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11 Ott 2009 [0:28]

Miami - Gara
Dario Franchitti è campione

E' Dario Franchitti il campione 2009 della IndyCar Series. Al termine di una gara senza precedenti, che ha visto la totale assenza di situazioni di safety-car, lo scozzese ha vinto di strategia, battendo Scott Dixon e Ryan Briscoe. Il duo dell'Oceania ha pagato in maniera durissima la scelta di compiere un primo stint di soli 45 giri. Con un'autonomia per stint di circa 50 tornate, entrambi sono stati costretti a fermarsi a pochi giri dalla fine, mentre Franchitti, che aveva a quel punto puntato sull'assenza di caution, ha risparmiato quanto è bastato a transitare sotto la bandiera a scacchi davanti a tutti. In seconda posizione ha chiuso Briscoe a poco meno di 5 secondi di distacco, seguito da Dixon. Nella seconda gara più veloce della storia IndyCar (oltre 324 Km/h di media), il resto del gruppo è risultato annichilito. Tony Kanaan, ed un Helio Castroneves spento anche a causa del botto di venerdì, sono stati gli unici a limitarsi ad un solo giro di ritardo. Da segnalare pochissimi episodi di gara. Ritiri per cause tecniche hanno riguardato Jacques Lazier, Marco Andretti e Robert Doornbos, mentre l'unico contatto da registrare ha coinvolto, in pit-lane, Dan Wheldon e Danica Patrick. L'inglese ha ricevuto l'ok del team per ripartire dalla sua piazzola troppo presto, colpendo la vettura del team Andretti e vedendosi costretto al ritiro. Positiva giornata per Raphael Matos, andato a conquistare la palma di rookie dell'anno.

La cronaca
Non passa nemmeno un giro per vedere Franchitti e Dixon affiancati, mentre Carpenter soffia temporaneamente a Briscoe la terza posizione. Per i primi dieci giri, le vetture di casa Ganassi restano appaiate, favorendo il recupero dell'australiano, che passa Franchitti per il 2° posto. Andretti recupera la quarta piazza, mentre dalle retrovie si ripropone Castroneves. Dixon si piazza al comando, ed inizia ad allungare, aiutato ulteriormente dal traffico dei doppiaggi, mentre Patrick è quinta. Al quarantesimo passaggio, Kanaan si aggiunge al trenino Andretti-Green, mentre il vantaggio di Dixon è di oltre 2 secondi.

Poco dopo, con bandiera verde esposta, Briscoe entra per il pit, seguito in un paio di giri dal resto dei piloti. Per Franchitti, che lamenta una combinazione di sottosterzo e sovrasterzo, ci sono anche degli aggiustamenti all'ala anteriore. La sosta rivitalizza Briscoe autore di un'ottima prestazione nei giri di rientro e uscita, che dopo il quarto di gara torna all'attacco. Giro 59, sono solo sette le vetture ancora a pieni giri. Si ferma Andretti per un problema ai freni, mentre il duo di testa affronta il doppiaggio di Castroneves. Briscoe non fa sconti, e al sessantaquattresimo giro si infila. Dixon reagisce, torna quasi davanti ma trova Carpenter a chiudere la sua linea.

Deve alzare il piede e perdere quasi un secondo. Briscoe ne approfitta, e anche grazie ad una serie di sorpassi spregiudicati aumenta il proprio vantaggio a dismisura. Il secondo round di soste parte poco dopo il novantesimo giro. Briscoe batte Dixon facilmente, mentre Franchitti, terzo, è l'ultimo a pieni giri. Poco dopo, al giro 105, è ancora guerra al top: Dixon e Briscoe arrivano quasi al contatto in più di un'occasione ed il pilota di Ganassi si riprende la leadership. Quarto e quinto sono rispettivamente Kanaan e Castroneves.

La situazione in vetta non resta immutata a lungo. La Dallara di Briscoe sembra più performante a gomme vecchie, permettendogli di ripassare in testa. Nel frattempo, piloti e ingegneri discutono di tattica. Franchitti, al contrario dei leader, può arrivare alla fine con una sola sosta. Al giro 145, Briscoe e Dixon, seguiti sei tornate dopo dallo scozzese, vanno al pit. Dal quarto al sesto posto ci sono Kanaan, Patrick e Mutoh. La pilotessa di casa Andretti-Green è bloccata poco dopo, toccata in pit-lane da Wheldon per un errore del team Panther. Al giro 167, Kanaan, quarto, viene messo sotto di 2 giri. Briscoe conduce il conto delle tornate passate in testa, che regalano due punti.

Con venti giri al termine, Dixon ha raggiunto ancora il rivale, ma sembra chiaro che entrambi dovranno fermarsi. A -10 Ashley Judd, moglie di Franchitti e famosa attrice, sorride compiaciuta: sa che è fatta. Un primo stint su ritmi infernali ha distrutto un'intera stagione per Briscoe e Dixon, regalando a Franchitti il secondo titolo. Rallenta quanto basta per farcela in tranquillità. Vince ma, incredibilmente, rimane senza carburante prima di arrivare in victory lane.

Marco Cortesi

Nella foto, Dario Franchitti

L'ordine di arrivo, sabato 10 ottobre 2009

1 - Dario Franchitti - Ganassi - 200 giri 1.28'28”3117
2 - Ryan Briscoe - Penske - 4”7888
3 - Scott Dixon - Ganassi - 6”0206
4 - Tony Kanaan - Andretti-Green - 1 giro
5 - Helio Castroneves - Penske - 1 giro
6 - Hideki Mutoh - Andretti-Green - 2 giri
7 - Mario Moraes - KV - 2 giri
8 - Alex Lloyd - Newman/Haas/Lanigan - 2 giri
9 - Tomas Scheckter - Dreyer&Reinbold - 3 giri
10 - Justin Wilson - Coyne - 3 giri
11 - Graham Rahal - Newman/Haas/Lanigan - 3 giri
12 - Ed Carpenter - Vision - 3 giri
13 - Ryan Hunter-Reay - Foyt - 4 giri
14 - Raphael Matos - Luczo Dragon - 4 giri
15 - Mike Conway - Dreyer&Reinbold - 5 giri
16 - EJ Viso - HVM - 6 giri
17 - Milka Duno - Dre yer&Reinbold - 6 giri
18 - Sarah Fisher - Fisher - 13 giri
19 - Danica Patrick - Andretti-Green - 15 giri

Ritirati
Robert Doornbos - 17 laps
Dan Wheldon - 16 laps
Marco Andretti - 92 laps
Jaques Lazier - 35 laps

Il campionato finale
1. Franchitti 616; 2. Dixon 605; 3. Briscoe 604; 4. Castroneves 433; 5. Patrick 393.
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