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1 Nov 2017 [22:32]

Motori 2021: Mercedes e Renault caute
Aston Martin applaude la proposta FIA-FOM

Jacopo Rubino - Photo4

La proposta regolamentare per i motori di Formula 1 dal 2021, lanciata martedì dalla FIA e da Liberty Media, sembra aver diviso le opinioni: da un lato con le perplessità dei costruttori oggi presenti, dall'altro con il parere positivo di chi potrebbe sfruttare l'occasione per entrare in gioco affrontando una sfida meno complessa.

Mercedes e Renault hanno espresso il proprio scetticismo, temendo che il cambiamento possa innescare un'altra spirale di spese folli dopo gli enormi investimenti di questi anni: i correttivi resi noti, che includono la rimozione della MGU-H, il potenziamento della MGU-K, un aumento di 3000 giri del regime massimo di rotazione, porterebbero comunque ad un reset a dispetto del mantenimento delle odierne unità termiche da 1.6 litri.

"La filosofia è simile a quella attuale, ma significa anche ripartire da capo nello sviluppo e lavorare su due motori in contemporanea fra il 2018 e il 2020", ha avvertito Toto Wolff, team principal Mercedes, ai microfoni di Auto Bild. "È la visione di Liberty Media, più che dei costruttori". L'austriaco, però, tende la mano: "È importante definire tutti insieme quale formato adottare nel 2021, non solo dal punto di vista motoristico. Ci sono alcune cose giuste, iniziamo un dialogo".

Sulla stessa linea Cyril Abiteboul, direttore generale di Renault F1, secondo cui a risentirne sarebbero anche gli equilibri in pista. "Dobbiamo stare attenti, perché ogni volta che ci sono nuove regole si arriva con un nuovo progetto. Ne conosciamo tutti l'impatto, sarà una corsa allo sviluppo e allargherà i distacchi", ha spiegato il manager francese ad Autosport. "Anche se decidere oggi quel che avremo nel perioodo 2021-2026 è presto perché potremmo avere nel 2022 costruttori orientati maggiormente sull'elettrico. Per questo la nostra proposta è quella di intervenire fin da subito sui flussi del carburante, sull'aumento dei giri motore, modifiche adottabili entro sei mesi".

Al momento non hanno preso posizione pubblica Ferrari e Honda, anche se Maurizio Arrivabene, responsabile della scuderia di Maranello, nella conferenza stampa di venerdì scorso in Messico avesse risposto così a una domanda sul tema: "Ho ripetuto molte volte che la nostra visione per i propulsori dopo il 2021 è semplice. Si tratta di ridurre le spese, tenere la stessa architettura e migliorare le prestazioni".

Posizione opposta per l'Aston Martin: la casa britannica dal prossimo anno sarà title sponsor della Red Bull (ancora spinta dai V6 Renault marchiati TAG-Heuer), ma ormai da tempo sta sondando il terreno per diventare più avanti vero e proprio fornitore. Per questo ha assunto personale con esperienza passata di F1, tra cui in primis l'italiano Luca Marmorini, ex capo motorista di Toyota e Ferrari, ed era presente al meeting di Parigi in cui è stato illustrato il concept. "Siamo incoraggiati dalla direzione presa, e continueremo a studiare un potenziale impegno per il 2021", ha confermato l'amministratore delegato Andy Palmer."Il punto chiave è come tenere sotto controllo i costi di sviluppo, per rendere sostenibile la partecipazione di realtà indipendenti".
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