7 Set 2012 [10:47]
Todt: 'La F.1 deve essere per tutti'
In una intervista rilasciata alla Gazzetta dello Sport, il presidente della FIA Jean Todt ha spiegato quali sono alcuni dei punti ai quali tiene particolarmente. Il primo, la riduzione dei costi: "Sono il mio cavallo di battaglia perché devono scendere. Dal 2005 li abbiamo tagliati del trenta per cento, ma nei prossimi tre anni andranno abbattuti di un altro trenta per cento, pena la perdita di alcuni team. La F.1 deve essere un business per tutti con bilanci in attivo per le squadre. Oggi lo sono per due o tre. Dal 2014 con le nuove regole e il motore turbo faremo un passo avanti verso il mondo in cui prevediamo di vivere. E magari riuscirò a convincere i motoristi oggi dell'endurance come Audi, Toyota, Porsche, i coreani, a entrare in F.1 con loro propulsori".
Riguardo il paventato ritiro della Mercedes, Todt dichiara: "Non penso che accadrà, ma dobbiamo fare di tutto per averla in F.1. Tra l'altro è appena agli inizi come costruttore globale. La terza macchina? Non serve finché abbiamo dodici squadre". Todt parla anche di Alonso: "Dopo la sua vittoria in F.3000 a Spa, nel 2000, contattai il suo manager che venne a casa mia a Maranello e stilammo un accordo di massima. Poi invece lo prese Briatore e ci rimasi male. Questa è la vera storia, su quell'accordo non c'era la firma". Infine, la sicurezza stradale: "Vogliamo ridurre i morti sulle strade anche grazie alla spinta e alla tecnologia che arrivano dalle corse. Ogni anno perdono la vita 1,3 milioni di persone per incidenti e la maggior parte è costituita da giovani. Non è accettabile. Questo è il mio più grande traguardo".