15 Lug 2005 [14:13]
Tutto è pronto a Bilbao per la
prima gara su tracciato cittadino
Hanno lavorato tutta la notte per poter permettere lo svolgimento delle prime prove programmate per oggi pomeriggio (ci sarà un ritardo sul programma iniziale di circa un'ora). Stiamo parlando dell'inedito circuito cittadino di Bilbao, un'impresa monumentale voluta fortissimamente dalle autorità politiche basche che hanno sborsato qualcosa come 16 milioni di dollari per avere una gara del campionato World Series Renault V6 3.5. Un accordo raggiunto lo scorso inverno con la RPM di Jaime Alguersuari.
Il tracciato è veloce, largo e impegnativo, attraversa due ponti (il secondo è una lunga curva da "pelo") ed è nel cuore della città. Fa una certa impressione vedere Bilbao completamente trasformata con muri, reti di recinzione posti lungo la Gran Via (la strada principale della capitale basca) davanti a negozi, uffici, abitazioni. La gente di Bilbao è eccitata da questo evento. I 30.000 biglietti che daranno accesso alle tribune per la gara di domenica sono già andati esauriti. Ma si prevede che altrettanti saranno le persone che si affacceranno alle finestre delle case o degli uffici. Abbiamo appreso che alcuni balconi sono stati venduti a 2.000 euro!
Questa mattina ci siamo mischiati alla gente comune di Bilbao che andava per negozi, faceva la spesa. E abbiamo chiesto cosa pensa della corsa, del circuito, delle difficoltà di movimento che dovranno sopportare per tre giorni. Le signore di una certa età trovano inconcepibile che una gara automobilistica si snodi per le vie della loro città, i giovani invece sono entusiasti mentre i commercianti prevedono ottime entrate e applaudono all'iniziativa. Un venditore di giornali, la cui edicola è attaccata al muretto di protezione nella Gran Via ha riassunto così, in maniera molto pragmatica, il pensiero della maggior parte della popolazione: "Bisogna aspettare prima di poter dire se questa corsa sarà un bene per la città. Se vi sarà una buona entrata economica allora la rifaremo altrimenti no".
Massimo Costa