni nella classe GT è in perenne bagarre con le due Corvette di Magnussen e Gavin, poco dietro la Aston Martin di Turner.

1 - Sarrazin-Wurz-Nakajima (Toyota TS040 Hybrid) - Toyota
2 - Treluyer-Fassler-Lotterer (Audi R18 e-tron) - Audi - 36"391
3 - Bonanomi-Albuquerque-Jarvis (Audi R18 e-tron) - Audi - 38"701
4 - Lapierre-Davidson-Buemi (Toyota TS040 Hybrid) - Toyota - 39"577
5 - Gene-Di Grassi-Kristensen (Audi R18 e-tron) - Audi - 1'16"613
6 - Bernhard-Webber-Hartley (Porsche 919 Hybrid) - Porsche - 1'17"368
7 - Heidfeld-Prost-Beche (Rebellion R One-Toyota) - Rebellion - 2'45"254
8 - 7 - Belicchi-Leimer-Krahamer (Rebellion R One-Toyota) - Rebellion - 1 giro
9 - Howson-Bradley-Imperatori (Oreca 03R-Nissan) - KCMG - 2 giri
10 - Brundle-Mardenborough-Shulzhitsky (Ligier JS P2-Nissan) - OAK - 2 giri

16° giro Un Bonanomi strepitoso passa la Toyota di Lapierre districandosi bene tra i doppiati ed ora è terzo. Con una ruota a terra la Porsche Prospeed procede lenta lungo la pista

Per la Porsche di Jani n.14 un problema alla pompa benzina ha costretto i meccanici alla sostituzione della stessa

13° giro La Porsche di Jani viene spinta fuori dal box per essere rifornita. Dunque, pronta a tornare in gara benché a 4 giri dal leader

Nella LMP2 conduce sempre la Zytek di Tincknell davanti alla Morgan di Klien. È ferma lungo la pista la Zeod per noie al cambio

La situazione: Wurz Lotterer Lapierre (1 pit) Bernhard Bonanomi (1 pit) Kristensen (1) Heidfeld (1) Tincknell (1) Klien (1) Ragues (1)

Dopo 40' e 11 giri Wurz conduce con 25" su Lotterer 34" su Lapierre 42" su Bernhard. Jani intanto è al box

Attenzione, la Porsche di Jani procede lentamente lungo la pista

Slow zone, una delle novità 2014, alla chicane Michelin per ghiaia in pista. Le vetture devono procedere ai 60 km/h in quel punto

Già ai box l'Audi di Kristensen

Sembra che Lapierre abbia perso il secondo posto per un testacoda

7° giro Procede lentamente la Zeod con Reip al volante

La Toyota di Lapierre ha perso terreno ed è stata superata dall'Audi di Lotterer mentre Bonanomi e Kristensen si superano a vicenda

6° giro Wurz ha 3"6 su Lapierre poi Lotterer Jani Kristensen che ha passato Bonanomi, Bernhard Heidfeld Belicchi Tincknell Gommendy

Jani non ci sta e sul rettifilo, dove la Porsche appare più veloce dell'Audi, tenta di riprendersi il 3° posto ma senza successo

4° giro Lotterer (Audi) attacca con successo Jani (Porsche) per il 3° posto

Nella classe GT comanda Bruni davanti a Bird, entrambi su Ferrari AF Corse, poi Magnussen (Corvette), Turner (Aston Martin), Gavin (Corvette), Makowiecki (Porsche)

Bernhard via radio informa di avere problemi di boost e questo spiega il fatto che tutti lo hanno superato

Al comando della LMP2 troneggia la Zytek con Tincknell che ha superato la Ligier di Gommendy

15.07 Wurz ha un paio di secondi su Lapierre poi Jani Lotterer che spinge forte, Bonanomi Kristensen Bernhard che ha perso posizioni

Non si perde tempo e Lapierre (Toyota) ha passato Jani (Porsche) per il 2° posto mentre Lotterer (Audi) ha superato il compagno Bonanomi e Bernhard (Porsche)

Nel corso del 1° giro Wurz Jani Lapierre Bernhard Bonanomi Lotterer Kristensen Heidfeld Belicchi Gommendy Tincknell Mardenborough

15.00 - Le vetture stanno completando il giro di ricognzione