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1 Set [17:54]

Monza, gara 1
Makino, strategia travolgente

Da Monza - Massimo Costa

Una vittoria pazzesca di Tadasuke Makino ha caratterizzato la prima gara della Formula 2 a Monza. Il giapponese del programma Junior Honda è partito dalla quattordicesima posizione con gomme medie, scelta fatta anche dai piloti MP Motorsport Ralph Boschung e Dorian Boccolacci. Tutti gli altri, con le soft. Ma gli pneumatici morbidi a partire dal quinto-sesto giro hanno cominciato a mandare in crisi i piloti e Makino come una furia, girando tre secondi più rapido, ha recuperato posizioni su posizioni fino a ritrovarsi in testa alla corsa con i sorpassi finali su Alexander Albon e Artem Markelov.

Makino abile nella gestione gomme
Mentre tra il settimo e l'ottavo giro iniziava la processione ai box per il pit-stop di 17 piloti, Makino con pista libera ha iniziato la sua corsa personale contro il tempo. Velocissimo, il 21enne rookie del team Russian Time al 12° giro aveva 45"7 di vantaggio sul compagno di squadra Markelov che capeggiava la fila tra coloro che avevano montato le gomme medie al box. L'abilità di Makino è stata nel mantenere costante tale distanza dal russo finché a pochissimi chilometri dal traguardo, ha imboccato la pit-lane per il proprio pit-stop. Era il giro 27.

Per il giapponese Junior Honda, la prima vittoria in Europa
Makino è rientrato in pista proprio davanti a Markelov e Albon. Mantenendo una freddezza da veterano, non ha commesso la minima sbavatura ed ha tenuto a debita distanza il compagno di squadra andando a vincere con un margine di 1"7. Bravissimo. Fino a questo certamente inatteso trionfo, Makino su diciotto gare aveva concluso in zona punti sei volte e il miglior risultato consisteva in un sesto posto in gara 2. Ed è anche la prima vittoria in Europa.

Super Markelov, De Vries sparito
Markelov, che si era portato al comando della corsa dopo un non perfetto avvio del poleman George Russell, ha disputato la sua solita corsa grintosa e combattuta lottando con il leader del campionato dopo il pit-stop e con Albon. Markelov è apparso appagato dal risultato eccezionale del proprio team, una doppietta ottenuta con due strategie agli antipodi. Il russo rimane quinto in classifica generale, ma ha avvicinato Nyck De Vries. L'olandese della Prema, eroe a Spa, a Monza è scomparso per via del problema al motore nel turno libero. Il nuovo propulsore evidentemente non è di quelli migliori... e De Vries ha dovuto navigare a centro gruppo dopo una qualifica non facile.

Albon macina punti, duello Russell-Norris
Terzo posto per il sempre positivo Albon (DAMS), al decimo risultato utile consecutivo. Russell ha concluso quarto e a metà corsa ha ingaggiato un duello rusticano con il connazionale e primo rivale in campionato Lando Norris. Al 19° giro, lo Junior McLaren ha avuto ragione dello Junior Mercedes, ma dopo tre tornate, Russell ha risuperato Norris, che non aveva più il passo precedente forse per l'usura delle gomme. Norris a 2 giri dal traguardo è anche stato superato da Nicholas Latifi concludendo sesto e perdendo punti preziosi nel confronto con Russell.

Camara che sfortuna, Fuoco buon ottavo
Sergio Camara, che doveva partire dalla prima fila (seconda piazzola), per lo spegnimento nel giro di ricognizione è scattato dalla pit-lane. Il brasiliano del team Carlin si è prodotto in una poderosa rimonta (è anche stato tamponato da Roy Nissany) che lo ha visto transitare all'arrivo in settima piazza. Dietro di lui, Antonio Fuoco, scattato nono e non sesto per aver scontato una penalità di tre posizioni rimediata a Budapest (per l'appello non l'aveva pagata a Spa). Corsa non facile per l'italiano del team Charouz che, però, è riuscito a far suo l'ottavo posto che gli vale la partenza dalla posizione del poleman per gara 2.

Gara difficile per Ghiotto e Lorandi
Sabato complicato per Luca Ghiotto (Campos) il quale dopo aver occupato la settima posizione iniziale, ha via via perso terreno fino a concludere undicesimo. Alessio Lorandi ha patinato troppo al via perdendo due posizioni, ma da diciottesimo è risalito con grinta fino al tredicesimo posto. Costretto a tagliare la variante della Roggia per evitare Nissany e Camara, subito dopo a Lesmo Lorandi con le gomme bagnate nella via di fuga ha mancato la frenata finendo nella ghiaia e perdendo parecchio tempo. Precipitato in penultima posizione, non è più riuscito a raggiungere i rivali davanti a lui, risultando sedicesimo.

Sabato 1 settembre 2018, gara 1

1 - Tadasuke Makino - Russian Time - 30 giri 49'10"197
2 - Artem Markelov - Russian Time - 1"798
3 - Alexander Albon - DAMS - 3"106
4 - George Russell - ART - 6"178
5 - Nicholas Latifi - DAMS - 8"274
6 - Lando Norris - Carlin - 9"017
7 - Sergio Camara - Carlin - 18"218
8 - Antonio Fuoco - Charouz - 24"853
9 - Ralph Boschung - MP Motorsport - 27"131
10 - Nyck De Vries - Prema - 27"203
11 - Luca Ghiotto - Campos - 30"393
12 - Sean Gelael - Prema - 43"580
13 - Maximilian Gunther - Arden - 45"373
14 - Louis Deletraz - Charouz - 45"492
15 - Nirei Fukuzumi - Arden - 48"839
16 - Alessio Lorandi - Trident - 52"556
17 - Roy Nissany - Campos - 1 giro
18 - Jack Aitken - ART - 2 giri

Giro più veloce: Sergio Camara 1'35"296

Ritirati
24° giro - Dorian Boccolacci
22° giro - Arjun Maini

Il campionato
1.Russell 204; 2.Norris 191; 3.Albon 176; 4.De Vries 154; 5.Markelov 146; 6.Camara 132; 7.Fuoco 116; 8.Ghiotto 89; 9.Latifi 65; 10.Deletraz 62.