28 Lug 2009 [13:10]
L'esclusione della Renault e di Alonso
sta mettendo in crisi il GP di Valencia
La dura sanzione adottata dalla FIA contro la Renault penalizza pesantemente il team francese, sospeso per una gara, ma la vittima principale del provvedimento rischia di essere il Valencia Street Circuit. Un GP in Spagna senza Fernando Alonso al via è davvero l’ultima cosa di cui gli organizzatori del GP cittadino di Valencia avevano bisogno. Le cose erano già messe male per l’organizzatore locale: tra la crisi economica, che ha duramente toccato la Spagna, e la stagione opaca di Alonso, la seconda edizione del GP nel porto di Valencia si preannunciava già un flop in termini di spettatori.
Al momento, sono stati venduti soltanto 35.000 biglietti e gli organizzatori avevano già previsto un bilancio in rosso (i proventi dei primi 40.000 biglietti servono a pagare Ecclestone...), al punto che si sta già pensando di non allestire alcune tribune. Tutto questo accade in un contesto piuttosto teso a Valencia: il presidente della regione valenciana Francisco Camps, proprio colui che ha fortemente voluto e sovvenzionato il GP nel porto di Valencia, sta affrontando da mesi un grosso scandalo politico per episodi di clientelismo, non legati al GP, ma che stanno mettendo in dubbio l’operato e le spese dell’amministrazione locale.
Gli organizzatori di Valencia hanno sperato sino all’ultimo che un exploit di Alonso rilanciasse l’Alonsomania e l’entusiasmo per la gara. La pole di Fernando a Budapest li ha fatti trasalire, ma la decisione della FIA nel dopo-gara è stata una vera doccia di acqua ghiacciata. Senza Alonso, il GP di Valencia è votato a un disastro economico, che nemmeno l’eventuale presenza di altri piloti spagnoli (Algersuari e Gené, se quest’ultimo dovesse sostituire Massa) potrà compensare. Proprio in queste ore c’è stata la prima presa di posizione pubblica della Valmor, il promotore del GP, attraverso uno dei suoi azionisti, l’ex-campione motociclistico Jorge Martinez Aspar, che ha lanciato un rispettoso ma accorato appello alla FIA:
“Condividiamo pienamente l’operato della FIA in materia di sicurezza, ma chiediamo che la sanzione alla Renault venga rivista in appello anche alla luce di altri elementi come il rispetto del pubblico, che in questo caso verrebbe danneggiato dall’assenza del suo idolo”. Dietro le quinte si stanno muovendo anche la Federauto spagnola e il suo presidente, Carlos Gracia. Abile e influente a Parigi, Gracia sarà però costretto dalle circostanze a difficili contorsionismi: contrariando Mosley, si era già pronunciato in favore della candidatura di Vatanen a presidente FIA...
a.f.