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19 Giu 2020 [16:30]

Monteiro, un podio F1
celebrato per giorni

Antonio Caruccio - DPPI 

Pensate a come sarebbe conquistare il primo podio in Formula 1, ma non poterlo celebrare degnamente. È quanto successo, esattamente 15 anni fa, il 19 giugno 2005, a Tiago Monteiro. Il portoghese correva con la Jordan in un Gran Premio, nello specifico quello degli Stati Uniti ad Indianapolis, che vide tutte le vetture gommate Michelin ritirarsi al termine del giro di formazione perché gli pneumatici non reggevano lo sforzo della curva soprelevata, l’ultima per la configurazione GP di Indy, che è invece la prima per la gloriosa 500 Miglia.

Fu così che Monteiro, con una mediocre Jordan, chiuse alle spalle di un’ordinata doppietta Ferrari che vide Michael Schumacher vincere davanti al fedele compagno Rubens Barrichello. Tre lustri dopo Tiago rivela: “Non potei festeggiare come volevo quell’evento. Dato il problema con gli pneumatici, mi fu chiesto di non esultare, ed anche se impazzivo di gioia, cercai di essere il più discreto possibile. Ricevetti i complimenti di Michael e Rubens, ma la cosa più sensazionale furono i giorni successivi. Ebbi titoli di apertura su giornali e telegiornali, ricevevo chiamate in continuazione. Anche se non ho potuto celebrare il podio come avrei voluto quel giorno, mi sono potuto rifare con gli interessi”, conclude Tiago.

Un podio che lo ha poi rilanciato verso la conferma in F1 la stagione successiva con Midland, e che lo vide diventare anche un abile manager e team manager, creando la Ocean ed avendo per anni la procura dei piloti che vi corsero, come l’italiano Kevin Ceccon o il suo connazionale Antonio Felix Da Costa, che ha portato prima in BMW come punta di diamante del GT, ed è ora indiscusso protagonista della Formula E.

Quest’anno Tiago è impegnato nella sua seconda stagione completa di ritorno nel FIA WTCR con Honda. Dopo un brutto incidente nel 2017, Tiago è tornato in pista con Honda a Suzuka nel 2018, per poi prendere regolarmente il via con il team KCMG nel 2019, vincendo clamorosamente il round casalingo di Vila Real, che gli è valso la riconferma per quest’anno sotto l’ala del Team Munnich, che schiera le 4 Honda ufficiali.