FIA Formula 2

Il punto della stagione
Il "deb" Fornaroli incanta

Massimo Costa - XPB ImagesAlzi la mano chi, a inizio stagione, immaginava che a soli quattro appuntamenti dalla chiusura del...

Leggi »
Rally

Il punto della stagione
Volata a quattro nel dominio Toyota

Michele Montesano - XPB Images Con quattro piloti racchiusi in appena 13 punti e cinque rally ancora da disputare, quella c...

Leggi »
Eurocup-3

Colnaghi mette le ali
e diventa Junior Red Bull

Massimo Costa Mattia Colnaghi sarà uno dei nuovi piloti del programma Junior Red Bull in ottica 2026. Le sue imprese hanno ...

Leggi »
IMSA

Il punto della stagione
Porsche al top, Acura tenta l’assalto

Michele Montesano L’esito finale è tutt’altro che certo. L’IMSA SportsCar Championship si appresta a vivere un finale di st...

Leggi »
Eurocup-3

Il punto della stagione
Italian Style con Colnaghi-Rinicella

Davide AttanasioIl 2025 dell'Eurocup-3 ha delle tinte ben riconoscibili. Naturalmente, quelle arancioni degli olandesi d...

Leggi »
formula 1

Hamilton e le proprie indicazioni
per la Ferrari del prossimo anno

Massimo CostaNel 2025, almeno fino ad ora, nulla è andato come avrebbero voluto. Lewis Hamilton e la Ferrari, per ora una st...

Leggi »
3 Lug 2019 [10:01]

Renault e Haas con poco grip,
weekend deludente in Austria

Jacopo Rubino - Photo4

Renault e Haas: chi le ha viste domenica in Austria? Le due scuderie che lo scorso anno si giocavano il ruolo di quarta forza della Formula 1, a Spielberg hanno fortemente deluso. Eppure, sulla carta, per entrambe avrebbe potuto essere un Gran Premio significativo: la squadra francese, da un lato, sperava di proseguire il trend di crescita mostrato a Montreal e Le Castellet, mentre la rivale americana nel 2018 aveva raccolto al Red Bull Ring il maggior numero di punti della sua storia. Ad accomunarle in questo weekend sembra essere stato, soprattutto, lo scarso grip estratto dalle gomme Pirelli.

La Renault in terra austriaca non ha mai ingranato. Daniel Ricciardo e Nico Hulkenberg sono rimasti fuori dalla top 10 in qualifica e in gara si sono trovati a lottare fra di loro, con l'australiano che all'ultimo giro ha prevalso per un inutile dodicesimo posto. "Nel finale abbiamo fatto qualche progresso, lo stint conclusivo con la mescola soft è stato discreto, ma era troppo tardi", ha sintetizzato Ricciardo. "Ci sono aspetti in cui dobbiamo migliorare, ma non voglio dare tutta la colpa alla macchina. Guarderò anche a me stesso, per capire dove crescere", ha poi aggiunto con onestà. "Non avevo una vettura all'altezza della zona punti, ci mancava il ritmo per raggiungere chi stava davanti", ha invece ammesso Hulkenberg. "Nel tempo questa si è rivelata una pista abbastanza particolare, dove non riusciamo a far bene".

Per molti versi, è stato persino più amaro il bilancio della Haas: il fantastico quinto crono in Q3 di Kevin Magnussen si è rivelato un fuoco di paglia. "Non avevamo il passo, non ha funzionato nulla. Dopo un ottimo sabato è disorientante", si è sfogato il danese al termine della corsa. Non c'entrano la penalità in griglia di 5 caselle per aver sostituito il cambio dopo la FP3, o il drive-through rimediato per essersi mosso in anticipo allo start, che hanno comunque inciso parecchio nella sua 19esima piazza al traguardo.

Al quotidiano Ekstra Bladet ha persino rincarato la dose, definendo le coperture 2019 "impossibili da comprendere. Se fossi padrone della F1, farei in modo che i pneumatici non siano un elemento di cui parlare. Dovrebbero soltanto svolgere il loro compito". Il compagno Romain Grosjean ha confermato: "Siamo in una fase difficile, c'è qualcosa che non stiamo compiendo nel modo giusto. È davvero complicato scoprire perché non avessimo aderenza, ho dovuto lottare con la macchina. Ma sono sicuro che la squadra abbia i mezzi per venirne a capo".

Intanto, a secco da tre round consecutivi, la Haas resta nona in classifica con 16 lunghezze. Se non altro Alfa Romeo (22), Racing Point (19) e Toro Rosso (17) restano potenzialmente a tiro, a patto di invertire la rotta alla svelta. La Renault viaggia più in alto, quinta a 32, ma con il "fastidio" di vedere allontanarsi la McLaren spinta dalla sua stessa power unit. Il problema non sta quindi nel motore: "Bisogna comprendere se sia qualcosa legato agli assetti o ad una caratteristica del telaio", ha spiegato il team principal Cyril Abiteboul. Chissà se a Silverstone arriverà la risposta.
TatuusTRIDENTWSKF4ItaliaF4 SpanishEurocup3G4RacingPREMACampos RacingRS RacingCetilar