17 Mar 2013 [9:41]
Sebring, gara: dominio Audi, recupero Corvette
Marco Cortesi
Si chiude con una prevedibile doppietta Audi la 12 Ore di Sebring 2013. Dopo aver dominato la corsa in lungo e in largo, lo squadrone di Ingolstadt ha visto trionfare Marcel Fässler, Benoit Tréluyer ed Oliver Jarvis sulla vettura numero 1, ancora dotata del pacchetto aerodinamico 2012. Alle loro spalle Tom Kristensen, Allan McNish e Lucas Di Grassi, con l'esemplare al top dello sviluppo, hanno chiuso a pochi secondi di distacco. Decisivo, un contatto tra McNish e una vettura doppiata nella prima parte di gara, con conseguente penalità affibbiata allo scozzese. Come sempre, le Audi hanno marciato come orologi, riuscendo a sopperire anche a qualche piccola problematica (ad esempio il fondo allentato sulla numero 2).
Terzi assoluti e leader tra coloro che disputeranno interamente l'ALMS, Nico Prost, Neel Jani e Nick Heidfeld, sulla prima delle Lola-Toyota del team Rebellion. Nonostante la loro vettura non si sia rivelata veloce quanto la Honda del team Pickett, il trio della compagine svizzera ha approfittato dei guai di Luhr-Graf-Dumas, tra i quali due penalità in successione per contatto evitabile e la perdita di una ruota nelle battute iniziali. Quinto posto assoluto per Andrea Belicchi, Cheng Cong Fu e Mathias Beche, con gli ultimi due impegnati a prendere le misure alla vettura. Nessuna fortuna sin dall'inizio invece sia per il team Dyson (cambio) che per la DeltaWing (motore).
In classe LMP2, doppietta delle Honda di casa Level 5. Ryan Briscoe, Marino Franchitti e Scott Tucker hanno chiuso al vertice con il patron che, iscritto su tutte e due le vetture, ha guidato per oltre 12 ore. Assieme a lui, sulla seconda ARX-03b, Simon Pagenaud e Ryan Hunter-Reay. La loro affidabilità, meccanica e di pilotaggio, non ha lasciato scampo agli avversari, con la Zytek di casa Greaves (rallentata anche da un contatto subìto) a tre giri di distacco. Uscite di pista e problemi meccanici hanno tolto di mezzo le altre due Honda, quelle del team Extreme Speed, ancora a corto di esperienza nella categoria.
Un grande recupero ha caratterizzato le fasi conclusive della contesa tra le GT, rimasta come sempre in bilico fino all'ultimo. Dopo aver scontato un minuto di penalità per un contatto (al quale erano seguiti la rottura di una sospensione ed un gran botto per la Ferrari di Bill Sweedler) la Corvette C6.R di Oliver Gavin, Tommy Milner e Richard Westbrook ha recuperato in maniera straordinaria sulla Ferrari del team Risi. L'attacco decisivo è arrivato nell'ultimo quarto d'ora per mano di Milner su Matteo Malucelli, chiamato ad uno stint imprevisto a causa di problemi alla schiena per Gimmi Bruni. Il pilota forlivese ha comunque ben impressionato insieme ad Olivier Beretta. Terza piazza per la Porsche gommata Falken di Sellers-Henzler-Tandy.
Ancora un po' a corto di sviluppo sia le BMW che le Viper, ma se le Z4 del team Rahal sono raramente state in grado di impensierire i leader, la muscle car americana di Farnbacher, Goossens e Dalziel ha tenuto lungamente la vetta proponendosi per un posto di diritto tra i candidati al titolo.
La LMPC ha visto una battaglia tra Cheng-Guasch-Ostella e Marcelli-Cumming-Johansson, con i primi che alla fine sono riusciti a prevalere grazie alla velocità dell'ex Indy Lights Ostella. Tra le Porsche Cup una foratura non ha fermato Cooper MacNeil, Jeroen Bleekemolen e Dion Von Moltke, sulla 997 dell'Alex Job Racing.
Sabato 16 marzo 2013, gara
1 - Fässler/Tréluyer/Jarvis (Audi R18) - Audi Joest - 364 giri
2 - Kristensen/McNish/Di Grassi (Audi R18) - Audi Joest - 364
3 - Prost/Jani/Heidfeld (Lola B12/60-Toyota) - Rebellion - 359
4 - Graf/Luhr/Dumas (HPD ARX-03c) - Pickett - 358
5 - Beche/Belicchi/Cheng (Lola B12/60-Toyota) - Rebellion - 354
6 - Tucker/Franchitti/Briscoe (HPD ARX-03b) - Level5 - 346
7 - Tucker/Hunter-Reay/Pagenaud (HPD ARX-03b) - Level5 - 345
8 - Kimber-Smith/Lux/Zugel (Zytek Z11SN-Nissan) - Greaves - 342
9 - Cheng/Guasch/Ostella (Oreca FLM09-Chevy) - PR1 - 336
10 - Marcelli/Cumming/Johansson (Oreca FLM09-Chevy) - Bar1 - 336
11 - Nunez/Shears/Heinemeier-Hansson (Oreca FLM09-Chevy) - Perf.Tech - 335
12 - Junqueira/Popow/Ende (Oreca FLM09-Chevy) - RSR - 335
13 - Brown/Van Overbeek/Anthony (HPD ARX/03b) - Ext. Speed - 335
14 - Braun/Bennett/Wilkins (Oreca FLM09-Chevy) - CORE - 334
15 - Gavin/Milner/Westbrook (Corvette C6.R) - Corvette - 333
16 - Beretta/Malucelli/Bruni (Ferrari 458) - Risi - 333
17 - Sellers/Henzler/Tandy (Porsche 997) - Falken - 332
18 - Auberlen/Martin/Müller (BMW Z4) - Rahal - 330
19 - Farnbacher/Goossens/Dalziel (SRT Viper) - SRT - 329
20 - Miller/Holzer/Lietz (Porsche 997) - Miller - 329
21 - Mitchell/Ducote/Drissi (Oreca FLM09-Chevy) - Bar1 - 326
22 - Hand/Müller/Edwards (BMW Z4) - Rahal - 321
23 - Mücke/Senna/Turner (Aston Martin Vantage) - Aston Martin - 318
24 - Bleekemolen/MacNeil/von Moltke (Porsche 997 Cup) - Alex Job - 315
25 - Canache/Pumpelly/Wong (Porsche 997 Cup) - Flying Liz. - 315
26 - Cisneros/Edwards/Seefried (Porsche 997 Cup) - NGT - 314
27 - Hedlund/Heylen/Fogarty (Porsche 997 Cup) - JDX - 314
28 - Keating/Faulkner/Stanton (Porsche 997 Cup) - TRG - 313
29 - Dempsey/Foster/Lally (Porsche 997 Cup) - Dempsey/Del Piero - 311
30 - Avenatti/Davis/Faieta (Porsche 997 Cup) - Dempsey/Del Piero - 311
31 - Calvert-Jones/Maassen/Aschenbach (Porsche 997 Cup) - Comp. - 309
32 - Ehret/Sandberg/Imperatori (Porsche 997 Cup) - Flying Liz. - 309
33 - Johnson/Dalla Lana/Lamy (Aston Martin Vantage) - Aston Martin - 307
34 - Kendall/Wittmer/Bomarito (SRT Viper) - SRT - 303
35 - Gomez/Farnbacher/Giermaziak (Porsche 997 Cup) - NGT - 301
36 - Schultis/Kaffer/Simon (Oreca FLM09-Chevy) - DragonSpeed - 286
37 - Sharp/Cosmo/Brabham (HPD ARX/03b) - Ext. Speed - 281
38 - Carter/Estre/de Quesada (Porsche 997 Cup) - TRG - 269
39 - García/Magnussen/Taylor (Corvette C6.R) - Corvette - 213
40 - Bell/Sweedler/Keen (Ferrari 458) - Alex Job - 209
41 - Dyson/Smith/Leitzinger (Lola B12/60/Mazda) - Dyson - 81
42 - Meyrick/Pla (DeltaWing LM12/Elan) - DeltaWing - 10