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27 Apr 2019 [17:06]

Parigi - Gara
Prima vittoria per Frijns

Da Parigi - Alessandro Bucci

Otto vincitori diversi in altrettante gare. Difficile, se non impossibile, pronosticare uno scenario simile prima dell’inizio della stagione 5 di Formula E. A trionfare sul tracciato di Parigi, in condizioni meteo decisamente instabili e ballerine (abbiamo assistito alla gara più bagnata nella storia dell’elettro-show), l’olandese della Virgin Robin Frijns, al primo successo nella categoria full electric. A causa di un contatto con Sébastien Buemi nelle fasi iniziali della gara, Robin ha percorso più della metà di gara con l’ala anteriore molto instabile, un fattore che ha aggiunto un po’ di epicità all’impresa dell’olandese, ora leader del campionato piloti per un punto sull’immarcescibile (seppur ancora a secco di vittorie) André Lotterer (DS Techeetah).

Corsa non altrettanto fortunata per l’altro pilota Virgin, Sam Bird, autore di bei duelli, contatti ed errori. Nonostante tutte le avversità, il britannico è riuscito a chiudere la corsa seppur fuori dalla zona punti per nemmeno un secondo di distanza dal decimo classificato. Alle spalle del vincitore Frijns un formidabile Lotterer (DS Techeetah), rimontante dall’ottava piazza iniziale e dimostratosi subito aggressivo sin dalle fasi iniziali, con lo start della corsa che è avvenuto dietro safety-car a causa del fortissimo vento spirato poco prima dell’inizio della corsa e che ha causato anche problemi logistici nell’e-Village. L'uscita della vettura di sicurezza ha certamente agevolato Lotterer a mantenere la posizione, ma questo nulla toglie alle gesta di André in terra capitolina.

Il tedesco della DS Techeetah ha realizzato sorpassi su sorpassi, tenendosi al contempo lontano dai (numerosi) guai occorsi durante la gara. Definire folle l’ePrix parigino, infatti, non è affatto un azzardo, considerando i continui rovesci climatici e i tantissimi incidenti e contatti con danneggiamenti alle vetture verificatisi lungo il percorso, che hanno costretto i commissari di gara ad esporre diverse bandiere gialle (full yellow) ed a neutralizzare la corsa con anche una safety-car oltre a quella inziale. A chiudere il podio un ottimo e consistente Daniel Abt (Audi), bravissimo in particolare nel sorpasso su Felipe Massa (Venturi). Il tedesco dell’Audi è stato seguito a ruota dal compagno Lucas Di Grassi, molto bravo a rimontare sino alla decima piazza finale scansando le numerose insidie.

Buona prova anche per Maximilian Gunther della Dragon, quinto finale, e per il campione in carica Jean-Eric Vergne, ‘eroico’ sesto finale considerando la dodicesima posizione di partenza. Il francese ha rimediato un contatto con Mortara quando la pioggia era battente, ma fortunatamente per lui non ha rimediato danni. BMW iAndretti esce dall’ePrix parigino consolandosi con la settima piazza di Antonio Felix Da Costa (notevole il duello con Bird), mentre l’HWA Racelab ha visto Gary Paffett chiudere ottavo, precedendo il deludente Massa (Venturi), apparso in palla in qualifica, ma non altrettanto in gara, autore anche di un testacoda mentre le condizioni andavano peggiorando. A chiudere la top 10 il poleman originario (Mahindra squalificate dopo le qualifiche) Pascal Wehrlein, autore di una corsa matura e che lo ha visto limitare in parte i danni.

Tra gli incidenti più clamorosi registrati durante l’ePrix di Parigi è d’obbligo menzionare il dritto in curva 10 del poleman (ereditario) Oliver Rowland (Nissan e.dams), inizialmente in testa alla gara e il tamponamento tra Mortara (Venturi) e Alex Lynn (Jaguar), con il ginevrino che ha toccato il britannico mandandolo a muro e rimanendo imbottigliato negli scarichi della Jaguar. Altra corsa da dimenticare dopo Roma per lo sfortunato Alex Sims (BMW iAndretti), spedito a muro da Rowland. José Maria Lopez, invece, è poi finito negli scarichi di Jerome D’Ambrosio (Mahindra), finito a muro nelle fasi finali della corsa ingannato da un lungo di Bird gettando alle ortiche una corsa tutto sommato più che discreta.

Se Rowland ha molto da recriminare per l’errore nelle fasi iniziali che lo ha privato di possibili chances di vittoria (il pilota della Nissan ha concluso la corsa con la macchina molto danneggiata per il tamponamento al britannico della BMW), il compagno Buemi è andato incontro a diversi problemi, rimediando anche un drive through per eccesso di velocità in regime di bandiere gialle. Lo svizzero, ritrovatosi in testa, probabilmente ha risentito anche del contatto con Frijns, oltre ad alcuni problemi tecnici.

Sabato 27 aprile 2019, gara

1. Robin Frijns (Audi) - Virgin – 32 giri
2. Andre Lotterer (DS) - DS Techeetah – 1’’373
3. Daniel Abt (Audi) - Audi Abt – 3’’175
4. Lucas Di Grassi (Audi) - Audi Abt – 3’’666
5. Maximilian Gunther (Penske) - Dragon – 5’’456
6. Jean-Eric Vergne (DS) - DS Techeetah – 6’’694
7. Antonio Felix da Costa (BMW) - BMW Andretti – 7’’238
8. Gary Paffett (Venturi) - HWA – 7’’901
9. Felipe Massa (Venturi) - Venturi – 10’’522
10. Pascal Wehrlein (Mahindra) - Mahindra – 10’’998
11. Sam Bird (Audi) - Virgin – 11’’488
12. Oliver Rowland (Nissan) – Nissan e.dams – 19’’451
13. Jose Maria Lopez (Penske) - Dragon – 24’’023
14. Oliver Turvey (NIO) - NIO – 1’22’’226
15. Sébastien Buemi (Nissan) – Nissan e.dams – 1 giro
16. Mitch Evans (Jaguar) - Jaguar - 1 giro

Giro più veloce: 1'02''850 - Mitch Evans

Ritirati
29° giro – Jerome D’Ambrosio
23° giro – Alex Lynn
23° giro – Edo Mortara
18° giro – Stoffel Vandoorne
18° giro – Alexander Sims
17° giro – Tom Dillmann

Il campionato
1.Frijns 81 punti. 2.Lotterer 80; 3.Da Costa 70; 4.Di Grassi 70 5.D'Ambrosio 65; 6.Vergne 62; 7.Evans 61 8.Abt 59; 9. Bird 54; 10. Mortara 52.