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16 Mar [10:05]

Red Bull regina dei test a Sakhir:
parte favorita per il Mondiale 2021?

Jacopo Rubino - XPB Images

Non c'era nulla in palio, se non una bella iniezione di fiducia, ma la Red Bull può essere considerata la "vincitrice" dei test invernali di Formula 1: per la squadra anglo-austriaca tutto ha funzionato al meglio, con la ciliegina sulla torta del giro più veloce siglato da Max Verstappen domenica pomeriggio, 1'28"960. Nella tre-giorni a Sakhir l'olandese è stato l'unico a scendere sotto al minuto e 29, soglia psicologica che può segnare un reale vantaggio per l'inizio di stagione 2021, visto anche l'avvio sottotono della Mercedes.

I campioni in carica hanno forza e mezzi per reagire subito, ma in tanti si augurano che la Red Bull possa finalmente render loro la vita difficile, a differenza del passato. Per lo spettacolo, sarebbe una manna. Verstappen, intanto, ha mostrato un misto di soddisfazione e prudenza, schivando l'etichetta di favorito: "Senza dubbio è stato il mio miglior precampionato, questo però non dà alcuna garanzia. Scopriremo dove siamo durante il weekend di gara, ma penso che sia filato tutto liscio e siamo contenti dei progressi compiuti durante le prove".

È una premessa significativa, perché negli anni scorsi il team di Milton Keynes ha quasi sempre sofferto partenze ad handicap, perdendo subito punti preziosi. Con la RB16B paiono invece già risolte alcune debolezze del modello 2020, a cominciare dal comportamento del retrotreno. "Fin qui è stata una macchina abbastanza stabile", ha confermato Verstappen, pur ribadendo: "Guardiamo sempre a dover poter crescere, di sicuro vogliamo lavorare su alcuni aspetti. Ma penso sia così per ogni team".

E poi c'è il bonus della power unit Honda evoluta, che sembra aver mantenuto le promesse fatte in questi mesi. Su questo fanno fede le parole di Pierre Gasly, alfiere della sorella AlphaTauri: "Siamo molto contenti, non abbiamo avuto problemi di affidabilità e ci sono più cavalli".

Sorride anche il nuovo portacolori Sergio Perez, al top nella sessione di domenica mattina. "Siamo riusciti a lavorare su molte tipologie di assetto e a migliorare ogni volta che siamo scesi in pista. Penso che abbiamo una buona vetttura", ha ribadito il messicano, "ma mi rimane tanto da imparare per sfruttarla al massimo". Inevitabile, con test così ridotti all'osso: un giorno e mezzo per pilota, pochissimi per chi, come lui, ha cambiato tuta. Il Mondiale comunque è lungo: "Non importa dove inizieremo in Bahrain, importa dove finiremo ad Abu Dhabi. Andremo passo dopo passo". Ma in Red Bull sperano di aver compiuto il passo a lungo cercato: quello per raggiungere, o magari superare, la solita Mercedes.