Massimo Costa - XPB ImagesLo aveva annunciato, non a parole, ma con il tempo segnato sul cronometro, che per la pole del GP di Città del Messico sarebbe stato lui il pilota da battere
. Lando Norris non si è smentito e nella qualifica è stato a dir poco strepitoso nel suo giro finale del Q3. L'inglese della McLaren-Mercedes ha stampato sui monitori i migliori tre tempi nei tre settori (26"916, 29"114, 19"556) risultando poi in pole con 1'15"586.
Un tempo spettacolare. Nel suo primo push, Norris aveva concluso in 1'16"170, ma in seconda posizione dietro a un pimpante Charles Leclerc che aveva realizzato il crono di 1'15"991, primo ad abbatere il muro dell'1'16". Nel Q2, Norris aveva terminato in prima posizione con 1'16"252 mentre nel Q1, davanti a tutti c'era Isack Hadjar con 1'16"733.
Nel giro finale del Q3, Norris ha tirato via qualcosa come
6 decimi, semplicemente impressionante. Tanto che anche lui non ha ben capito come gli è riuscito un giro così perfetto. Per Lando è la 14esima pole in carriera, la quinta di questa stagione. E sorride forte, perché il leader del mondiale Oscar Piastri, nonché suo compagno di squadra, ha vissuto un'altra qualifica poco gratificante risultando appena ottavo in 1'16"174 e a ben 0"588 da lui. Il suo primo push nel Q3, lo aveva visto quinto in 1'16"469, dunque si è migliorato Piastri, ma troppo poco, 3 decimi.
Per la quinta volta consecutiva,
Piastri non trova la prima fila. Ci era riuscito dieci volte fino a Zandvoort, con anche cinque pole, poi più nulla. Terzo a Monza, nono a Baku, terzo a Singapore, sesto ad Austin, ed ora ottavo in Messico, ma settimo in griglia per la penalità a Carlos Sainz. Che succede a Piastri? L'ansia di poter diventare campione del mondo lo sta consumando giorno dopo giorno? Sembra proprio di sì.
Nella classifica generale, Piastri conduce con 346 punti, Norris ne conta 332.
La differenza è di 14 punti, pochi, pochissimi, se si pensa che dopo la prima gara post pausa estiva, a Zandvoort, l'australiano aveva 34 punti su Lando, che in Olanda si era ritirato per un problema al motore. Ora tutto è riaperto e la gara odierna potrebbe permettere a Norris di avvicinarsi ancora di più al compagno.
Il terzo incomodo nella rincorsa al titolo,
Max Verstappen con la Red Bull-Honda, ha steccato. Non per colpe sue, ma per una RB21 che a Città del Messico ha sofferto fin dal primo momento la mancanza di una corretta aderenza. Le hanno provate tutte, nel secondo turno libero sembrava andare tutto bene, ma già nella terza sessione le cose non hanno funzionato e la conferma è arrivata in qualifica.
Verstappen non ha fatto meglio della quinta posizione in 1'16"070. Il suo primo tentativo lo aveva terminato in 1'16"455, sempre a rincorrere.
Yuki Tsunoda, sempre piuttosto vicino al compagno in Red Bull durante le libere, non ha superato il Q2 per 12 millesimi, classificandosi 11esimo e preceduto dal terribile Hadjar con la monoposto dei cugini di Faenza. Che beffa per il giapponese, e non è la prima volta che viene preceduto dal rookie francese. Tsunoda partirà decimo per la penalità a Sainz.
La Ferrari è in prima e seconda fila. Una volta tanto, le belle prove libere hanno trovato conferma anche in qualifica. In questa annata di saliscendi per la SF25, Leclerc ha guadagnato il secondo tempo e per la seconda volta dopo Monte Carlo (dunque un tracciato completamente differente da questo della capitale messicana) partirà dalla prima fila. Ed arriva dopo il terzo tempo nella qualifica di Austin della scorsa settimana.
Un passo in avanti significativo che forse, più che dagli sviluppi e dalla vettura stessa, potrebbe arrivare dal sistema di lavoro sul quale fin dall'avvio della stagione ha sempre puntato
Lewis Hamilton. Il sette volte campione del mondo ha vissuto un fine settimana di altissimo livello, arrivando a realizzare il terzo tempo a 90 centesimi da Leclerc. Mai così avanti quest'anno Hamilton.
Ancora senza podio in un Gran Premio (a parte la pole e la vittoria nel formato Sprint di Shanghai), Hamilton in questa fase pare rivitalizzato. Qualcosa sta cambiando a Maranello? In gara non sarà facile tenere il passo della McLaren di Norris, come visto nelle prove libere, ma il podio non è utopia.
Vediamo la differenza nei tre settori tra Norris e i due piloti Ferrari: primo settore Lando 26"916, Charles 26"945, Lewis 27"089. Secondo tratto, Norris 29"114, Hamilton 29"156, Leclerc 29"185. Parte finale, Norris 19"556, Hamilton 19"693, Leclerc 19"718. Si vede come Hamilton abbia fatto meglio di Leclerc nel secondo e terzo settore, ma ha pagato dazio nel primo.
Tra alti e bassi prosegue anche la stagione della Mercedes.
George Russell è quarto. Un passo avanti dopo il sesto posto di Austin, due passi indietro rispetto alla pole di Singapore. E' però lontano da Norris, mezzo secondo. Bene Andrea Kimi Antonelli, sesto e distante pochi millesimi da Russell. Nel Q1 ha rischiato di rimanere escluso, 15esimo, buon per lui che Alexander Albon ha avuto problemi ai freni.

Hadjar, come sempre generoso, partirà dalla quarta fila, ottava casella dopo aver segnato il nono tempo. Per la penalità a Sainz, salgono da decimo a nono uno straripante
Oliver Bearman con la Haas-Ferrari, per la terza volta consecutiva nel Q3 mandando in crisi Esteban Ocon, che da 11esimo si ritrova decimo. Peccato per Sainz, brillante settimo con la Williams-Mercedes, ma paga caro l'errore di Austin con Antonelli e partirà 12esimo.
Non bene, ma... neanche male, Nico Hulkenberg, 13esimo con la Sauber-Ferrari e davanti a una deludente Aston Martin-Mercedes, 14esima con Fernando Alonso e nelle paludi con Lance Stroll. Liam Lawson è appena 15esimo, ma a suo dire, con totale mancanza di aderenza della sua Racing Bulls. Male Gabriel Bortoleto, per la terza volta consecutiva affondato nel Q1. Di Albon abbiamo detto sopra, continua il
momento triste dell'Alpine-Renault, sempre più senza speranza.
Sabato 25 ottobre 2025, qualifica1 - Lando Norris (McLaren-Mercedes) - 1'15"586 - Q3
2 - Charles Leclerc (Ferrari) - 1'15"848 - Q3
3 - Lewis Hamilton (Ferrari) - 1'15"938 - Q3
4 - George Russell (Mercedes) - 1'16"034 - Q3
5 - Max Verstappen (Red Bull-Honda) - 1'16"070 - Q3
6 - Andrea Kimi Antonelli (Mercedes) - 1'16"118 - Q3
7 - Oscar Piastri (McLaren-Mercedes) - 1'16"174 - Q3
8 - Isack Hadjar (Racing Bulls-Honda) - 1'16"252 - Q3
9 - Oliver Bearman (Haas-Ferrari) - 1'16"460 - Q3
10 - Yuki Tsunoda (Red Bull-Honda) - 1'16"816 . Q2
11 - Esteban Ocon (Haas-Ferrari) - 1'16"837 - Q2
12 - Carlos Sainz (Williams-Mercedes) - 1'16"172 - Q3 **
13 - Nico Hulkenberg (Sauber-Ferrari) - 1'17"016 - Q2
14 - Fernando Alonso (Aston Martin-Mercedes) - 1'17"103 - Q2
15 - Liam Lawson (Racing Bulls-Honda) - 1'18"072 - Q2
16 - Gabriel Bortoleto (Sauber-Ferrari) - 1'17"412 - Q1
17 - Alexander Albon (Williams-Mercedes) - 1'17"490 - Q1
18 - Pierre Gasly (Alpine-Renault) - 1'17"546 - Q1
19 - Lance Stroll (Aston Martin-Mercedes) - 1'17"606 - Q1
20 - Franco Colapinto (Alpine-Renault) - 1'17"670 - Q1
** Penalizzato di 5 posizioni per l'incidente con Antonelli ad Austin