Michele Montesano
Non c’è miglior difesa che l’attacco. La rincorsa al titolo del GT World Challenge Europe Sprint Cup è partita subito con la vittoria a Brands Hatch da parte di Lucas Auer e Maro Engel. Nella seconda gara del fine settimana inglese, i campioni in carica hanno centrato il successo portando sul primo gradino del podio la Mercedes AMG GT3 del Winward Racing. Un percorso netto da parte della coppia della Stella che ha svettato in un podio tutto tedesco. Infatti la Mercedes è stata scortata al traguardo dalla BMW M4 GT3, pilotata da Charles Weerts e Kelvin van der Linde, e dalla Porsche di Sven Muller e Patric Niederhauser.
Maro Engel ha sfruttato al meglio la pole position prendendo subito il largo. L’alfiere della Mercedes ha approfittato anche del duello che ha visto contrapposti Chris Lulham, scattato dalla seconda piazzola con la Ferrari dell’Emil Frey Racing, e la Lamborghini Hurácan di Sandy Mitchell. I due hanno lottato duramente fino all’apertura della finestra per il cambio pilota, ritardata per via dell’uscita di pista di Baptiste Moulin che ha richiesto l’intervento della safety car.
La ripartenza è quindi coincisa con un vero e proprio valzer di pit-stop. Ma ciò non ha intaccato il cammino della Mercedes con Lucas Auer che, colto il testimone da Engel, ha mantenuto saldamente il comando. Al contrario, la sosta del team Emil Frey si è rivelata un mezzo fallimento con Thierry Vermeulen, subentrato a Lulham, che si è ritrovato fuori dalla top-10. Mentre i meccanici del Barwell Motorsport hanno rispedito la Lamborghini di Hugo Cook a ridosso dei primi cinque.
La girandola delle soste ha invece premiato il Team WRT che, con Weerts alla guida della BMW M4 GT3, è salito dal sesto al secondo posto (nella foto sotto) seguito da Muller, al volante della Porsche 911 GT3 del Rutronik Racing. Una nuova neutralizzazione, dovuta all’uscita in ghiaia della Porsche di Eshan Pieris, ha poi portato ulteriori scossoni alla classifica sotto forma di penalità post gara.
La corsa è ripresa con ancora undici minuti sul cronometro. Auer ha gestito al meglio la ripartenza mettendo un margine di sicurezza su Weerts. Dopo aver vinto la settimana scorsa il primo round del DTM a Oschersleben, l’austriaco si è ripetuto a Brands Hatch centrando il primo successo stagionale nel GT World Challenge Europe Sprint Cup. Weerts, in coppia con van der Linde, ha conquistato il secondo posto davanti a Neubauer che, proprio nelle fasi finali, ha artigliato il terzo gradino del podio sorpassando Ben Green. Quest’ultimo è poi scivolato decimo per aver commesso un infrazione in regime di Full Course Yellow.
Ma è andata decisamente peggio ad Arthur Leclerc e Thomas Neubauer. La coppia della Ferrari AF Corse Francorchamps Motors, colpevole di non aver rispettato le procedure in fase di neutralizzazione, è sprofondata al venticinquesimo posto. Così a ereditare la quarta piazza sono stati Marvin Kirchhöfer e Benjamin Goethe, sulla McLaren del Garage 59, mentre Mitchell e Cook sono riusciti a chiudere al quinto posto con la Lamborghini Hurácan GT3. Sesti assoluti, Jens Klingmann e Al Faisal Al Zubair hanno centrato la vittoria in classe Gold Cup con la BMW M4 GT3 del team Al Manar Racing.
Mateo Villagomez ed Henrique Chaves, sull’Aston Martin del Walkenhorst, si sono classificati settimi precedendo i vincitori di gara 1 Alessio Rovera e Vincent Abril. Costretto alla rimonta dopo il lento pit-stop, Vermeulen ha chiuso nono assoluto, e secondo in Gold Cup, davanti la Ferrari di Green e Konsta Lappalainen. Le numerose penalità post gara hanno visto Aurelien Panis e Cesar Gazeau perdere la vittoria in Silver Cup. Il successo di classe è quindi andato a Ezequiel Perez Companc e Alex Aka, undicesimi assoluti con l’Audi R8 GT3 del Tresor Attempto Racing (nella foto sopra).
Domenica 4 maggio 2025, gara 2
1 - Auer-Engel (Mercedes AMG) - Winward - 37 giri
2 - Weerts-K.van der Linde (BMW M4) - WRT - 1"308
3 - Müller-Niederhauser (Porsche 911) - Rutronik - 3"646
4 - Goethe-Kirchhöfer (McLaren 720S) - Garage 59 - 6"301
5 - Mitchell-Cook (Lamborghini Huracan) - Barwell - 6"964
6 - Al Zubair-Klingmann (BMW M4) - AlManar WRT - 11"599
7 - Chaves-Villagomez (Aston Martin Vantage) - Walkenhorst - 13"367
8 - Rovera-Abril (Ferrari 296) - AF Corse - 14"159
9 - Vermeulen-Lulham (Ferrari 296) - Emil Frey - 14"555
10 - Lappalainen-Green (Ferrari 296) - Emil Frey - 14"820
11 - Aka-Perez Companc (Audi R8) - Tresor Attempto - 15"852
12 - Øgaard-Moncini (Audi R8) - Tresor Attempto - 16"158
13 - Lecertua-Klymenko (Audi R8) - Sainteloc - 17"001
14 - Day-Pauwels (Aston Martin Vantage) - ComToYou - 17"475
15 - Pepper-Engstler (Lamborghini Huracan) - GRT - 18"041
16 - Oosten-Jansen (BMW M4) - Paradine - 18"332
17 - Martin-Stolz (Mercedes AMG) - Boutsen VDS - 21"689
18 - Bergström-Stadsbader (BMW M4) - WRT - 22"904
19 - Machiels-Siebert (Ferrari 296) - AF Corse - 23"360
20 - Lismont-Salmenautio (Corvette Z06) - Steller - 24"768
21 - Bogle-Ali (Lamborghini Huracan) - Barwell - 25"076
22 - Panis-Gazeau (Mercedes AMG) - Boutsen VDS - 25"176
23 - Owega-Andriolo (Ford Mustang) - HRT - 28"738
24 - Evrard-Magnus (Audi R8) - Sainteloc - 33"737
25 - Leclerc-Neubauer (Ferrari 296) - AF Corse - 34"332
26 - Rougier-Kell (McLaren 720S) - CSA - 39"143
27 - Prette-Smalley (McLaren 720S) - Garage 59 - 47"840
28 - Gachet-Pla (McLaren 720S) - CSA - 1'19"207
Giro più veloce: Lucas Auer 1'23"454
Ritirati
Hartog-Pieris (Porsche 911) - Rutronik
Moulin-Ekelchik (Lamborghini Huracan) - GRT