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29 Ott 2008 [13:00]

Verso San Paolo - La sfida finale
Hamilton contro Massa

Li hanno scoperti quando erano poco più che ragazzini. Lewis Hamilton è finito sotto la protezione di Ron Dennis che ancora correva nei kart, Felipe Massa aveva la fila sotto la tenda del team Cram, a Valencia, nella finale europea della F.Renault, che poi vinse. La spuntò la famiglia Todt. Hamilton e Massa non si sono mai confrontati nelle categorie extra F.1. Carriere e percorsi diversi. Il brasiliano è saltato dalla F.Renault dove ha vinto titolo italiano e continentale nel 2000, alla Euro 3000 Series, conquistata nel 2001, per poi salire nel 2002 direttamente nel mondiale con la Sauber.

Ma questa fretta l’ha pagata cara perché, in F.1, Massa ha tardato a raggiungere la necessaria maturità. Hamilton ha affrontato un sentiero più formativo: due anni di F.Renault nazionale (primo in campionato nel 2003) e qualche uscita nella Eurocup, due stagioni di F.3 Euro Series (conquista del titolo nel 2005), una di GP2, subito campione nel 2006. E’ dunque arrivato in F.1 con la McLaren e immediatamente ha dimostrato di poter lottare per il primo posto assoluto mettendo in ombra il ben più esperto compagno Fernando Alonso. Non accadeva dal 1996, con Jacques Villeneuve, che un debuttante fosse in grado di battersi per vincere il campionato nell’anno del debutto. Il canadese, dodici stagioni fa, giunse secondo alle spalle del compagno, nel team Williams, Damon Hill.

Massa e Hamilton hanno iniziato ad affrontarsi e a conoscersi nel 2007. Non si odiano, ma non sono amici. In comune hanno solamente la presenza del padre ai box. Ma gli stili di vita sono completamente agli opposti. Hamilton è un attaccante, non solo in pista. A parole sa provocare, graffiare. Massa appare più rancoroso, chiuso, timido. Hamilton, nonostante fosse un rookie, nel 2007 ha subito messo in difficoltà il campione del mondo Alonso quando questi era suo compagno di squadra. Lo rispettava, ma non lo temeva e lo spagnolo è uscito psicologicamente distrutto dal confronto. Hamilton ha migliorato la propria forma mentale rispetto all’inizio 2008 ed al volante appare velocissimo in ogni condizione meteo e su ogni tracciato.

Massa, quando era compagno di Michael Schumacher, è rimasto schiacciato dall’ingombrante tedesco, quasi abbagliato benché avesse già sulle spalle tre stagioni di F.1. E ha anche subìto, lui che era già in Ferrari, il nuovo arrivato Kimi Raikkonen nel 2007. Le difficoltà del finlandese ad adattarsi alla F2008 hanno permesso a Massa, protagonista di gare e qualifiche a volte straordinarie, di prendere i galloni del numero uno in seno alla Ferrari.

Ora, Hamilton si presenta all’ultimo GP di San Paolo dell’anno con 7 punti di vantaggio e cinque successi all’attivo, come Massa. Il pilota McLaren dovrà limitarsi a controllare la corsa cercando di evitare sciocchi errori e sperando che la sua MP4/23 non lo tradisca. Massa necessita di una vittoria o, alla peggio, di un secondo posto se Hamilton se la passerà male. Cosa assolutamente alla sua portata, tra l’altro sulla pista di casa e con tutto il pubblico dalla sua parte. Ma visto l’andamento delle ultime gare o dell’incredibile finale di campionato del 2007, meglio non fare troppe previsioni. Vinca il migliore.

Massimo Costa
Articolo tratto dal Magazine Italiaracing

Nella foto, Massa e Hamilton a stretto contatto (Photo 4)
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