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8 Nov 2025 [21:30]

Sakhir – Gara: Ferrari da mondiale
Il titolo a Pier Guidi-Giovinazzi-Calado

Michele Montesano - DPPI Images

Il deserto del Bahrain si è tinto di rosso Ferrari. Il Cavallino Rampante è tornato sul tetto del Mondiale Endurance dopo un’assenza di oltre cinquant’anni. L’ultimo titolo assoluto risale infatti al 1972, quando a trionfare fu la 312PB al termine di una stagione costellata da ben dieci vittorie. Nel più recente FIA WEC, Ferrari aveva trionfato nelle varie classi GT. L’ultimo successo nel 2022 con la 488 GTE divisa da Alessandro Pier Guidi e James Calado. Coppia che, assieme ad Antonio Giovinazzi, ha ora conquistato il titolo assoluto con la 499P. 

Trionfo a tutto campo per Ferrari che, oltre al successo nella classifica riservata ai piloti, ha trionfato anche nel Costruttori grazie all’apporto di Antonio Fuoco, Miguel Molina e Nicklas Nielsen, magnifici terzi al termine della 8 Ore del Baharain. Un anno da incorniciare per il Cavallino Rampante nell’Endurance, visto il terzo successo consecutivo nella 24 Ore di Le Mans ad opera di Robert Kubica, Yifei Ye e Phil Hanson. Terzetto che al volante della Hypercar di Maranello, gestita da AF Corse, ha vinto anche il campionato riservato ai team privati. 


Oltre alla Ferrari, la 8 Ore del Bahrain ha avuto anche un’altra grande protagonista. Infatti a brillare sotto i riflettori di Sakhir è stata la Toyota che, al termine di un anno estremamente sofferto, ha chiuso la stagione con una splendida doppietta. A tagliare per primi il traguardo sono stati Kamui Kobayashi, Mike Conway e Nyck de Vries, mentre la GR010 Hybrid di Brendon Hartley, Sebastien Buemi e Ryo Hirakawa ha centrato la seconda posizione.

Fin dalle prime battute, le GR010 Hybrid LMH hanno dimostrato di avere il passo giusto per controllare la gara. Se Conway e Hartley hanno dettato l’andatura, Giovinazzi si è fatto largo dalla settima piazzola risalendo con costanza il gruppo fino a portarsi in zona podio. Ugualmente anche Nielsen, sull’altra Ferrari 499P, si è reso protagonista di una bella rimonta, mentre la Ferrari di AF Corse è rimasta leggermente più attardata per via di una sosta più lenta.



La 8 Ore del Bahrain sembrava saldamente nelle mani della Toyota quando, quasi in corrispondenza della metà corsa, si è assistito a un incidente che ha scompaginato la corsa. Jenson Button, alla sua ultima presenza con la Cadillac V-Series.R LMDh, ha spinto contro le barriere la Ferrari 296 LMGT3 dell’incolpevole Thomas Flohr. La direzione gara ha quindi neutralizzato la corsa dapprima con la Virtual Safety Car e poi con l’intervento della vettura di sicurezza.

Alla ripartenza le due Toyota si sono ritrovate comodamente davanti, seguite dalla Ferrari di Pier Guidi. Ma a sorprendere è stato Alex Riberas. Lo spagnolo, su una strategia differente con l’Aston Martin Valkyrie LMH, ha inanellato una sequenza di giri da qualifica superando prima De Vries e poi Buemi per istallarsi al comando della corsa. La festa nel box The Heart of Racing è, però, durata poco. In quanto un’infrazione commessa durante il periodo di VSC gli è costato un drive through.



Ripreso il comando, le Toyota sono tornate a imprimere il ritmo della 8 Ore del Bahrain. Subito dietro le Ferrari capitanate dalla 499P di Calado e seguito, a sua volta, dalle vetture gemelle di Fuoco e Ye. Neppure l’ultima neutralizzazione, dovuta allo stop della BMW M Hybrid V8 LMDh di Dries Vanthoor, ha scomposto la cavalcata del costruttore nipponico. De Vries ha così tagliato il traguardo per primo seguito, a 14 secondi, dal compagno di squadra Buemi. Con la seconda GR010 Hybrid attardata per via di un drive through scontato per aver effettuato un sorpasso in regime di bandiere gialle.

Negli ultimi giri Pier Guidi ha lasciato strada a Nielsen che, assieme a Fuoco e Molina, ha così conquistato l’ultimo gradino del podio della 8 Ore del Bahrain. Quarta piazza per i neo campioni del WEC Pier Guidi-Calado-Giovinazzi, mentre Kubica-Ye-Hanson hanno ottenuto il quinto posto completando la festa Ferrari sul circuito di Sakhir. Cavallino Rampante che, oltre a vincere l’iride riservato ai Costruttori, ha monopolizzato l’intero podio del campionato piloti.



Cadillac e Porsche sono spariti dai radar. Gli altri contendenti al titolo si sono limitati a svolgere il ruolo di comprimari. Sesta, la V-Series.R LMDh di Alex Lynn, Norman Nato e Will Stevens ha perso subito terreno, mentre l’altra Cadillac ha chiuso sedicesima dopo la penalità inflitta a Button. Dopo essersi affacciata nelle posizioni di vertice, l’Aston Martin Vantage di Riberas, Marco Sørensen e Roman De Angelis ha concluso in settima piazza davanti l’unica BMW superstite di René Rast, Robin Frijns e Sheldon van der Linde.

Zona punti completata dalle due Peugeot 9X8 LMH, mentre sia Alpine che soprattutto Porsche non sono mai state in gara. In particolare le 963 LMDh del Penske Motorsport, alla loro ultima apparizione nel Mondiale Endurance, sono parse la brutta copia delle vetture che, solamente un anno fa, avevano conquistato il titolo piloti.



La Casa di Zuffenhausen si è però rifatta in LMGT3. Al terzetto del Manthey Riccardo Pera, Richard Lietz e Ryan Hardwick è stato sufficiente il quarto posto per laurearsi campione di classe. Un successo più che meritato vista anche la vittoria ottenuta nella 24 Ore di Le Mans. L’equipaggio Porsche ha concluso proprio davanti ai diretti rivali Alessio Rovera, François Heriau e Simon Mann che fino all’ultimo hanno cercato di provare a strappargli il titolo.

Così come nell’assoluta, anche la classe LMGT3 ha parlato giapponese. Infatti a tagliare per prima il traguardo è stata la Lexus RC F GT3 divisa da José Maria Lopez, Clemens Schmidt e Razvan Umbrarescu. Il terzetto del team Akkodis ASP è stato al comando della 8 Ore del Bahrain per la maggior parte de tempo. Secondo posto per la Mercedes AMG GT3 di Maxime Martin, Martin Berry e Lin Hodenius che hanno regalato il primo podio stagionale al team Iron Lynx.



Dopo aver guidato brevemente la corsa, Mattia Drudi si è dovuto accontentare del terzo posto con l’Aston Martin Vantage GT3 divisa con Ian James e Zacharie Robichon. Fuori dalla top-5 la Corvette Z06 GT3 del TF Sport con Daniel Juncadella, in equipaggio con Ben Keating e Jonny Edgar, che è riuscito ad avere la meglio su Augusto Farfus, il quale ha diviso il volante della BMW M4 GT3 con Yasser Shahin e Timur Boguslavskiy. Finale di stagione amaro per Valentino Rossi, solamente quindicesimo di classe assieme a Kelvin van der Linde e Ahmad Al Harthy.

Sabato 8 novembre 2025, gara

1 - Conway-Kobayashi-De Vries (Toyota GR010) - Toyota - 237 giri
2 - Buemi-Hartley-Hirakawa (Toyota GR010) - Toyota - 19"378
3 - Fuoco-Molina-Nielsen (Ferrari 499P) - Ferrari - 26"342
4 - Pier Guidi-Calado-Giovinazzi (Ferrari 499P) - Ferrari - 26"504
5 - Kubica-Ye-Hanson (Ferrari 499P) - AF Corse - 39"729
6 - Lynn-Nato-Stevens (Cadillac V-Series.R) - Jota - 40"527
7 - Riberas-Sorensen-De Angelis (Aston Martin Valkyrie) - ThOR - 1'03"701
8 - Rast-Frijns-S.van der Linde (BMW M Hybrid V8) - WRT - 1 giro
9 - Di Resta-Jensen-Vergne (Peugeot 9X8) - Peugeot - 1 giro
10 - Duval-Jakobsen-Pourchaire (Peugeot 9X8) - Peugeot - 1 giro
11 - Chatin-Habsburg-Milesi (Alpine A424) - Alpine - 1 giro
12 - Gounon-Makowiecki-Schumacher (Alpine A424) - Alpine - 1 giro
13 - Estre-Campbell-L.Vanthoor (Porsche 963) - Penske - 1 giro
14 - Andlauer-Jaminet-Heinrich (Porsche 963) - Penske - 1 giro
15 - Tincknell-Gamble-Gunn (Aston Martin Valkyrie) - ThOR - 1 giro
16 - Bamber-Bourdais-Button (Cadillac V-Series.R) - Jota - 2 giri
17 - Jani-Pino-Varrone (Porsche 963) - Proton - 2 giri
18 - Umbrarescu-Schmid-Lopez (Lexus RC F GT3) - Akkodis ASP - 21 giri
19 - Berry-Hodenius-M.Martin (Mercedes AMGGT3) - Iron Lynx - 21 giri
20 - James-Robichon-Drudi (Aston Martin VantageGT3) - HoR - 21 giri
21 - Hardwick-Pera-Lietz (Porsche 911 GT3) - Manthey - 21 giri
22 - Heriau-Mann-Rovera (Ferrari 296 GT3) - AF Corse - 21 giri
23 - Keating-Edgar-Juncadella (Corvette Z06 GT3) - TF Sport - 21 giri
24 - Shahin-Boguslavskiy-Farfus (BMW M4 GT3) - WRT - 21 giri
25 - Sousa-Tuck-Barker (Ford Mustang GT3) - Proton - 21 giri
26 - Leung-Gelael-Sato (McLaren 720S GT3) - United Autosports - 21 giri
27 - Gattuso-Levorato-Olsen (Ford Mustang GT3) - Proton - 22 giri
28 - Van Rompuy-Andrade-Eastwood (Corvette Z06 GT3) - TF Sport - 22 giri
29 - C.Martin-Frey-Gatting (Porsche 911 GT3) - Iron Dames - 22 giri
30 - Gilbert-Hanafin-Rueda (Mercedes AMG LGT3) - Iron Lynx - 22 giri
31 - McIntosh-Barrichello-Hasse Clot (Aston Martin Vantage GT3) - R.S.Leman - 22 giri
32 - Al Harthy-Rossi-K.van der Linde (BMW M4 GT3) - WRT - 22 giri
33 - Cottingham-Baud-Saucy (McLaren 720S GT3) - United Autosports - 44 giri

Giro più veloce: Nyck De Vries 1'50"410

Ritirati
Vanthoor-Marciello-Magnussen (BMW M Hybrid V8) - WRT
Flohr-Castellacci-Rigon (Ferrari 296 GT3) - AF Corse
Robin-Gehrsitz-Barnicoat (Lexus RC F GT3) - Akkodis ASP
CetilarFORMULA MEDICINEDALLARA