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8 Nov 2019 [18:06]

Seidl, McLaren: "È l'inizio di un
nuovo capitolo, Norris e Sainz perfetti"

Massimo Costa - Photo 4

Tra gli uomini che stanno contribuendo alla rinascita della McLaren spicca Andreas Seidl, uno dei "colpi" di mercato di Zak Brown. Già ingegnere alla BMW F1 per sette stagioni, dal 2000 al 2006, e successivamente all'uscita di scena del costruttore tedesco con Sauber fino al 2009, Seidl è tornato in F1 dopo un lungo periodo vissuto alla Porsche per la quale ha contribuito alla crescita vincente della LMP1 della Casa di Stoccarda, Seidl è oggi colui che sta ricostruendo l'immagine della McLaren, andata distrutta negli ultimi anni.

In una intervista alla Gazzetta dello Sport, spiega come è intervenuto sul team e quali sono i progetti futuri: «Ho dato subito priorità alla galleria del vento. Avevamo un chiaro deficit e l’investimento fatto dalla proprietà è stato un segnale che c’era voglia di tornare in alto. E poi, all’accordo con Mercedes per i motori 2021, che ha chiarito anche all’interno del team quale sia la nostra prospettiva. Non parlerei di un ritorno al vertice, mi piace più parlare di scrittura di un nuovo capitolo della storia di questo team. I tempi cambiano, come gli scenari, i fornitori, le relazioni tra le persone. Mercedes nell’era ibrida è il punto di riferimento come prestazione, affidabilità, qualità di power unit e team. Avere il meglio sotto il cofano alla vigilia delle innovazioni del 2021 è un segnale di sicurezza e stabilità, zero distrazioni».
 
Dei piloti Lando Norris e Carlos Sainz parla così: «Li abbiamo confermati in fretta e questo la dice lunga su quanto crediamo in loro. Hanno un bel futuro davanti, specie se riusciremo a dare loro una buona auto. Mi hanno impressionato entrambi per velocità in qualifica e gara. Lavorano molto bene con gli ingegneri, ma anche con gli sponsor e i media. E tra loro. Hanno capito che questo non è il momento delle battaglie personali, ma degli sforzi per il team. Per me poi, è meglio avere un pilota veloce e difficile da gestire piuttosto di uno lento ma facile. Sono gli eroi di questo sport, ma hanno una grossa responsabilità nei confronti della squadra, devono riuscire a indirizzare il lavoro degli ingegneri nello sviluppo e saper tenere alto il morale quando tutto non gira bene. Sono le guide».

Infine, uno sguardo ai regolamenti: «Chiariamo, ognuno a casa propria deve lavorare bene: Mercedes, Ferrari e Red Bull sono davanti perché fanno le cose bene, non perché hanno più soldi. Ma servivano cambiamenti. Specie su limitazione dei costi e distribuzione delle risorse. Siamo molto ottimisti, il budget cap c’è e per noi è l’unica possibilità allo stato di livellare la competizione. La Formula 1 del 2021 permetterà ai team di esprimersi con propri concetti su aerodinamica, sospensioni, uso delle gomme e powertrain. E sono convinto che ci sarà uno show migliore e con più sorpassi. Cosa non mi piace? L’esplosione dei costi. Il gap tra i top team e quelli di seconda fascia è enorme. Col budget cap si cercherà proprio di ridurre il divario tra i primi e gli ultimi. Io ci credo».
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