Questo fine settimana torna il GP di Macao, la corsa più bella, affascinante, prestigiosa, importante, che la F.3 possa offrire. Mai come nel caso della gara di Macao, il ritornello “gli assenti hanno torto” calza perfettamente. Un circuito cittadino fuori dall'ordinario, con tratti da 240 orari da fare tutti in apnea e tornatini da prima marcia da scalata alle Dolomiti. Chi esce da quella specie di montagne russe con la pole è da sempre considerato una sorta di eroe, ancora di più di chi vince la gara, a volte condizionata da tanti fattori esterni. Far bene a Macao significava anche avere un biglietto da visita decisivo per il proseguimento della carriera. Abbiamo usato il verbo al passato perché nelle ultime due stagioni non è stato così. Il sistema si è inceppato...
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Magazine Italiaracing n. 62