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12 Apr 2025 [10:06]

Tregua sui motori, rassicurazioni FIA
Niente V10 prima del 2029

Michele Montesano - XPB Images

La Formula 1 si prepara ad affrontare un’importante transizione tecnica nel 2026. Tuttavia lo sguardo è rivolto al futuro con il possibile ritorno dei motori V10, alimentati da carburanti sostenibili, già a partire dal 2029. Nelle scorse settimane le voci riguardo un nuovo cambio regolamentare, proprio in merito ai propulsori, si erano fatte sempre più insistenti. Ci ha pensato il presidente della FIA in persona Mohammed Ben Sulayem, in occasione del weekend del Bahrain, a smorzare gli animi.

Innanzitutto la preoccupazione dei team riguarda l’impennata dei costi delle nuove Power Unit che debutteranno nel 2026. Inoltre, vista la crescente importanza del sistema ibrido, si dovrà evitare che la situazione tecnica risulti sbilanciata a lungo termine. Il timore principale, infatti, riguarda il rischio che alcune squadre non riescano a colmare il divario tecnico con i team di punta. A questo si aggiunge l’ulteriore preoccupazione che i Gran Premi possano trasformarsi in gare noiose, per via della gestione dell’energia, riducendo lo spettacolo in pista.

Con questo scenario, tutt’altro che roseo, la FIA e la FOM hanno preso atto della necessità di intervenire senza però rimaneggiare il regolamento 2026. Venerdì mattina nel paddock del circuito di Sakhir si è quindi tenuto un vertice, sotto la supervisione del presidente FIA Ben Sulayem, in cui hanno preso parte tutti i costruttori attualmente coinvolti in F1, oltre alla Cadillac, con l’obiettivo di trovare modifiche mirate per rendere la transizione del 2026 meno problematica.

La riunione non si è conclusa con una votazione finale, ma si è cercato di lavorare per trovare una visione condivisa in ottica del nuovo cambio regolamentare. Sebbene non sia trapelato molto, tra le proposte sul tavolo sono state discusse misure per ridurre i costi, una maggiore flessibilità per le squadre in difficoltà e modifiche per rendere le gare più vivaci e combattute. Si tratterebbe quindi di una correzione di rotta piuttosto che di un cambio radicale, visto anche l’esiguo tempo a disposizione.

Nel frattempo prende sempre più forma l’ipotesi di un ritorno, in futuro, a motori più semplici come i V10 o i V8, magari alimentati con carburanti sostenibili. Ma anche su questo fronte è emersa una linea comune: se ne riparlerà, eventualmente, non prima del 2029. Anzi, alcuni costruttori preferirebbero rispettare le linee guida stabilite in precedenza con il ciclo tecnico che partirà nel 2026 e si concluderà nel 2031.

L’idea di tornare a un motore più semplice e, soprattutto, più economico resta però ancora viva. Ma qualsiasi futura Power Unit dovrà conservare una componente ibrida, non necessariamente con la ripartizione 50/50 tra elettrico e termico prevista dal regolamento 2026, in modo da conciliare sia il contenimento dei costi che le esigenze di immagine dei costruttori coinvolti. Tuttavia, introdurre un nuovo tipo di motore prima del 2031 comporterebbe costi di sviluppo aggiuntivi che le Case non sembrano disposte ad affrontare.

Con il nuovo ciclo tecnico ormai dietro l’angolo, la FIA dovrà dipanare una matassa decisamente ingarbugliata. Da un lato cercare di rivedere il regolamento 2026 senza intaccarne i capisaldi e nel più breve tempo possibile, dall’altro cercare di preparare una transizione verso i motori V10 lavorando sul contenimento dei costi per rendenderla appetibile ai futuri costruttori coinvolti.

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