David Richards, che quando gestiva la Benetton gli aveva dato un sedile, un giorno disse: “Button ha tutto per diventare il David Beckham del motorsport”. Aveva ragione. Fisico da modello, bel sorriso, capello castano svolazzante, mai una parola fuori posto. I presupposti erano quelli giusti. Ma qualcosa non ha funzionato. La Benetton non era più un top team, Button dicevano avesse perso un po’ il filo del discorso, più intento al divertimento, a spendere soldi, a cambiare girlfriend, che alla palestra, alla concentrazione, al lavoro. Nonostante ciò, è sempre riuscito a convincere qualcuno a offrirgli un contratto. Con la Honda ha mangiato polvere...
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Magazine Italiaracing n. 32