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29 Ott [21:59]

Verstappen domina fin dal via
Vettel da ultimo a quarto, ma non basta

Massimo Costa - Photo 4

Per Lewis Hamilton è stata una gara sofferta, una delle più complicate dell'anno. Ma alla fine ha potuto festeggiare la conquista del quarto titolo mondiale in carriera con un nono posto finale. Curioso che il suo peggior piazzamento del 2017 sia coinciso con il massimo obiettivo raggiunto. Tutto si è deciso alla prima curva, come si temeva. Sebastian Vettel è scattato bene dalla pole, ma dietro di lui si sono accodati Max Verstappen e Hamilton. Alla staccata, Vettel è rimasto interno, Verstappen si è spostato a sinistra, ha ritardato al massimo la frenata e si è gettato all'esterno con traiettoria favorevole.

Verstappen con forza ha messo il muso davanti alla Ferrari e alla successiva piega a sinistra della chicane, l'olandese è andato davanti. L'ala di Vettel ha urtato la gomma della Red Bull, poi nella curva a destra, in uscita Vettel ha visto sfilare Hamilton alla sua sinistra e ha centrato la ruota posteriore destra della Mercedes, forandola. E così, mentre Verstappen volava via, i due contendenti al mondiale sono rientrati ai box: Vettel per sostituire l'ala anteriore, Hamilton per cambiare le gomme.

A quel punto, Vettel ha iniziato una gran rimonta che lo ha portato al quarto posto finale, ma per rimanere in corsa per il mondiale doveva arrivare secondo. Hamilton, invece, è parso in crisi, non riusciva a prendere il ritmo, era nervoso. Piano piano si è tranquillizzato ed ha iniziato a recuperare per raggiungere l'obiettivo dell'ottava posizione che gli avrebbe permesso di essere iridato anche se Vettel si fosse piazzato secondo. Stupendo il duello con Fernando Alonso a due giri dal traguardo: se le sono date di santa ragione, Hamilton ha avuto la meglio ed ha concluso come voleva lui per festeggiare il mondiale: con una gara grintosa alla... Hamilton. Il pilota inglese raggiunge così Alain Prost e Sebastian Vettel, quattro volte campioni del mondo.

Il tedesco della Ferrari ha dato tutto rimediando così alle incertezze nelle prime tre curve. Non voleva rischiare con Verstappen, ma si è trovato nella peggior posizione possibile. A gara conclusa, con grande sportività ha affiancato Hamilton, lo ha applaudito e si è accodato a lui in segno di rispetto. Come solo i grandi campioni sanno fare. In ogni caso, un'altra gara sofferta per Vettel e la Ferrari, ormai un copione consolidato in questa parte conclusiva del mondiale.

Verstappen ha preso il largo con una facilità estrema. La Red Bull-Renault è parsa un missile e ci si interroga dove abbiano trovato tutto questo vantaggio considerando che non sono state portate particolari modifiche alla RB13. Si parla di sospensioni "attive" e la stessa Mercedes vuole vederci chiaro. Valtteri Bottas ha sempre tenuto la seconda posizione, ma lontanissimo da Verstappen. Sul terzo gradino del podio Kimi Raikkonen. Coinvolto nella confusione delle prime curve, il finlandese con una buona strategia ha ottenuto il massimo possibile.

Applausi per Esteban Ocon, quinto con la Force India-Mercedes, protagonista di un Gran Premio tosto. Il francese ha preceduto Lance Stroll con la Williams-Mercedes, anch'egli autore di una prova determinata e che lo ha portato al decimo posto nella classifica piloti del mondiale. Non male davvero. Sergio Perez ha chiuso settimo con l'altra Force India, battuto dal compagno Ocon, ma festeggiatissimo dal pubblico di casa. Grande gara per Kevin Magnussen, ottavo con la Haas-Ferrari che dopo la qualifica appariva in crisi nera. Disperso il suo compagno Romain Grosjean. Bravo Alonso, soddisfatto per aver preso un punticino con la McLaren-Honda al termine di una gara che lo ha visto affrontare diversi duelli. Poco lontano da lui, dodicesimo, il compagno di team Stoffel Vandoorne che ha seguito Felipe Massa, undicesimo.

Giornata nera per la Renault con Nico Hulkenberg nuovamente KO per via della power unit mentre Carlos Sainz, subito ai box al 1° giro per una spiattellata, è rimasto costantemente ultimo senza velocità. Fino al ritiro. Niente da fare per la Toro Rosso-Renault. Pierre Gasly si è impegnato a fondo per raggiungere il tredicesimo posto mentre Brendon Hartley è stato bloccato dalla power unit. Come Marcus Ericsson, protagonista di una corsa sorprendentemente positiva con la Sauber-Ferrari, ma conclusa con le fiamme uscite dal motore in corsia box.

Domenica 29 ottobre 2017, gara

1 - Max Verstappen (Red Bull-Renault) - 71 giri 1.36'26"550
2 - Valtteri Bottas (Mercedes) - 19"678
3 - Kimi Raikkonen (Ferrari) - 54"007
4 - Sebastian Vettel (Ferrari) - 1'10"078
5 - Esteban Ocon (Force India-Mercedes) - 1 giro
6 - Lance Stroll (Williams-Mercedes) - 1 giro
7 - Sergio Perez (Force India-Mercedes) - 1 giro
8 - Kevin Magnussen (Haas-Ferrari) - 1 giro
9 - Lewis Hamilton (Mercedes) - 1 giro
10 - Fernando Alonso (McLaren-Honda) - 1 giro
11 - Felipe Massa (Williams-Mercedes) - 1 giro
12 - Stoffel Vandoorne (McLaren-Honda) - 1 giro
13 - Pierre Gasly (Toro Rosso-Renault) - 1 giro
14 - Pascal Wehrlein (Sauber-Ferrari) - 1 giro
15 - Romain Grosjean (Haas-Ferrari) - 1 giro

Giro più veloce: Sebastian Vettel 1'18"785

Ritirati
Carlos Sainz
Marcus Ericsson
Brendon Hartley
Nico Hulkenberg
Daniel Ricciardo

Il campionato piloti
1.Hamilton 333; 2.Vettel 277; 3.Bottas 262; 4.Ricciardo 192; 5.Raikkonen 178; 6.Verstappen 148; 7.Perez 92; 8.Ocon 83; 9.Sainz 54; 10.Stroll 40; 11.Massa 36; 12.Hulkenberg 34; 13.Grosjean 28; 14.Magnussen 19; 15.Vandoorne 13; 16.Alonso 11; 17.Palmer 8; 18.Wehrlein, Kvyat 5.

Il campionato costruttori
1.Mercedes 595; 2.Ferrari 455; 3.Red Bull-Renault 340; 4.Force India-Mercedes 175; 5.Williams-Mercedes 76; 6.Toro Rosso 53; 7.Renault 48; Haas 47; 9.McLaren 24; 10.Sauber 5