Davide Attanasio
È l'ultimo atto della F4 francese. Sul circuito Bugatti di Le Mans, all'interno dell'iconico "Circuit des 24 Heures", Jules Roussel avrà l'ultima opportunità di sgraffignare il titolo di campione al rivale Alex Munoz. Tra i due 27 punti. Tanti, ma non tantissimi. O meglio, non abbastanza per dormire sonni tranquilli. A dire il vero, in linea strettamente teorica, in lizza ci sono pure Arthur Dorison e Rayan Caretti, ma in questo caso si può dire senza neanche troppa ironia che Munoz dovrebbe andare in catalessi per venire sopravanzato anche solo da uno dei due.
Solamente 29, a dispetto dei canonici 30, gli iscritti a questo evento. Hanno finito anzitempo la stagione Zhelin Shen e Hugo Martinello. Andy Consani, passato alla F4 italiana e all'E4, non c'era già più due settimane fa a Lédenon, ed era stato sostituito dall'americano Jack Iliffe, il quale proseguirà anche nella pista sita nei Paesi della Loira. Al debutto, invece ci sarà Maverick McKenna, fermatosi alla semifinale dell'annuale concorso della scuola FEED Racing che proprio nella giornata di giovedì 25 novembre ha visto trionfare l'israeliano Yuval Rosen (
qui l'articolo).
Quanto alla sessione di libere, nei trenta minuti a disposizione a fare un altro passo è stato Malo Bolliet, guarda caso vincitore l'anno scorso del concorso sopra menzionato. Il 20enne di Montanay (vicino Lione) ha avuto fin qui una buona stagione, forse non buona come avrebbe voluto ma pur sempre niente male. Nono in classifica, tenterà di conquistare il sesto posto della stessa, ora occupato da Rafaël Pérard e che dista solo sei lunghezze.
Alle spalle di Bolliet (si fa per dire, visto che tra i due c'è quasi mezzo secondo) ecco proprio Munoz, che ha preceduto a sua volta Dorison. Roussel (1'39"501), 16esimo, paga un secondo da Munoz, ma ci aspettiamo che possa risalire. Rintaro Sato e Guillaume Bouzar, tra le note più liete dell'ultimo appuntamento, sono risultati nono (Sato) e decimo (Bouzar); nono, proprio dove Rintaro partì in
quella gara 3 che tanto fece saltare di gioia papà Takuma.
Venerdì 26 settembre 2025, libere
1 - Malo Bolliet - 1'38"019 - 16 giri
2 - Alex Munoz - 1'38"504 - 16
3 - Arthur Dorison - 1'38"553 - 16
4 - Hugo Herrouin - 1'38"719 - 16
5 - Roméo Leurs - 1'38"731 - 14
6 - Rafaël Pérard - 1'38"758 - 16
7 - Montego Maassen - 1'38"925 - 15
8 - Louis Iglesias - 1'39"020 - 15
9 - Rintaro Sato - 1'39"171 - 16
10 - Guillaume Bouzar - 1'39"212 - 16
11 - Paul Roques - 1'39"238 - 16
12 - Lisa Billard - 1'39"287 - 16
13 - Pierre Devos - 1'39"375 - 16
14 - Angélina Proenca - 1'39"388 - 16
15 - Matteo Giaccardi - 1'39"450 - 16
16 - Jules Roussel - 1'39"501 - 15
17 - Jade Jacquet - 1'39"515 - 16
18 - Jack Iliffe - 1'39"647 - 16
19 - Nicolas Pasquier - 1'39"770 - 14
20 - Maverick McKenna - 1'39"827 - 16
21 - Pablo Riccobono - 1'39"866 - 15
22 - Léandre Carvalho - 1'39"866 - 16
23 - Annabelle Brian - 1'39"926 - 15
24 - Niccolò Pirri - 1'40"164 - 15
25 - Rayan Caretti - 1'40"165 - 13
26 - Thomas Senecloze - 1'40"179 - 16
27 - Sofia Zanfari - 1'40"381 - 16
28 - Sasha Milojković - 1'40"389 - 15
29 - Héloïse Goldberg - 1'40"489 - 16