24 ore le mans

La Gran Bretagna sbanca Le Mans
Sono 12 i piloti nella classe Hypercar

Massimo Costa - XPB ImagesFacciamo un gioco. La classe regina della 24 Ore di Le Mans è la Hypercar con i suoi splendidi Pro...

Leggi »
24 ore le mans

Le Mans - Libere 3
Jaminet porta la Porsche in testa

Massimo Costa - XPB ImagesSta entrando sempre più nel vivo la 24 Ore di Le Mans. L'intensa giornata di mercoledì, con du...

Leggi »
Formula E

Câmara sulla Nissan di Nato
nel doppio E-Prix di Berlino

Michele Montesano Un’occasione da cogliere al volo quella che si è materializzata dinanzi a Sergio Sette Câmara. Il brasili...

Leggi »
24 ore le mans

Le Mans – Libere 2
Toyota brilla nella notte, Lexus in GT

Michele Montesano Vietato fermarsi a Le Mans. Terminata la qualifica, le vetture sono scese nuovamente in pista per affront...

Leggi »
24 ore le mans

Esclusa la Porsche 963 LMDh di Estre
dalla Hyperpole perché sottopeso

Michele Montesano Doccia fredda per il team Penske Motorsport. La Porsche 963 LMDh dell’equipaggio composto da Kevin Estre,...

Leggi »
24 ore le mans

Le Mans – Qualifica
Cadillac si conferma con Lynn

Michele Montesano - XPB Images Ora si inizia a fare sul serio. Concluse le prime prove libere, team e piloti sono scesi nuo...

Leggi »
2 Lug 2005 [0:16]

PROCESSO MELANDRI
Sante Ghedini e la Ferrari spa
condannate per la morte di Alfredo

Sette anni. Sette anni di lotte, processi, ricordi, momenti difficili e impossibili da sopportare. Ma alla fine la battaglia condotta dalla famiglia di Alfredo Melandri, pilota romagnolo deceduto sul circuito del Mugello mentre svolgeva dei test al volante di una monoposto di F.3 Dallara-Opel della RC Motorsport, contro l'autodromo toscano è stata vinta. Il padre del compianto Alfredo ha sempre sostenuto che la via di fuga (107 metri) della prima curva dopo l'arrivo, la San Donato, quel tragico 2 marzo 1998 non rispondeva alle norme di sicurezza richieste in quanto il terreno non aveva consentito alla Dallara di Melandri di ridurre la velocità. Alfredo, che per cause mai comprese non riuscì ad impostare la curva, uscì di pista, finì nella via di fuga incriminata percorrendola tutta e colpì le gomme poste dinanzi a un muretto. Nell'urto, il pilota riportò gravi lesioni alla testa e dopo otto giorni di coma in ospedale, morì.
Ebbene, la sentenza emessa da Alessandro Nencini, giudice del Tribunale di Firenze, è la seguente: il direttore dell'autodromo del Mugello, Sante Ghedini, è stato condannato ad un anno e quattro mesi di reclusione (pena sospesa) per la morte di Alfredo Melandri, 25 anni. Il giudice ha anche condannato Ghedini al pagamento di una provvisionale di circa mezzo milione di euro in favore dei familiari del pilota, costituitisi parte civile. Insieme a Ghedini, come responsabile civile, è stata condannata al pagamento in solido della provvisionale anche la Ferrari spa, proprietaria dell'autodromo.
Dopo la morte di Melandri, il direttore del circuito finì sotto processo per omicidio colposo. Il pm Alessandro Crini aveva chiesto due anni e quattro mesi di reclusione, escludendo per Ghedini le attenuanti generiche, concesse invece dal giudice. L'assoluzione del direttore del circuito era stata chiesta dagli avvocati difensori Eriberto Rosso e Vittorio Rossi secondo i quali non solo non c'era la prova che la via di fuga non fosse stata fresata, ma neppure che la eventuale mancata fresatura fosse la causa della morte del pilota. In ipotesi i due difensori avevano chiesto per il loro assistito le attenuanti generiche, la cui concessiore farà scattare la prescrizione del reato fra un mese. La famiglia Melandri era rappresentata dagli avvocati Pierguido Soprani, Marco Martines, Angelo Bartolotti e Carlo Taormina, che avevano citato come responsabile civile al processo la Ferrari spa, rappresentata dall'avvocato Nicola Pisani.
Nella foto, la curva San Donato del circuito del Mugello

Massimo Costa