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5 Set 2023 [23:07]

McLaren soffre a Monza,
ma Norris salva bilancio in top-10

Mattia Tremolada

Quella scesa in pista a Zandvoort e Monza non è stata certamente la McLaren vista prima della pausa estiva, la stessa che aveva conquistato il secondo posto nei Gran Premi di Silverstone e Budapest con Lando Norris e nella Sprint Race di Spa con Oscar Piastri. Che le caratteristiche della MCL60 non si sposassero bene con quelle del tempio della velocità si sapeva, come confermato dalle parole del team principal Andrea Stella dopo le qualifiche: “È sorprendente avere due macchine in Q3. Anzi, ci aspettavamo che il ritardo dalla pole position sarebbe stato persino maggiore”.

Nonostante tutto, il team di Woking non è stato distante dalle posizioni che contano, lottando per il sesto posto per quasi tutta la corsa, prima di soccombere nel finale al colpo di reni di Lewis Hamilton e ad un eccezionale Alexander Albon, che ha contenuto a lungo Norris e Piastri.

La gara del pilota australiano, bravo a strappare un positivo settimo posto in qualifica, ha avuto due momenti chiave. Il primo è arrivato al 25esimo giro, in occasione del pit-stop. Con una decisione controversa il muretto McLaren ha deciso di fermare Norris un giro prima di Piastri, nonostante l’inglese fosse alle spalle del compagno di squadra. L’undercut ha funzionato e al giro seguente le due MCL60 sono arrivate alla staccata della Prima Variante fianco a fianco. Norris è riuscito a prendere la posizione, sopravvivendo anche ad un leggero contatto (nella foto sotto). Per Piastri non c’è stato nulla da fare, se non cedere la posizione a tavolino, come già successo in precedenza all’Hungaroring.



Il secondo momento chiave è arrivato al 41esimo passaggio. Nel giro precedente Hamilton, forte di pneumatici più freschi, era piombato sul gruppo composto da Albon, Norris e Piastri, tentando subito un attacco alla Roggia, rintuzzato di forza dall’australiano. Il giro successivo Hamilton ci ha riprovato (nella foto sotto poco i due immortalati poco prima del contatto), riuscendo nuovamente ad affiancare Piastri. Con un eccesso di ottimismo però l’inglese è andato a chiudere verso l’esterno, trovando l’incolpevole pilota McLaren, che ha avuto la peggio nel contatto subendo un danno alla propria ala anteriore. Piastri è quindi stato costretto ad una sosta extra e, nonostante il giro più veloce, non è riuscito ad andare oltre la 12esima posizione.

Hamilton si è prontamente scusato a fine gara, accettando di buon grado la penalità comminatagli dai commissari sportivi. Piastri ha accettato le scuse, non nascondendo però la delusione nelle sue parole: “Ha allargato più di quanto potesse fare, i commissari hanno già chiarito l’accaduto. Lewis mi ha subito chiesto scusa, non c’è molto altro che possa fare”.



Meglio è certamente andata a Norris, che tuttavia non è mai riuscito a trovare il varco per sopravanzare Albon. Anzi, quando Hamilton ha ripreso il proprio ritmo, ha trovato poca resistenza da parte di entrambi, superandoli senza troppe difficoltà per relegare l’inglese all’ottavo posto.

La speranza degli uomini di Woking è ora quella di ritrovare la competitività persa su piste ad alto carico come Suzuka, le cui caratteristiche sulla carta dovrebbero essere più affini alla MCL60. Vedremo se gli uomini di Zak Brown riusciranno in un altro ribaltone, dopo aver già aggiustato una vettura nata male nel corso della stagione.
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