In pista spesso sa volare e affascinare come pochi. A Sepang ha messo insieme l’ennesima gara con il coltello fra i denti, danzando da un sorpasso all’altro, rimontando posizioni su posizioni fino alla sesta finale. Ma quando si tratta di prendere una decisione cruciale, di tenere a bada l’istinto e innescare la razionalità, dentro e fuori l’abitacolo Lewis Hamilton, il Peter Pan della F.1, perde l’ombra. Va in confusione, regredisce allo stato di driver adolescente. E sbaglia. Nel 2007, quando un bambino lo era davvero, si mangiò un...
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Magazine Italiaracing n. 80