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29 Set [17:58]

Mugello, gara
Primo centro per Iron Lynx - Proton

Michele Montesano - Foto Speedy

Regna l’assoluto equilibrio nella European Le Mans Series. La 4 Ore del Mugello ha visto il quinto vincitore diverso in altrettante gare sinora disputate. A trionfare sulle colline toscane è stato il team Iron Lynx – Proton al primo centro assoluto nel campionato continentale Endurance. Matteo Cairoli, Jonas Ried e Maceo Capietto sono stati gli assoluti protagonisti di una gara caotica e inframezzata da contatti, incidenti, safety car e persino una bandiera rossa.

Se ieri era stato Cairoli a siglare la pole, quest’oggi Ried ha avuto il compito di gestire la prima frazione di gara. Tuttavia il tedesco è apparso poco incisivo venendo subito sorpassato da un arrembante Clement Novalak. Salito al comando delle operazioni, il portacolori dell’Inter Europol Competition ha provato subito a prendere il largo. Il francese ha, però, dovuto fare i conti con la prima safety car, chiamata per spostare la Oreca LMP2 di Andres Canon Latorre rimasta incastrata nelle barriere di protezione della curva Bucine.



Alla ripartenza Novalak è tornato a dettare il ritmo fin quando è avvenuto il contatto tra la Ferrari di Duncan Cameron e la LMP2 di Reshad de Gerus. Ad avere la peggio è stata la Oreca 07 rimasta ferma alla Biondetti dopo aver perso una ruota. La maggior parte dei team ha approfittato della seconda neutralizzazione per effettuare il cambio piloti. Nella girandola delle soste a salire al comando è stato Olli Caldwell. L’alfiere dell’Algarve Pro Racing non è però riuscito a resistere a Capietto. Subentrato a Ried, il francese ha preso il comando della gara appena prima del terzo ingresso della safety car, richiamata per permettere di spostare la Oreca AF Corse di Alessio Rovera e la Lamborghini di Hiroshi Hamaguchi incagliate nella ghiaia dell’Arrabbiata 1.

Proprio al restart è avvenuto il tremendo incidente tra Claudio Schiavoni e Rahel Frey. Alla ripartenza la Iron Dames ha tamponato, in pieno rettilineo, la Porsche dell’italiano. Non riuscendo più a controllare la vettura, Schiavoni è andato ad impattare dapprima contro il muretto interno per poi rimbalzare al centro della pista. Prontamente schivato dagli altri piloti, l’italiano è fortunatamente uscito incolume dall’abitacolo. Ma i detriti disseminati lungo il tracciato hanno costretto la direzione gara a esporre la bandiera rossa, salvo poi allungare la gara di ulteriori venti minuti.

Con poco meno di un’ora e mezza ancora da disputare, la 4 Ore del Mugello è finalmente ripresa. Capietto ha mantenuto saldamente il comando prima di cedere il volante della Oreca 07 Gibson a Cairoli. Dopo aver firmato la pole, il pilota di Como ha condotto magistralmente il suo stint, siglando anche il giro più veloce di classe, fino a tagliare per primo la bandiera a scacchi. Secondo posto per il terzetto dell’Algarve Pro Racing Matthias Kaiser, Caldwell e Alex Lynn. Proprio quest’ultimo, tramite un undercut è riuscito ad avere la meglio sul Panis Racing. Inoltre, a un quarto d’ora dal termine, Charles Milesi ha perso anche il gradino più basso del podio dovendosi inchinare a un velocissimo Luca Ghiotto (nella foto sotto), in equipaggio con Novalak e Oliver Gray.



Milesi, Manuel Maldonado e Arthur Leclerc si sono classificati quarti precedendo il terzetto dell’AO by TF Louis Deletraz, Jonny Edgar e Robert Kubica, quest’ultimo rimasto coinvolto anche in un contatto. Vittoria e titolo in LMP2 ProAm per Rodrigo Sales, Mathias Beche e Gregoire Saucy. Ottavo assoluto, l’equipaggio del Richard Mille by TDS ha saputo approfittare al meglio delle disavventure degli avversari per imporsi al vertice di classe.

Secondo successo stagionale in LMP3 per il Team Virage. L’esito finale della gara si è deciso nel corso delle ultime battute. Prestando attenzione ai consumi, Gillian Henrion ha completato ben 41 giri nell’ultimo stint. Grazie alla sosta in meno rispetto alla concorrenza il francese, in equipaggio con Julien Gerbi e Bernardo Pinheiro, ha battuto per meno di un secondo l’alfiere del RLR M Sport Gael Julien, che ha diviso la Ligier con Michael Jensen e Nick Adcock. Podio di classe LMP3 completato dal team Inter Europol Competition con Alexander Bukhantsov, Kai Askey e Pedro Perino.

In LMGT3 il Kessel Racing si è assicurato la seconda vittoria consecutiva dopo il sigillo ottenuto a Spa. Protagonista assoluto Daniel Serra che, a sei minuti dalla bandiera a scacchi, ha sorpassato l’Aston Martin Vantage di Lorcan Hanafin. Il brasiliano, in equipaggio con Takeshi Kimura ed Esteban Masson, ha quindi tagliato per primo il traguardo con la Ferrari 296 GT3.

Nonostante la beffa finale, il Grid Motorsport by TF si è consolato con il primo podio nella ELMS conquistato da Hanafin, Martin Berry e Jonathan Adam. Terzo posto di classe per la Ferrari del Formula Racing del terzetto Nicklas Nielsen, Conrad Laursen e Johnny Laursen. Dopo il contatto fratricida, la Porsche delle Iron Dames ha chiuso al quinto posto alle spalle della Ferrari AF Corse di Nicolas Varrone, Emmanuel Collard e Charles-Henri Samani.

Domenica 29 settembre 2024, gara

1 - Cairoli-Ried-Capietto (Oreca-Gibson P2) - Iron Lynx - 114 giri
2 - Lynn-Kaiser-Caldwell (Oreca-Gibson P2) - Algarve Pro - 6"580
3 - Ghiotto-Gray-Novalak (Oreca-Gibson P2) - Inter Europol - 28"308
4 - A.Leclerc-M.Maldonado-Milesi (Oreca-Gibson P2) - Panis - 40"703
5 - Deletraz-Edgar-Kubica (Oreca-Gibson P2) - AO by TF - 43"196
6 - Di Resta-Garg-Scherer (Oreca-Gibson P2) - United Autosports - 47"218
7 - Dillmann-Alvarez-Lomko (Oreca-Gibson P2) - Inter Europol - 50"048
8 - Sales-Beche-Saucy (Oreca-Gibson P2) - TDS - 51"579
9 - Allen-Koolen-Simmenauer (Oreca-Gibson P2) - Duqueine - 1'01"259
10 - Lentoudis-Bradley-Quinn (Oreca-Gibson P2) - Algarve - 1'02"888
11 - Roda-Viscaal-Binder (Oreca-Gibson P2) - Proton - 1'16"347
12 - Schneider-Meyrick-Jarvis (Oreca-Gibson P2) - United Autosports - 1'18"825
13 - Miyata-Fluxa-Jakobsen (Oreca-Gibson P2) - Cool - 1'18"943
14 - Falb-Noble-Yelloly (Oreca-Gibson P2) - Nielsen - 1'20"450
15 - Kolovos-Narac-Vautier (Oreca-Gibson P2) - Virage - 1'24"806
16 - Stevens-Pedersen (Oreca-Gibson P2) - Nielsen - 1'25"477
17 - Hanley-Ugran-Sato (Oreca-Gibson P2) - United Autosports - 1'27"070
18 - Perrodo-Vaxiviere-Rovera (Oreca-Gibson P2) - AF Corse - 1 giro
19 - Pilet-Cullen-Richelmi (Oreca-Gibson P2) - Vector - 4 giri
20 - Henrion-Gerbi-Pinheiro (Ligier-Nissan P3) - Virage - 4 giri
21 - Julien-Jensen-Adcock (Ligier-Nissan P3) - RLR - 4 giri
22 - Askey-Burkhantsov-Perino (Ligier-Nissan P3) - Inter Europol - 5 giri
23 - Doquin-Wolff-Foubert (Ligier-Nissan P3) - Racing Spirit - 5 giri
24 - M.Lahaye-Stern-J.Lahaye (Ligier-Nissan P3) - Ultimate - 5 giri
25 - Tunjo-Kratz-Weiss (Duqueine-Nissan P3) - WTM by Rinaldi - 5 giri
26 - A.Ali-Bell (Ligier-Nissan P3) - Eurointernational - 5 giri
27 - Voisin-Dayson-D.Ali (Ligier-Nissan P3) - RLR - 6 giri
28 - Kimura-Masson-Serra (Ferrari 296) - Kessel - 7 giri
29 - Berry-Hanafin-Adam (Aston Martin Vantage) - Grid by TF - 7 giri
30 - J.Laursen-C.Laursen-Nielsen (Ferrari 296) - Formula Racing - 7 giri
31 - Samani-Collard-Varrone (Ferrari 296) - AF Corse - 7 giri
32 - Bovy-Frey-Gatting (Porsche 911) - Iron Dames - 7 giri
33 - Deboer-Stevenson-Hasse Clot (Aston Martin Vantage) - Racing Spirit - 7 giri
34 - Noble-Tuck-Hart (Ferrari 296) - JMW - 7 giri
35 - Wanwright-Pera-Rigon (Ferrari 296) - GR Racing - 8 giri
36 - Vesti-Habsburg-Bennett (Oreca-Gibson P2) - Cool - 8 giri
37 - Hamaguchi-Jefferies-Caldarelli (Lamborghini Huracan) - Iron Lynx - 9 giri

Giro più veloce: Matteo Cairoli 1'34"882

Ritirati
Brichacek-Mattschull-Oliveira (Duqueine-Nissan P3) - DKR
Espirito Santo-Cristovao-Oltramare (Ligier-Nissan P3) - Cool
Schiavoni-Cressoni-Andlauer (Porsche 911) - Proton
De Gerus-Pino-Van Uitert (Oreca-Gibson P2) - Idec
Cameron-Perel-Griffin (Ferrari 296) - Spirit of Race
Latorre-Bolukbasi-Horr (Oreca-Gibson P2) - DKR
LP Racing