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11 Giu 2025 [20:41]

Le Mans – Qualifica
Cadillac si conferma con Lynn

Michele Montesano - XPB Images

Ora si inizia a fare sul serio. Concluse le prime prove libere, team e piloti sono scesi nuovamente in pista per affrontare la qualifica della 24 Ore di Le Mans. Anche in questo contesto la Cadillac si è confermata la vettura più veloce sul Circuit de La Sarthe. Se nelle libere era stato l’idolo di casa Sebastien Buemi a siglare il riferimento, questa volta è toccato al compagno di squadra piazzare la V-Series.R LMDh in cima alla lista dei tempi. 

L’inglese della Cadillac, gestita dal Team Jota, ha stabilito il riferimento in 3’22”847 quasi allo scadere dei 30 minuti beffando, per appena 40 millesimi, la BMW M Hybrid V8 LMDh di Dries Vanthoor che, proprio lo scorso anno, era stato l’assoluto protagonista della sessione. A dividere l’ipotetica seconda fila sono stati Antonio Giovinazzi, il più rapido tra i piloti Ferrari, e l’alfiere della Porsche, nonché campione in carica del FIA WEC, Kevin Estre.

Bourdais ha quindi completato la top-5 seguito dalla 499P di Antonio Fuoco. In particolare Ferrari ha adottato una strategia diversa dagli avversari. Infatti dapprima sono scesi in pista Alessandro Pier Guidi e Nicklas Nielsen che, dopo alcuni giri, hanno ceduto il volante agli specialisti del giro veloce Giovinazzi e Fuoco. A sorprendere, inoltre, è stato l’incremento delle prestazioni delle Hypercar che, rispetto allo scorso anno, sono risultate mediamente più veloci di oltre un secondo.



Proseguendo con la classifica troviamo Julian Andlauer, settimo con la Porsche 963 LMDh, e la BMW di Robin Frijns. Primo a pagare un distacco superiore al secondo dalla vetta, Jack Aitken ha siglato il nono crono con la Cadillac che normalmente prende parte all’IMSA, mentre Mick Schumacher ha completato la top-10. Con le prime 15 Hypercar che hanno accesso di diritto alla Hyperpole, sorprende trovare solamente una Toyota dentro questa classifica, quella di Brendon Hartley, mentre Nyck De Vries non è andato oltre il 17° crono.

A passare la tagliola anche la Ferrari 499P di AF Corse, guidata del sempre veloce Robert Kubica, seguita da Felipe Albuquerque, autore del 13° crono con la Cadillac del Wayne Taylor Racing. Passaggio in Hyperpole centrato anche dal campione in carica dell’IMSA Felipe Nasr, al volante della Porsche 963 LMDh. Proprio all’ultimo istante Paul-Loup Chatin, su Alpine A424 LMDh, ha cacciato fuori un bravissimo Marco Sørensen che era riuscito a issare l’Aston Martin Valkyrie LMH nelle prime 15 posizioni. Mestamente fuori dalla Hyperpole entrambe le Peugeot 9X8, poco competitive sulla pista di Le Mans.



In LMP2 a siglare il riferimento è stato Louis Deletraz. Lo svizzero, due volte campione della ELMS, nei primi istanti ha piazzato in cima alla graduatoria la Oreca 07 del team AO by TF con un crono di 3’36”020, appena 96 millesimi davanti l’alfiere della United Autosports Ben Hanley. La qualifica, che ha visto scendere contemporaneamente in pista LMP2 e LMGT3, è stata neutralizzata dopo un quarto d’ora. A causare la bandiera rossa è stato Andrew Gilbert uscito fuoripista dopo la chicane Dunlop. È così proseguita la giornata nera di Iron Lynx che, dopo aver visto Stephen Grove andare a muro nelle prove libere, ha subito un altro ko.

Alla ripartenza, Deletraz ha subito migliorato il suo crono siglando il riferimento in 1’35”472 che è risultato inattaccabile fino alla bandiera a scacchi. In scia, a meno di due decimi, si è piazzato nuovamente Hanley che ha preceduto Alex Quinn, sulla Oreca dell’Algarve Pro Racing e l’alfiere del TDS Racing Mathias Beche. Caso curioso, le prime quattro posizioni vedono tutti team iscritti in classe ProAm. Per trovare il primo equipaggio Pro bisogna scendere al quinto con la Oreca griffata United Autosports di Pietro Fittipaldi.

Seguono a ruota Esteban Masson, alfiere del VDS Panis, e il portacolori dell’Algarve Pro Racing Theo Pourchaire. Leggermente più staccato Nick Yelloly che, al volante della Oreca dell’Inter Europol Competition, ha stampato l’ottavo crono. Undicesimo tempo per il portacolori di AF Corse Matthieu Vaxiviere. A differenza della classe regina, in LMP2 solamente le prime 12 vetture hanno accesso all’Hyperpole di domani. Nell’elenco degli eliminati troviamo entrambe le vetture del Proton Competition, inclusa quella griffata Iron Lynx, nientemeno che André Lotterer, al debutto con il team Idec Sport, il nostro Luca Ghiotto e la LMP2 del Nielsen Racing.



Si è riscattato nel migliore dei modi Ahmad Al Harthy, dopo essere stato costretto alla resa nella notte della 24 Ore di Le Mans dello scorso anno. L’alfiere del team WRT, che divide la BMW M4 GT3 con Valentino Rossi e Kelvin van der Linde, ha piazzato il miglior tempo in LMGT3 fermando le lancette del cronometro in 3’56”875. Nonostante l’ottima prestazione, Ian James si è dovuto accontentare del secondo tempo. Il proprietario del team The Heart of Racing, che gestisce la Aston Martin Vantage, ha preceduto la Porsche del Manthey guidata da Ryan Hardwick.

In LMGT3 è regnato l’equilibrio assoluto, con otto vetture diverse in altrettante prime posizioni. Quarto crono per Arnold Robin, sulla Lexus RC F GT3, seguito da Tom Van Rompuy sulla prima delle Corvette del TF Sport. Prestazione da incorniciare per Stefano Gattuso che ha piazzato la Ford Mustang in sesta posizione. Subito competitiva la Ferrari 296 GT3 del Tempesta Racing guidata da Jonathan Hui. Ottavo James Cottingham, sulla McLaren dello United Autosports. Mentre le Ferrari 296 GT3 griffate AF Corse di François Heriau e Thomas Flohr hanno completato le prime dieci posizioni.

L’unica gioia in casa Iron Lynx porta la firma di Martin Berry, undicesimo al termine della qualifica. L’ultima vettura ad accedere nella Hyperpole tra le LMGT3 sarà la McLaren 720S grazie al dodicesimo crono di Darren Leung. Fuori la Ferrari del Kessel, oltre alla Corvette di Ben Keating. Non è andata meglio a Yasser Shahin, sulla BMW M4 del WRT, e alla Iron Dames Celia Martin diciannovesima di classe.

Mercoledì 11 giugno 2025, qualifica

1 – Stevens-Nato-Lynn (Cadillac V-Series.R) – Jota – 3'22"847
2 – D.Vanthoor-Marciello-Magnussen-Eng (BMW M Hybrid V8) – WRT – 3'22"887
3 – Pier Guidi-Calado-Giovinazzi (Ferrari 499P) – Ferrari – 3'23"163
4 – Estre-L.Vanthoor-Campbell (Porsche 963) – Penske – 3'23"360
5 – Bamber-Bourdais-Button (Cadillac V-Series.R) – Jota – 3'23"467
6 – Fuoco-Nielsen-Molina (Ferrari 499P) – Ferrari – 3'23"514
7 – Andlauer-Christensen-Jaminet (Porsche 963) – Penske – 3'23"544
8 – Rast-Frijns-S.van der Linde (BMW M Hybrid V8) – WRT – 3'23"805
9 – Aitken-Drugovich-Vesti (Cadillac V-Series.R) – Whelen – 3'23"890
10 – Schumacher-Makowiecki-Gounon (Alpine A424) – Alpine – 3'23"945
11 – Buemi-Hartley-Hirakawa (Toyota GR010 Hybrid) – Toyota – 3'23"988
12 – Kubica-Ye-Hanson (Ferrari 499P) – AF Corse – 3'23"994
13 – R.Taylor-J.Taylor-Albuquerque (Cadillac V-Series.R) – WTR – 3'24"030
14 – Nasr-Tandy-Wehrlein (Porsche 963) – Penske – 3'24"584
15 – Chatin-Habsburg-Milesi (Alpine A424) – Alpine – 3'24"667
16 – Riberas-Sorensen-De Angelis (Aston Martin Valkyrie) – Aston Martin – 3'24"869
17 – Conway-Kobayashi-De Vries (Toyota GR010 Hybrid) – Toyota – 3'25"062
18 – Duval-Jakobsen-Vandoorne (Peugeot 9X8) – Peugeot – 3'25"240
19 – Di Resta-Jensen-Vergne (Peugeot 9X8) – Peugeot – 3'25"494
20 – Jani-Pino-Varrone (Porsche 963) – Proton – 3'25"527
21 – Tincknell-Gamble-Gunn (Aston Martin Valkyrie) – Aston Martin – 3'26"349
22 – Hyett-Cameron-Deletraz (Oreca 07 P2) – AO by TF – 3'35"472
23 – Schneider-Jarvis-Hanley (Oreca 07 P2) – United AS – 3'35"657
24 – Kurtz-Catsburg-Quinn (Oreca 07 P2) – Algarve Pro – 3'35"954
25 – Sales-Beche-Novalak (Oreca 07 P2) – TDS – 3'36"163
26 – Van Der Zande-Fittipaldi-Heinemeier Hansson (Oreca 07 P2) – United AS – 3'36"536
27 – Gray-Masson-Perera (Oreca 07 P2) – VDS Panis – 3'36"588
28 – Kaiser-Fluxa-Pourchaire (Oreca 07 P2) – Algarve Pro – 3'36"612
29 – Smiechowski-Dillmann-Yelloly (Oreca 07 P2) – Inter Europol – 3'36"958
30 – Lafargue-Van Uitert-Alvarez (Oreca 07 P2) – IDEC – 3'37"004
31 – M.Jensen-Cullen-Pilet (Oreca 07 P2) – RLR M – 3'37"119
32 – Perrodo-Vaxiviere-Da Costa (Oreca 07 P2) – AF Corse – 3'37"394
33 – Malykhin-Blomqvist-Vautier (Oreca 07 P2) – CLX Pure – 3'37"652
34 – Roda-Binder-Viscaal (Oreca 07 P2) – Proton – 3'37"767
35 – Chadwick-Jaubert-Lotterer (Oreca 07 P2) – IDEC – 3'37"940
36 – Ried-Capietto-De Gerus (Oreca 07 P2) – Iron Lynx-Proton – 3'38"548
37 – Boulle-Simmenauer-Ghiotto (Oreca 07 P2) – Inter Europol – 3'39"328
38 – Rao-Bolukbasi-Braun (Oreca 07 P2) – Nielsen – 3'40"271
39 – Al Harthy-Rossi-K.van der Linde (BMW M4) – WRT – 3'56"875
40 – James-Drudi-Robichon (Aston Martin Vantage) – HoR – 3'57"083
41 – Hardwick-Pera-Lietz (Porsche 911) – Manthey – 3'57"255
42 – Robin-Hawksworth-Gehrsitz (Lexus RC F) – Akkodis ASP – 3'57"321
43 – Van Rompuy-Andrade-Eastwood (Corvette Z06) – TF Sport – 3'57"690
44 – Gattuso-Levorato-Olsen (Ford Mustang) – Proton – 3'57"827
45 – Hui-Froggatt-Cheever (Ferrari 296) – Tempesta – 3'57"960
46 – Cottingham-Saucy-Baud (McLaren 720S Evo) – United Autosports – 3'58"106
47 – Heriau-Mann-Rovera (Ferrari 296) – AF Corse – 3'58"116
48 – Flohr-Castellacci-Rigon (Ferrari 296) – AF Corse – 3'58"632
49 – Berry-Hodenius-M.Martin (Mercedes AMG) – Iron Lynx – 3'58"732
50 – Leung-Gelael-Sato (McLaren 720S Evo) – United Autosports – 3'58"977
51 – Sousa-Tuck-Barker (Ford Mustang) – Proton – 3'59"004
52 – Umbrarescu-Lopez-Schmid (Lexus RC F) – Akkodis ASP – 3'59"037
53 – Kimura-Serra-Stevenson (Ferrari 296) – Kessel – 3'59"092
54 – Shahin-Boguslavskiy-Farfus (BMW M4) – WRT – 3'59"288
55 – Keating-Edgar-Juncadella (Corvette Z06) – TF Sport – 3'59"379
56 – DeBoer-Hasse Clot-Barrichello (Aston Martin Vantage) – R.S.Leman – 3'59"472
57 – C.Martin-Frey-Bovy (Porsche 911) – Iron Dames – 4'00"026
58 – Au-Hartog-Bachler (Porsche 911) – Manthey – 4'00"450
59 – Fidani-Kern-Bell (Corvette Z06) – AWA – 4'01"099
60 – Gilbert-Hanafin-Rueda (Mercedes AMG) – Iron Lynx – Senza tempo
61 – S.Grove-B.Grove-Stolz (Mercedes AMG) – Iron Lynx – Senza tempo
62 – Toledo-Wadoux-Agostini (Ferrari 296) – AF Corse – Senza tempo