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4 Mag [17:50]

Vallelunga, gara 1
Successo per Postiglione-Mul

E’ di Vito Postiglione e dell’olandese Jeroen Mul (Lamborghini Huracan) la prima vittoria del Campionato Italiano Gran Turismo Sprint 2019 disputata all’autodromo di Vallelunga. I portacolori dell’Imperiale Racing hanno concluso la gara con il tempo di 52’26"784 precedendo di 17”984 Riccardo Agostini-Alessio Rovera (Mercedes AMG GT3-Antonelli Motorsport) e di 19”555 Lorenzo Veglia-Lorenzo Casè (Ferrari 488-Easy Race). Nella GT Light sul gradino più alto del podio sono saliti Alberto Lippi-Giorgio Sernagiotto (Ferrari 458 Italia-Ram Autoracing/Iron Lynx), mentre nella GT4 si sono imposti Simone Riccitelli-Sabino De Castro (Porsche Cayman-Ebimotors).  

E’ stata una vittoria meritata quella di Postiglione-Mul, costruita dall’esperto pilota lucano nel primo stint e definita dal 28enne pilota olandese nella seconda parte di gara, nonostante l’ingresso nei primi giri della safety-car che ha annullato il vantaggio che i portacolori dell’Imperiale Racing avevano già acquisito. Scattato dalla seconda fila, Postiglione ha preso il comando al terzo passaggio scavalcando il poleman Fontana, allungando subito sugli inseguitori. L’ingresso della safety-car all’ottavo giro ha ricompattato il gruppo, tuttavia Mul, subentrato al cambio pilota a Postiglione, non ha avuto problemi a regolare gli inseguitori concludendo con un vantaggio di oltre 17 secondi su Riccardo Agostini.

Il pilota dell’Antonelli Motorsport, in coppia con Alessio Rovera, ha disputato un’ottima gara nonostante uno svarione all’ultimo giro in seguito ad una errata regolazione della pedaliera della sua Mercedes AMG GT3 al cambio pilota. Il secondo posto dei portacolori dell’Antonelli Motorsport è anche merito di due ottime sessioni di prove ufficiali ed un primo stint di Rovera, bravo a mantenere la seconda posizione dopo aver passato Fontana al quarto giro. Sul terzo gradino del podio hanno concluso Lorenzo Casè, quinto nel primo stint, e Lorenzo Veglia, in rimonta nella seconda parte di gara con un deciso sorpasso su Johansson, precedendo l’equipaggio composto da Sean Hudspeth e Antonio Fuoco.

Il 22enne pilota cosentino si è esibito in una bel recupero che ha portato i portacolori dell’AF Corse a ridosso del podio davanti a Comandini-Johansson (BMW M6 GT3) e Fontana-Kaffer (Audi R8 LMS). L’equipaggio di Audi Sport Italia ha sofferto una vettura definita dal poleman “un po’ nervosa” e una ripartenza non ottimale dopo l’uscita della safety-car, precedendo sotto alla bandiera a scacchi le due Mercedes AMG di Palma-Larini e Nicola Baldan. Hanno completato la top ten assoluta Lippi-Sernagiotto, vincitori della GT Light e Cuneo-Magnoni (Lamborghini Huracan GT3), primi della AM.

Sfortuna, invece, per Perolini-Gersekoswki, costretti al ritiro nelle fasi concitate della partenza (poi ripetuta), dopo un contatto con un altro concorrente, e per Di Amato-Vezzoni, penalizzati nella seconda parte di gara da problemi alla turbina dopo un primo stint del pilota romano nelle primissime posizioni.

GT LIGHT

Vittoria indiscussa anche nella GT Light per l’equipaggio composto da Alberto Lippi e Giorgio Sernagiotto al volante della Ferrari 458 Italia della Ram Autoracing-Iron Lynx. Al via Sernagiotto ha sfruttato la pole di classe conseguita nelle prove portandosi al comando su La Mazza e Sauto che, all’ottavo giro, sono entrati in contatto. Ad avere la peggio è stato il pilota catanese, insabbiatosi e poi costretto a rientrare ai box per una foratura, mentre Pisani, succeduto a Sauto, doveva scontare un drive through che, tuttavia, non impediva ai portacolori del Duell Motorsport di salire sul secondo gradino del podio davanti a Paolino-Jirik con la Lamborghini Huracan Super Trofeo dell’Iron Lynx.

GT 4

Porsche su tutti nella classe entry level, grazie a Simone Riccitelli e Sabino De Castro che hanno preceduto la Ginetta G55 di Luca Magnoni (Nova Race), già vincitore a Monza nella serie Endurance, e la BMW M4 di Fascicolo-Guerra (BMW Team Italia). La vittoria dell’equipaggio dell’Ebimotors ha un’ulteriore valenza per la giovane età del fabrianese Riccitelli, appena 16enne, alla sua prima vittoria della sua giovane carriera automobilistica. Un grande lavoro di De Castro nel primo stint ha aperto la strada a Riccitelli nella seconda parte di gara, quando il giovane pilota marchigiano ha avuto la meglio su Fascicolo. Il pilota BMW al cambio pilota è subentrato a Guerra, a lungo al comando, ma nel finale ha dovuto cedere dapprima a Riccitelli e poi a Magnoni, mentre in quarta posizione hanno concluso Ghezzi-Camathias (Porsche Cayman-Autorlando) davanti a Marchetti-Mantori (Ginetta G55-Nova Race), Mattia Michelotto (Sin R1-Antonelli Motorsport), Piccioli-Costa (Porche Cayman-Ebimotors) e ai compagni di squadra Cerati-Chiesa.