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19 Mar [19:42]

Red Bull superiore, Russell terzo
Alonso penalizzato, Ferrari delude

Massimo Costa - XPB Images

E' una vittoria decisamente meritata quella di Sergio Perez nel GP di Jeddah. Certo, è stato favorito dal guasto tecnico che in qualifica ha impedito a Max Verstappen di partire dalla pole (probabilmente), ma quando l'olandese con grande forza ha recuperato da 15esimo a secondo, grazie anche all'intervento della safety-car che ha compattato il gruppo facilitando il compito del campione del mondo, Perez ha reagito molto bene mantenendo il compagno di squadra tra i 5" e i 4"3. Ottimo il lavoro del messicano che però, si è visto sottrarre il giro più veloce, all'ultima tornata, dal cannibale Verstappen, un punticino che vale la leadership nella classifica generale proprio su Perez.

Red Bull-Honda imbattibile dunque, ma lo si era già visto nelle prove libere e in qualifica. Dopo il trionfo di Sakhir, ci si attendeva una conferma che puntalmente è arrivata. La RB19 rischia seriamente di vincere tutte le gare del Mondiale 2023, come del resto aveva affermato George Russell dopo il GP del Bahrain. Perez non era partito bene, venendo superato da un determinato Fernando Alonso con la Aston Martin-Mercedes. Ma dopo due giri, Sergio ha preso il comando delle operazioni e ha fatto gara a sè anche se quando ha visto Verstappen secondo ha iniziato a preoccuparsi.

Per Perez è il quinto successo in carriera, il quarto ottenuto su un circuito cittadino. Dopo la prima vittoria nel 2020 con la Racing Point a Sakhir,, sono arrivati i primi posti con la Red Bull a Baku, Montecarlo, Singapore ed ora Jeddah. Un vero specialista di questa tipologia di tracciati il messicano, che con i suoi 237 GP disputati è uno dei veterani della F1 avendovi debuttato con la Sauber nel 2011.

Verstappen ha fatto il Verstappen. Una rimonta implacabile dalla 15esima posizione, ma senza eccessi. L'olandese ha passato i suoi rivali evitando rischi, approfittando al meglio della superiorità della sua RB19 e del DRS sul rettifilo di arrivo. Una volta raggiunto il secondo posto, ha provato a raggiungere Perez, ma poi ha comunicato di sentire sulla sua vettura che qualcosa non funzionava a dovere. Impressioni, perché poi ha siglato il giro più veloce nell'ultima tornata non ascoltando il team, che gli aveva consigliato di alzare il piede.

La terza posizione era andata ad Alonso e alla Aston Martin che è senza dubbio la seconda forza del mondiale, anche se nel mondiale costruttori occupa il terzo posto. Purtroppo per lo spagnolo, dopo la festa sul podio, che sarebbe stato il centesimo per lui, è arrivata la penalità di 10 secondi per aver scontato la penalità di 5" rimediata per non essersi posizionato bene nella sua piazzola di partenza. Cosa è accaduto? Alonso in griglia si è fermato fuori dalla piazzola, tenendosi troppo a sinistra (per lo stesso motivo in F3 a Sakhir il poleman Gabriele Minì aveva ricevuto una penalità).

Quando è entrata la safety-car per il ritiro del compagno di squadra Lance Stroll, Alonso è stato chiamato ai box per il cambio gomme e per scontare la penalità. Ma non si può fare quando in pista c'è la vettura staffetta. Di conseguenza, a fine corsa, su protesta Mercedes, sono arrivati 10" da sommare al tempo finale e Alonso da terzo è sceso quarto. Peccato per lui e per il team, ma l'errore di Alonso, per un pilota della sua esperienza, è stato certamente banale, ma ha finito per influire sul risultato finale. Sarà poi interessante scoprire se il team Aston Martin ha volutamente optato per scontare la penalità in regime di safety-car oppure è stata una distrazione. Perché se avessero aspettato la ripresa della gara per fermare Alonso, neanche il quarto posto sarebbe arrivato.

La Mercedes ha compiuto un passo in avanti rispetto a Sakhir. George Russell si è preso a tavolino il terzo posto, anche se sportivamente l'inglese ha detto che lo meritava Alonso, e Lewis Hamilton si è piazzato quinto come in Bahrain, ma Ruselll aveva terminato settimo. Hamilton all'inizio ha faticato non poco con le gomme hard e forse è stato un errore scegliere di non partire con le medie, che ha montato dopo il pit-stop. Russell ha sempre tenuto un gran ritmo, sia con le medie con cui ha preso il via, sia con le hard utilizzate in seguito alla sosta.

La Mercedes si è messa dietro la Ferrari, sesta con Carlos Sainz e settima con Charles Leclerc. Lo spagnolo partiva quarto, ma è subito stato superato da Stroll, poi si è trovato dietro le due Mercedes nonostante una buona strategia disegnata per lui. Leclerc ha recuperato bene dalla 12esima posizione, grazie anche alle gomme soft. Ma quando poi ha proseguito con le hard, non ha più avuto il passo per recuperare. A dimostrazione che le difficoltà emerse a Sakhir non saranno facilmente cancellate, la SF-23 è nata male e neanche un tracciato come quello di Jeddah, che pareva poter favorire la Ferrari, è riuscito a ribaltare la situazione. L'eredità lasciata da Binotto, come avevamo già sottolineato dopo Sakhir, è decisamente pesante e negativa, Frederic Vasseur dovrà piano piano cambiare molte cose.

La Alpine-Renault è riuscita a portare entrambe le monoposto in zona punti, ottava con Esteban Ocon e nona con Pierre Gasly, per lui lo stesso risultato di Sakhir mentre il francese si era ritirato in Bahrain. Grande soddisfazione in casa Haas-Ferrari per il decimo posto strappato con grinta da Kevin Magnussen ai danni di un pur bravo Yuki Tsunoda con l'Alpha Tauri-Honda. Passo indietro della Sauber-Ferrari, lontana dalla zona punti e con Valtteri Bottas afflitto da diversi problemi sulla sua C43. Poca gloria per la Williams-Mercedes, con Alex Albon ritirato per guasto ai freni, e Logan Sargeant, bravo a lottare a centro gruppo finché ha dovuto alzare il piede. Male, molto male, la McLaren-Mercedes.

Domenica 19 marzo 2023, gara

1 - Sergio Perez (Red Bull-Honda) - 50 giri
2 - Max Verstappen (Red Bull-Honda) - 5"355
3 - George Russell (Mercedes) - 25"866
4 - Fernando Alonso (Aston Martin-Mercedes) - 30"728 **
5 - Lewis Hamilton (Mercedes) - 31"065
6 - Carlos Sainz (Ferrari) - 35"876
7 - Charles Leclerc (Ferrari) - 43"162
8 - Esteban Ocon (Alpine-Renault) - 52"832
9 - Pierre Gasly (Alpine-Renault) - 54"747
10 - Kevin Magnussen (Haas-Ferrari) - 1'04"826
11 - Yuki Tsunoda (Alpha Tauri-Honda) - 1'07"494
12 - Nico Hulkenberg (Haas-Ferrari) - 1'10"588
13 - Guan Yu Zhou (Sauber-Ferrari) - 1'16"060
14 - Nyck De Vries (Alpha Tauri-Honda) - 1'17"478
15 - Oscar Piastri (McLaren-Mercedes) - 1'25"021
16 - Logan Sargeant (Williams-Mercedes) - 1'26"293
17 - Lando Norris (McLaren-Mercedes) - 1'26"445
18 - Valtteri Bottas (Sauber-Ferrari) - 1 giro

** Penaizzato di 10"

Ritirati
Alexander Albon
Lance Stroll

Il campionato piloti
1.Verstappen 44; 2.Perez 43; 3.Alonso 27; 4.Russell 21; 5.Hamilton, Sainz 20; 7.Stroll 8; 8.Leclerc 6; 9.Bottas, Ocon, Gasly 4; 12.Magnussen, Albon 1.

Il campionato costruttori
1.Red Bull-Honda 87; 2.Mercedes 44; 3.Aston Martin-Mercedes 32; 4.Ferrari 26; 5.Alpine-Renault 8; 6.Sauber-Ferrari 4; 7.Haas-Ferrari, Williams-Mercedes 1.