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28 Giu [16:44]

Piloti infuriati contro Mecachrome
F2 mai così in difficoltà. Che fa la FIA?

Da Spielberg - Massimo Costa

Tutti i team principal sono furiosi (in privato) nel paddock F2, ma quando vengono ufficialmente interpellati, alzano gli occhi al cielo e parlano di episodi normali quando si utilizza un nuovo motore. Impauriti che poi possano essere rimproverati dall'organizzazione. Ben diverso il tono dei piloti, che per una stagione di F2 sono costretti a sborsare cifre astronomiche, tra il milione e mezzo e i due milioni, e vedono i loro sforzi economici ed agonistici frustrati da motori che si rompono oppure che sono diversissimi nelle prestazioni, anche tra compagni di squadra. I piloti, dal primo all'ultimo della classifica, non si nascondono, ne parlano in conferenza stampa o via radio mentre sono al volante, tra di loro e con la stampa. Ha fatto il giro del mondo sul web l'urlo di frustrazione di Arjun Maini a Le Castellet. E se prima si tendeva a circoscrivere il sisma nel paddock, quel grido del pilota indiano ha fatto capire anche a chi di motorsport sa nulla, che la F2 2018 ha grossi problemi.

La drammatica situazione tecnica in cui vive la categoria addestrativa alla F1 è sotto gli occhi di tutti ogni volta che la serie appare in televisione. Forse occorrerebbe criptarla... Vetture che rimangono ferme nel momento del giro di schieramento o in partenza (creando grande pericolo), volanti che improvvisamente non funzionano più, frizioni che si distruggono e via dicendo. Un vero disastro e il colpevole è ben presente, si chiama Mecachrome, azienda francese che evidentemente gode di favorevoli simpatie, la quale da mesi non riesce a rendere credibile il campionato F2 2018. La parola che gira è una sola: incompetenza. Ed essendo la F2 un campionato FIA, ci si chiede come sia possibile che venga permesso tutto questo.

Antonio Giovinazzi a inizio anno era stato chiamato a svolgere dei test con una vettura laboratorio, ma praticamente aveva trascorso più tempo ai box che in pista. Ed aveva sollevato numerose perplessità, ma evidentemente non è stato ascoltato a dovere. La vettura laboratorio è poi stata provata anche da Charles Leclerc, il quale avrebbe fornito un feedback più che positivo. Forse con troppo ottimismo. Ma la realtà dei fatti è completamente diversa. Da più parti si lascia intendere con dispiacere che non vi sia più la categoria rivale World Series Renault, il campionato che si contrapponeva con grande successo all'allora GP2 e che mai come ora tornerebbe utile a molti.

Essendo vietati i test durante la stagione F2, gli organizzatori hanno deciso oggi, al sesto appuntamento stagionale (meglio tardi che mai), di concedere 15 minuti di prove di partenza nella mattinata di venerdì, precisamente dalle 8 alle 8.15.