13 Giu 2008 [12:34]
Speciale Italiaracing Le Mans
La gara in diretta su Nuvolari TV
Italiaracing è a Le Mans. Tutte le informazioni riguardanti la vigilia della 76esima edizione della 24 Ore francese, che propone il duello tutto diesel tra Audi e Peugeot, le potrete trovare su questa pagina, che aggiorneremo fino alle ore 15 di domani, sabato 14 giugno. Dopo di che, Italiaracing seguirà in ogni momento la gara.
Andrea Belicchi cerca il podio della LMP2
Non solo LMP1, GT1 e GT2. Gli italiani possono puntare al podio anche nella classe LMP2. Andrea Belicchi guida infatti la Lola B08/06-Judd del team Speedy e in più di un'occasione, nel corso del campionato LMS, ha impensierito la Porsche RS Spyder di Jos Verstappen and company. Belicchi divide la Lola con Xavier Pompidou e Steve Zacchia. L'italiano è il più veloce tra i tre del team Speedy, piloti comunque affidabili anche se questo fine settimana la pressione ha giocato loro un brutto scherzo. Sia Zacchia sia Pompidout hanno provocato danni alla Lola per almeno 200mila euro. L'obiettivo è il podio, ma la gara è talmente lunga che non azzardo dire nulla. Noi poi non abbiamo mai provato per 24 ore e quindi non so se dal punto di vista tecnico riusciremo a resistere", ha spiegato Belicchi a pochi minuti dalla partenza. Il pilota emiliano sarà l'ultimo a salire in auto. Dopo Pompidou e Zacchia.
I piloti che affronteranno il primo turno di guida
Lamy (Peugeot), Montagny (Peugeot), Minassian (Peugeot), McNish (Audi), Luhr (Audi), Mucke (Charouz), Biela (Audi), Ito (Dome), Boullion (Pescarolo), Ayari (Oreca), Primat (Pescarolo), Pickett (Charouz), Panis (Oreca), Bleekemolen (Van Merkstejin), Gounon (Epsilon Euskadi), Elgaard (Essex), Burgueno (Epsilon Euskadi), Gregoire (Rollcentre), Barazi (Barazi Epsilon), Pompidou (Speedy), Goossens (Creation), Katoh (Terramos), Berridge (Chamberlain), Hughes (Embassy), Erdos (RML), Smith (ASM), Nicolet (Saulnier), Lahaye (Saulnier), Gosselin (Trading), Rostan (Bruichladdich), Magnussen (Corvette), McMurry (Autocon), Bouchut (Larbre), De Pourtales (Kruse), Gavin (Corvette), Brabham (Aston Martin), Wendlinger (Aston Martin), Kox (Spartak), Policand (Alphand), Fittipaldi (Modena), Hardman (Vitaphone), Goueslard (Alphand), Long (Imsa), Davison (Felbermayr), Bell (Virgo), Bergmeister (Flying Lizard), Ehret (Farnbacher), Melo (Risi), Malucelli (Scuderia Italia), Daoudi (JMB), Dumbreck (Spyker), Vilander (AF Corse), Jonsson (Risi), Chiesa (Speedy), Kurosawa (Tokai).
Questa sera concerti di Mademoiselle K e dei Starsailor
Due concerti gratis questa sera a pochi passi dalla pista. E per di più gratuiti. Alle 21 si esibirà la francese Mademoiselle K, disco d'oro con il suo primo album Ca me vexe. Alle 22.30, sarà il turno del gruppo britannico Starsailor, autori di un buon rock melodico.
Jean Todt si informa via sms
Jean Todt manda in continuazione messaggi via telefonino a Jean Claude Lefevre, della Peugeot. Todt portò al successo la Peugeot a Le Mans (il modello 905) e non ha dimenticato il vecchio amore.
In pista anche la Creation e la Lola-Mazda
Il team Kruse ce l'ha fatta. La Lola-Mazda distrutta nella qualifica di mercoledì è stata "rattoppata" e nel warm-up ha percorso cinque giri. Ha partecipato a questa sessione anche la Creation incidentata giovedì.
Nel Warm-up le tre Peugeot guidano il gruppo
Nessuna novità di rilievo nel warm-up, se non un divario maggiormente ridotto rispetto alla qualifica tra Peugeot e Audi. Le tre Peugeot comandano la classifica con la 908 di Montagny-Klien-Zonta che occupa la prima posizione con il tempo di 3'20"332. Secondi Lamy-Sarrazin-Wurz in 3'22"348 poi Gene-Minassian-Villeneuve in 3'22"874. Quarta l'Audi R10 di Capello-Kristensen-McNish in 3'23"319 che precede le altre due R10. Settima la Dome di Ito-Tachikawa-Kataoka.
Il numero 13 non c'è
Capitolo scaramanzia. Il n.13, il portafortuna della Courage, non sarà in gara quest’anno, mentre il n.17 sarà ancora il talismano della Pescarolo Sport, che lo porta dal 2001, mentre il feticcio di Luc Alphand è il 72.
Kristensen il plurivittorioso, Terada il più fedele
I piloti: 165, per 24 nazionalità (10 italiani, ma 35 francesi, 24 britannici, 14 tedeschi, 11 giapponesi e 11 statunitensi). Quelli presenti sulla griglia che hanno già vinto almeno una volta la 24 Ore quest’anno saranno 13. Il più titolato Tom Kristensen, 7 vittorie; il più fedele alla gara Yojiro Terada: 28 partecipazioni, debutto nel ’74 e sempre presente dall’81 a oggi! (corre con una Courage Mugen). 31 i driver ex-F.1, 9 gli ex-Indy Car.
Horst Felbermayr in pista a 63 anni
Il più vecchio in gara è Horst Felbermayr (Porsche n.77), classe 1945, 63 anni e 4 mesi. Il più giovane Jan Charouz, 20 anni e 11 mesi, l’equipaggio più verde, forse il più verde di sempre qui, quello della Pescarolo n. 35, 23,5 anni di media (Ragues, Lahaye e il mitico Cheng Cong Fu).
Stretton-Berridge, compagni nella vita e sulla Lola
I debuttanti sono 32, mentre in gara c’è persino una coppia sposata: Amanda Stretton e Bob Berridge, coequipiers ndella Lola n. 19. Le marche presenti sono 19 (per otto nazioni), la più rappresentata la Ferrari, con 7 vetture; i concorrenti (cioè il numero di licenze) sono 44, per 14 nazionalità. Infine, la pole: sulla Sarthe esiste solo da 45 anni, il primo a coglierla fu Pedro Rodriguez, su Ferrari, nel 1963. E i giornalisti accreditati? Sono 1500, lo 0,2 per cento dei quali è al vostro servizio su Italiaracing. Se vi pare poco…
Prima esclusa, poi ammessa. La favola della seconda Epsilon ee1
Le Mans è una faccenda enorme. Che non si improvvisa. Budget miliardari, pressione terrificante, impegno costante. Per preparare una macchina servono anni. Oppure 48 ore, dipende. Questa è la storia della seconda macchina della Epsilon Euskadi, la scuderia basca che quest’anno debutta a Le Mans. “Una seconda macchina l’avevo messa in cantiere tre settimane fa”, racconta da sotto i baffoni marpionissimi, gli occhi buoni e intelligenti Joan Villadelprat, team principal della EE. “Ma poi ci avevano detto che non se ne faceva niente. Nessuna defezione, nessuna chance per noi. Così abbiamo mandato a casa i meccanici, ringraziato e liberato i piloti”. Jean-Marc Gounon se ne stava tornando in Italia, Stefan Johansson a Parigi, Shinji Nakano si era preso una vacanza. “Poi, lunedì 10, la Lucchini è stata esclusa. E noi siamo tornati in gioco”, continua Villadelprat. Due giorni alle qualifiche. Una follia. “Mi sono ritrovato a correre su e giù per le scale del metro di Parigi con tre valigie, cercando disperatamente di prendere un aereo”, racconta Johansson. Richiamati i meccanici, riassemblata al volo, lavorando giorno e notte, una macchina che pareva un paziente defunto per il quale fosse stata data l’autorizzazione all’espianto degli organi. “Molti dei pezzi erano già stati destinati alla prima macchina”, spiega ridendo – ma solo adesso – Villadelprat. “Alla fine siamo riusciti a mettere insieme la seconda Epsilon. Fino a ieri con un sacco di problemi, ma ora sembra tutto a posto. Insomma, un miracolo”. Perché le Mans è un paese dove le favole esistono ancora.
Max Papis e la Corvette, i segreti del box General Motors
La sfida Audi-Peugeot catalizza l'attenzione generale, ma anche il duello Aston Martin-Corvette nella classe GT1 è interessante, anche perché vede opposti due piloti italiani: Andrea Piccini (vedi news precedente) e Max Papis. Il comasco trapiantato a Miami, non nasconde propositi di successo. Papis, che lunedì partirà subito per gli USA per disputare il prossimo weekend la gara Nascar di Sonoma, appare in forma fisica perfetta. La mancata qualifica alla Indy 500 non lo ha turbato. Al box GM, si lavora duramente per rendere perfette le due Corvette C6-R. Si curano i minimi particolari. Basti pensare che, per permettere al pilota al volante di rendersi conto di ciò che avviene alle sue spalle, oltre che ai due specchietti laterali, è stato inserito nell'abitacolo un piccolo video in posizione centrale il quale consente di godere di una visuale perfetta grazie ad una mini telecamera posta sul tetto. Inoltre, nel box, vi sono sei video a circuito chiuso su ogni parete, dove vengono seguite costantemente le due Corvette in sei curve del tracciato. Due spotter per ogni equipaggio, dialogheranno costantemente con i piloti per informarli su quello che accade davanti e dietro di loro. Come avviene nelle gare americane su ovale.
Andrea Piccini, uno 007 speciale
E' una Le Mans particolare quella di Andrea Piccini. Il toscano, pilota ufficiale Aston Martin, è il compagno di Heinz-Harald Frentzen e Karl Wendlinger sulla vettura col numero 007. Mai prima si era ritrovato a dividere il volante con due piloti ex F.1. E Piccini ha risposto alla grande alle attese di David Richards. Nella qualifica è stato il più veloce, non solo dei suoi due compagni, ma anche dell'altra Aston Martin affidata a David Brabham, Darren Turner e Antonio Garcia. La sfida con la Corvette ufficiale, nella categoria GT1, si annuncia calda. Dice Piccini: "Ce la giocheremo fino all'ultimo. Ma loro ci temono. Lo dimostra il comportamento che hanno tenuto in qualifica, quando mi hanno ostacolato volutamente per impedirmi di portare a termine il mio giro più veloce".
I commissari di pista? Un vero esercito multietnico
Sono ben 1600 i commissari di pista che nel corso della 24 Ore operano lungo il circuito. 50 le postazioni. Anche loro si dividono in turni. I commissari arrivano da ogni parte del mondo. In questa edizione, sono trenta le nazionalità, compresi USA e Canada.
Politici nel paddock
Non mancano i politici e le personalità a Le Mans. E' atteso per domani il Principe di Alberto di Monaco. Non mancherà il primo ministro olandese Jan Peter Balkenende, il primo ministro francese François Fillon, il segretario di stato dello sport francese Bernand Laporte (fino allo scorso anno allenatore della nazionale di rugby francese).
Quanto costa un biglietto a Le Mans?
Per comprare un biglietto che permetta di accedere al circuito di Le Mans per assistere alla 24 Ore di Le Mans non è necessario aprire un mutuo... Un ticket prato (più curve Mulsanne e Arnage) per l'intera settimana costa 64 euro, 34 quello ridotto. Gratuito l'ingresso ai nati dopo il 16 giugno 1992. Diverso il discorso per accedere al paddock e alla pit-lane (solo un'ora, dalle 12 alle 13 del sabato). In questo caso bisogna sborsare 460 euro.
Una galleria del vento nella sede della Epsilon Euskadi
E' in piena costruzione a Vitoria, Spagna, la nuova e ultra moderna sede della Epsilon Euskadi di Joan Villadelprat. Tra le chicche della struttura, una moderna galleria del vento che potrà ospitare progetti per ogni tipo di veicolo a motore, aerei compresi.
Un casco dedicato a Le Mans per Alexandre Premat
Il francese Alexandre Premat, per l'occasione ha voluto disegnare il proprio casco con raffigurato il tracciato di Le Mans includendovi anche i nomi di tutte le curve.
Sono 31 i piloti a Le Mans che hanno corso in F.1
Da soli potrebbero benissimo completare uno schieramento di partenza. Parliamo dei piloti che hanno disputato almeno un GP di F.1 e che saranno al via della 24 Ore di Le Mans che scatterà domani. In ordine sparso: Lamy, Sarrazin, Wurz, Montagny, Klien, Zonta, Gené, Villeneuve, McNish, Pirro, Boullion, Panis, Lammers, Verstappen, Johansson, Gounon, Nakano, Noda, Magnussen, Papis, Brabham, Frentzen, Wendlinger, Fittipaldi, Salo, Bruni, Van de Poele, Chiesa, Enge, Beretta, Suzuki.
Alliot, Lagorce e Ortelli commentatori per la TV
Tre piloti francesi di assoluto livello, che non sono al via della 24 Ore di Le Mans, sono comunque presenti in un ruolo tutto nuovo: telecronisti. Ortelli, reduce dal terribile incidente di Monza, commenterà la gara per France Television. Alliot e Lagorce parleranno per Eurosport, versione francese.
Peugeot favorita, ma all'Audi meditano il colpaccio
Velocissime, imprendibili, le tre Peugeot 908. In casa Audi non è una sorpresa, le precedenti gare della Le Mans Series hanno ben evidenziato il gap tra la 908 e la R10. Ma i tedeschi appaiono "pericolosamente" tranquilli. C'è chi sostiene che in qualifica non hanno spinto e i 5" di divario in realtà possono diventare 3". In gara, le Audi, grazie a un motore più parco nei consumi del carburante, dovrebbe effettuare un giro in più per ogni stint, previsto ogni 48 minuti. Pirro non ha nascosto ottimismo, dichiarando che la loro forza è l'affidabilità, cosa fondamentale a Le Mans. E si sa, le Peugeot sulla lunga distanza sono una incognita.
La sfida europea dei giapponesi della Dome
La Dome non scherza per niente. Il team giapponese diretto da Hiroshi Fushida è sbarcato in Europa verso la metà del mese di aprile. 45 persone della Dome si sono stabilite in Belgio, nei locali del JB Motorsport, squadra che fino al 2007 ha militato nella F.3 tedesca. Hanno utilizzato Spa come pista per effettuare prove con continuità, poi si sono trasferite a Le Mans tre settimane fa. Dome non ha deluso le attese rientrando nei top ten della classifica LMP1.
Montagny, un ex Audi alla Peugeot
Franck Montagny, ex pilota di F.1 (tester Renault e Toyota, gare con Super Aguri), è l'unico pilota Peugeot ad avere già disputato una 24 Ore di Le Mans con l'Audi. Lo fece nel 2005, quando pilotò la R8 del team privato Oreca assieme a Jean-Marc Gounon e Stephane Ortelli. Montagny ha dichiarato che con la F.1 ha chiuso.
Nasce la Formula Le Mans
Endurance, prima di tutto. Pierre Fillon, vice presidente dell'ACO, ha annunciato la nascita della Formula Le Mans, un monomarca che sarà costituito da delle Courage LMP2 con motori Judd V8 da 420 cavalli. A realizzarle sarà la Oreca di Hugues De Chaunac, che da pochi mesi ha acquisito la Courage. L'intenzione è quella di creare una vera scuola di formazione alla tipologia delle corse di durata, aperta a giovani piloti e a gentleman del volante. Nel 2009 sono in programma sette meeting, per ognuno due gare di un'ora. Obbligatori due piloti per vettura. Prevista la costruzione di 25 modelli.
Le Mans Asian, finalmente partirà
Saltato il progetto di creare una Le Mans Series Asiatica nel 2008, ci si riprova per il 2009. Due le 1000 km annunciate da Remy Brouard, direttore generale dell'ACO: una al Fuji e una a Shanghai, che si disputeranno le prime due domeniche di novembre. Candidate anche Malesia e India.
Per il team Kruse, una lotta contro il tempo
Stanno lavorando da un giorno, ininterrottamente, i meccanici del team Kruse per cercare di ricostruire la Lola andata distrutta nell'incidente di mercoledì sera occorso a Hideki Noda, che ha capotato per tre volte. Una vera lotta contro il tempo. A disposizione ancora 24 ore per sperare. Gli altri piloti del team sono Jean De Pourtales e Alexander Muller.
Henri Pescarolo e l'effetto Red Bull
L'accordo tra il team Pescarolo e la Red Bull ha subito portato effetti benefici per il costruttore francese. L'uscita di pista di Romain Dumas, che mercoledì sera era scivolato sull'olio lasciato da un'Aston Martin, aveva provocato parecchi danni. I meccanici hanno dovuto lavorare fino alle 4 del mattino e Pescarolo ha commentato sorpreso e... preoccupato: "Sono rimasto nel box fino all'alba senza problemi dopo aver bevuto una Red Bull..."
Lucchini-Racing Box, un vero punto interrogativo...
Tra Lucchini e Racing Box è finita male e la vicenda è in mano agli avvocati. Ma il prototipo italiano era decisamente lontano da ogni possibile parvenza di competitività e le modifiche effettuate dal team non erano sufficienti. Che l'impresa fosse impossibile lo sottolineava già il programma del quotidiano della zona, Ouest France, che riguardo alla Lucchini titolava: Un vrai point d'interrogation.
Alexander Wurz per l'en-plein
Vincitore nella sua prima, e per ora unica, 24 Ore di Le Mans nel 1996, Alexander Wurz si presenta al via di questa edizione per mantenere la sua percentuale di presenze/vittorie ancorata al 100%.
"La nostra Peugeot 908 è molto ben equilibrata per la gara e penso che abbiamo tutte le carte in regola per vincere. Voglio restare con i piedi per terra, ma sarebbe davvero bello se riuscissi a mantenere la mia percentuale di successi inalterata, dopo la vittoria ottenuta con la Porsche 965-95 TWR dodici anni fa..."
A cura di Massimo Costa, Stefano Semeraro, Marco Minghetti
Immagine Ideaplan