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17 Nov 2025 [10:27]

Macao, gara finale
È di Roussel la 1a edizione
Secondo posto per Olivieri

Davide Attanasio - Foto GCS

Se l’è presa di forza, Jules Roussel, la prima edizione della Coppa del Mondo FIA Formula 4 a Macao - organizzata da Mintimes e FFSA, che gestiscono rispettivamente la F4 cinese e francese - con le vetture Ligier (ex Mygale). E non è forse un caso che sia stato un pilota che le ha guidate tutto l’anno ad aver vinto.

Il 19enne transalpino, terzo nel campionato francese con due successi e sei ulteriori podi, si è pienamente meritato il trionfo. Partito alle spalle di Emanuele Olivieri, primo nella gara di qualifica, il numero 7 ha sfruttato un abbrivio poco più efficace di quello dell’italiano per passare in testa. Discorso similare per Rayan Caretti (quarto nella serie francese), che si è così accomodato in seconda posizione, con Olivieri terzo.



Subito dopo la partenza, la safety-car ha fatto il suo primo ingresso sul Circuito da Guia. “Merito” di Shimo Zhang, detentore della F4 cinese, che ha colpito Itsuki Sato sul rettilineo principale. Poco più avanti, alla Lisboa, è finita anche la gara del sudcoreano Kyuho Lee, precisamente contro le barriere dell’infida piega a destra.

Alla ripartenza, avvenuta al terzo giro di dieci, se i primi tre si sono contenuti, alle loro spalle Rintaro Sato e Fionn McLaughlin avevano altre intenzioni. Sato, anche lui di stanza nella F4 francese, dopo la penalità nella gara di qualifica che gli ha fatto perdere il terzo posto, dall’11esima casella si trovava già quinto, con McLaughlin, partito 12esimo, subito dietro.

Il fine settimana dell’irlandese junior Red Bull, campione della F4 britannica, è stato a dir poco travagliato. Senza giri nelle due sessioni di libere, il suo primo approccio con la pista è avvenuto in qualifica, dove è risultato settimo. Poi, nella gara di qualifica era addirittura arrivato a occupare la piazza d’onore, ma un errore nelle fasi finali ha vanificato tutti gli sforzi.

Al quarto giro, cambio di leadership. Caretti supera Roussel prendendosi l’interno della Lisboa. E pensare che nella gara di qualifica aveva preso il via dal 15esimo posto… Olivieri, intanto, si difende da Ary Bansal. Non ha il passo dei giorni migliori, ed è costretto ad agire di rimessa.

Ma Roussel non ha intenzione di mollare. Ci prova al giro cinque, niente da fare. Al giro sei, stesso epilogo. Caretti, in difesa, è un osso duro.

Al giro sette il sorpasso decisivo. Roussel passa Caretti, che poco dopo terminerà la sua corsa nel terzo settore, dopo aver perso il posteriore della sua monoposto. Olivieri, Sato e il rimontante Sebastian Wheldon lo evitano per miracolo.



Si è poi venuto a sapere che Caretti ha perso il controllo dopo aver preso una chiazza di olio. È stata l’ultima emozione di una gara palpitante, visto che la safety-car, venuta in soccorso per la seconda volta, ha condotto i tredici superstiti fino alla bandiera a scacchi. Roussel, Olivieri, Sato: questo il podio finale.

Ha fatto del suo meglio, Wheldon, "medaglia di legno", ma l’errore nella gara di qualifica, quando è andato a sbattere alla Lisboa, pesa particolarmente. Quinto, Bansal ha perso l’attimo quando, dietro Olivieri, si è fatto passare da Sato e Wheldon. Comunque, una buona prova del campione GB4.

Nei primi dieci ci sono anche l’hongkonghese Kimi Yu Tsai Chan, settimo, e i mancaensi Man Hei Cheong e Tiago Rodrigues, rispettivamente ottavo e decimo. Tra di loro, nono, si è piazzato Gino Trappa, che ha ricevuto il telaio sfortunato di McLaughlin riuscendo a finire senza ulteriori danni. A sua volta, McLaughlin aveva ricevuto quello che sarebbe stato di Ethan Nobels, il quale non è potuto essere della partita per un incidente (con annesso infortunio) avvenuto una settimana prima della Coppa del Mondo nella F4 brasiliana.

Per il povero McLaughlin, tuttavia, non erano finite le sorprese. Sesto al traguardo, è stato penalizzato di trenta secondi per lo stesso motivo che aveva fatto perdere il podio della gara di qualifica a Rintaro Sato. Ovvero, non aver riguadagnato la posizione di partenza prima della linea di safety-car 1 nel giro di formazione. Se non lo fai, il regolamento stabilisce che tu debba scattare dalla pit-lane. Cosa che non è successa, da qui la sanzione, uno stop&go di dieci secondi convertito in penalità da trenta.

La sesta posizione è stata così ereditata da Thomas Bearman, collega di McLaughlin nella F4 britannica. Subito fuori dai dieci Yuzhe Wang ed Emily Cotty, che hanno preceduto il povero McLaughlin.



Non è stato il migliore dei weekend per i campioni di F4 francese e italiana, rispettivamente Alex Munoz e Kean Nakamura (foto sopra). Munoz si è ritirato per un problema di compressione del carburante, mentre Nakamura, come Wheldon contro le barrere della Lisboa nella gara di qualifica, è arrivato con due giri di ritardo per problemi al motore che lo hanno costretto a rientrare ai box nelle fasi primordiali di gara.

Immaginiamo come per Munoz, vedere piloti che ha battuto vincere (come Roussel), arrivare terzi (come Sato), e comunque mettersi in mostra (come Caretti), non sia stato proprio il massimo da digerire.

Domenica 16 novembre 2025, gara finale

1 - Jules Roussel - 10 giri in 31'16"409
2 - Emanuele Olivieri - 1"258
3 - Rintaro Sato - 1"438
4 - Sebastian Wheldon - 3"171
5 - Ary Bansal - 3"912
6 - Thomas Bearman - 4"682
7 - Kimi Yu Tsai Chan - 5"067
8 - Man Hei Cheong - 5"282
9 - Gino Trappa - 5"413
10 - Tiago Rodrigues - 5"782
11 - Yuzhe Wang - 6"541
12 - Emily Cotty - 7"887
13 - Fionn McLaughlin - 34"269 *

* 30" di penalità

Ritirati
Rayan Caretti
Kean Nakamura
Alex Munoz
Kyuho Lee
Shimo Zhang
Itsuki Sato 
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