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22 Ago 2015 [17:50]

Spa - Gara 1
Vandoorne ipoteca il titolo, paura De Jong

Jacopo Rubino

Sono due i piloti che fanno notizia a Spa-Francorchamps al termine di gara 1 della GP2 Series: Stoffel Vandoorne e Daniel De Jong. Il belga, confermando in pieno i pronostici, ha vinto con autorità sulla pista di casa, mettendo un'ipoteca pesantissima sulla conquista del titolo. L'olandese della MP Motorsport, invece, è stato protagonista di uno spaventoso botto durante il quinto giro, dopo un contatto ruota a ruota con Pierre Gasly a Blanchimont. L'angolo di impatto contro le barriere, praticamente perpendicolare, e l'altissima velocità, hanno davvero fatto temere per qualcosa di grave. Anche perché dopo l'ingresso della safety-car, è stato necessario esporre la bandiera rossa per agevolare le operazioni di soccorso. Per fortuna, dopo alcuni interminabili minuti, il sospiro di sollievo: come da comunicazione ufficiale, De Jong è sostanzialmente uscito illeso dall'incidente, senza mai perdere conoscenza. Un miracolo, verrebbe da dire, ma in realtà il merito va per buona parta alla robustezza del telaio Dallara. L'olandese è comunque stato portato all'ospedale per accertamenti.

Al momento della ripresa, mancavano 16 tornate da percorrere. Vandoorne non era più in testa: partito con i pneumatici soft (l'unico nel gruppetto dei battistrada), aveva approfittato della neutralizzazione per passare subito alla mescola dura. L'alfiere della ART Grand Prix era quindi in nona piazza, ma compiendo un paio di sorpassi, come quelli a Sergio Canamasas e Raffaele Marciello, e sfruttando i pit-stop obbligatori degli avversari (l'ultimo è stato quello di Sergey Sirotkin), al 20esimo giro è tornato definitivamente al vertice. Da lì, passerella verso la bandiera a scacchi per centrare la quinta affermazione del 2015, con cui vola a 223 punti in classifica generale. Un'enormità.

La Feature Race sul circuito delle Ardenne, complici le particolari circostanze, ha regalato gloria ad alcuni outsider: sul podio sono saliti infatti Arthur Pic (14esimo in griglia, secondo all'arrivo) e Artem Markelov, addirittura 22esimo allo start. L'alfiere del Russian Time ha sfruttato la stessa strategia di Vandoorne, centrando il suo miglior risultato nella categoria cadetta. Dietro di lui, quarto, ha chiuso un ritrovato Julian Leal (Carlin). Quinta posizione per Mitch Evans (Russian Time), che proprio all'ultima staccata ha scavalcato Alexander Rossi, il quale si riprende comunque la piazza d'onore in campionato. L'americano della Racing Engineering è stato autore di un avvio fulmineo, balzando secondo, e occupando la vetta provvisoria al restart dopo la sosta di Vandoorne.

Nathanael Berthon, settimo, regala un buon piazzamento alla Lazarus. Ottavo Jordan King, seguito dal già citato Sirotkin, sicuramente fra i più penalizzati dalla safety-car: il driver Rapax aveva quasi beffato Vandoorne in partenza salvo poi scendere terzo prima dell'incidente di De Jong. Marlon Stockinger, infine, completa la zona punti con la Status.

È rimasto a secco Rio Haryanto, 15esimo. L'indonesiano, montando le Pirelli morbide nel primo stint, si era proiettato in zona podio quando ha dovuto scontare uno stop and go di 10": i meccanici del team Campos si erano attardati nell'intervenire sulla sua macchina, anche dopo il segnale di sgombero. Una vera disdetta, perché, come detto, Rossi si è riappropriato del ruolo (ormai puramente accademico) di anti-Vandoorne con 113 lunghezze a 109. Il weekend di Spa prosegue in negativo anche per Raffaele Marciello, 17esimo, scivolato nelle retrovie dopo un cambio gomme con qualche problema di troppo. La Trident, alla fine, si è trovata a sfiorare la top 10 con il debuttante Gustav Malja, 11esimo.

Tra i ritirati, spicca Oliver Rowland. Il britannico ha subito buttato alle ortiche la prima fila ottenuta in qualifica stringendo la traiettoria e venendo toccato da Nobuharu Matsushita, lungo alla prima curva. Sempre alla Source, il giapponese ha più avanti speronato Nick Yelloly: entrambi ko.

Photo 4

Sabato 22 agosto 2015, gara 1

1 - Stoffel Vandoorne - ART - 25 giri 1'22'18"099
2 - Arthur Pic - Campos - 9"979
3 - Artem Markelov - Russian Time - 12"856
4 - Julian Leal - Carlin - 13"106
5 - Mitch Evans - Russian Time - 19"264
6 - Alexander Rossi - Racing Engineering - 19"527
7 - Nathanael Berthon - Lazarus - 23"723
8 - Jordan King - Racing Engineering - 29"267
9 - Sergey Sirotkin - Rapax - 34"144
10 - Marlon Stockinger - Status - 34"859
11 - Gustav Malja - Trident - 35"169
12 - Alex Lynn - DAMS - 35"610
13 - Sergio Canamasas - Lazarus - 35"797
14 - Pierre Gasly - DAMS - 35"857
15 - Rio Haryanto - Campos - 41"571
16 - Richie Stanaway - Status - 43"894
17 - Raffaele Marciello - Trident - 46"546
18 - Sean Gelael - Carlin - 50"840
19 - Robert Visoiu - Rapax - 51"632
20 - Andre Negrao - Arden - 58"453

Ritirati
12° giro - Nick Yelloly
11° giro - Nobuharu Matsushita
5° giro - Daniel De Jong
3° giro - Oliver Rowland
1° giro - Norman Nato

Il campionato
1.Vandoorne 223; 2.Rossi 113; 3.Haryanto 109; 4.Sirotkin 105; 5.Lynn 85; 6.Gasly 61; 7.Marciello 58; 8.Matsushita 48; 9.Evans 47; 10.Pic 39
TRIDENTPREMACampos RacingDALLARARS RacingMATTEUCCI