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5 Dic 2024 [22:24]

Russell distrugge Verstappen
"Mi ha minacciato, è solo un bullo"
Max replica: "È un bugiardo perdente"

Massimo Costa - XPB Images

Sabato scorso a Losail è accaduto che Max Verstappen abbia perso la pole per il Gran Premio per avere rallentato George Russell nel corso del Q3, benché questi non fosse nel suo giro veloce, ma di preprazione. L'olandese non lo ha fatto di proposito, semplicemente non si è avveduto dell'arrivo del pilota Mercedes, ed è anche arrivata tardi la segnalazione via radio del team. Ma in questi casi, si sa, la penalizzazione è inevitabile. Verstappen ha così perso la pole che è passata nelle mani di Russell, secondo tempo. Rimane tra l'altro inspiegabile come mai la direzione gara abbia dato una sola posizione di penalità e non tre, come sempre accade in questi casi. Ma abbiamo capito che Rui Marques a Losail era piuttosto confuso, per essere magnanimi.

Dunque, cos'è accaduto nello stanzino dei commissari sportivi? Verstappen se ne è uscito imbufalito, come spesso gli accade quando le cose non vanno come lui vorrebbe. Ed ha duramente accusato Russell di avere condizionato la "giuria" fin troppo, almeno secondo quanto racconta il pilota Red Bull: "Non ho mai visto nessuno cercare di far penalizzare qualcun altro in modo così evidente come ha fatto Russell. Ho perso tutto il rispetto per lui, fa tanto il carino davanti alle telecamere e poi dai commissari è un'altra persona”.

Inutile aggiungere che Russell ha fatto il suo dovere in sede ufficiale, ci mancherebbe altro considerando l'impedimento ricevuto in pista. Il presidente della GPDA se ne è stato buono per qualche giorno, poi una volta giunto a Yas Marina, e pungolato sull'argomento, si è lasciato andare: "Penso sia tutto piuttosto ironico, se si considera che sabato sera Max ha detto che avrebbe fatto di proposito quanto possibile per schiantarsi contro di me e, cito testualmente, ‘sbattere la mia fottuta ta testa contro il muro’. Quindi mettere in dubbio l'integrità di qualcuno come persona, pur avendo fatto commenti del genere il giorno prima, lo trovo molto ironico, e non me ne starò qui ad accettarlo”.

“Sono anni che le persone vengono bullizzate da Max. Non si possono mettere in dubbio le sue doti al volante, ma non non è in grado di gestire le avversità ogni volta che qualcosa gli va storto. Vedi gli episodi di Jeddah e Brasile del 2021 con Hamilton. Quest'anno a Budapest, alla prima gara in cui la vettura non era dominante, è andato a contatto con Lewis ed è stato irrispettoso verso il suo team”.

“Per me i commenti di sabato sera e domenica sono stati totalmente irrispettosi e non necessari. Combattiamo duramente, fa parte del gioco, sia in pista che nella stanza con i commissari, ma non si tratta mai di questioni personali. Ora sta esagerando. Lo conosco da 12 anni, ci siamo sempre rispettati l’un l’altro. Non abbiamo mai avuto scontri, ma c'è una persona che è al vertice di questo sport e che si sente al di sopra della legge. Non penso sia giusto”.

E' allora arrivata la contro replica di Verstappen che ha prima ha spiegato cosa fosse accaduto durante la Q3: “Davanti hanno rallentato tutti, c'era traffico, non volevo accelerare per poi rovinare il loro giro. Poi ho visto qualcuno che stava spingendo nel mio specchietto, comportandosi come se fosse una situazione pericolosissima, e quasi si ammazzava o qualcosa del genere. Eravamo tutti in un giro lento, non eravamo nemmeno in un giro veloce".

“Non mi sarei mai aspettato che qualcuno cercasse di ottenere attivamente una penalità così grave e che mentisse sul motivo per come mi stavo comportando in pista. Ma è chiaro che ha influenzato i commissari. È stato davvero poco carino e davvero scioccante quello che stava accadendo dai commissari. Ha mentito mettendo insieme cose che non sono corrette. È uno che pugnala alle spalle. Per me non ha importanza. Non c'è bisogno di parlare troppo di persone del genere, sono solo dei perdenti, Stava urlando per guadagnare una posizione, per lui può fare una grande differenza. Ma alla fine abbiamo vinto noi quella gara. Loro saranno anche partiti in pole position grazie alle loro critiche esposte ai commissari sportivi, ma 300 metri dopo erano di nuovo dietro di noi".

Christian Horner, team principal Red Bull, si è intromesso affermando che: "Russell ha avuto una crisi isterica dai commisari sportivi, per questo Verstappen è stato penalizzato". La cosa ha fatto infuriare Toto Wolff, team principal Mercedes: "Per me era soltanto una questione tra piloti, ma se il team principal della Red Bull racconta che il mio pilota è un isterico, allora per me si passa il segno. Lui non fa psicoanalisi intellettuale. Come si permette di commentare lo stato d'animo del mio pilota?".
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