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29 Set [15:07]

Verstappen ha ritrovato il podio,
conclusa la mini crisi della Honda

Massimo Costa - XPB Images

Il Gran Premio di Russia per la Red Bull-Honda poteva essere un punto di non ritorno. L'apertura di una crisi, di una frattura, con la Honda dopo i guai tecnici che avevano fermato Max Verstappen a Monza e al Mugello. Un terzo ritiro, consecutivo, non sarebbe stato ben digerito dal pilota olandese e dalla stessa Red Bull. Invece, come detto dai responsabili tecnici della Honda alla viglia di Sochi, i problemi sono stati individuati e risolti. Il weekend sul Mar Nero lo ha ampiamente dimostrato. Verstappen non è stato particolarmente brillante nelle prove libere, ma in qualifica ha messo a segno il secondo tempo, un gran colpo, scavalcando addirittura la Mercedes di Valtteri Bottas e aggiudicandosi la prima fila. Non gli capitava dai primi due Gran Premi al Red Bull Ring. Il divario da Lewis Hamilton però, poleman incontrastato, è stato ampio, mezzo secondo.

Verstappen però, gioiva comunque per la ritrovata competitività e perché lungo quel rettifilo che porta alla staccata violenta della curva 2, poteva tentare di prendere la scia della Mercedes del campione del mondo e giocargli uno scherzetto. Quanto meno per un giro. Invece, a fregarlo è stato Valtteri Bottas partito finalmente alla perfezione dalla seconda fila, e togliendogli la scia di Hamilton, che si è preso lui. Verstappen poi, la curva 2 neanche l’ha percorsa perché ha visto la Renault minacciosa di Daniel Ricciardo al suo fianco, è arrivato leggermente lungo e si è infilato nella via di fuga. Sistemate le cose con la Renault, Verstappen ha capito ben presto che si prospettava l’ennesima gara alle spalle delle due Mercedes. Non restava che aspettare quel che offriva la sorte per sperare in qualcosa di più, e ci ha pensato Hamilton a prendersi una penalità che lo ha estromesso dalle prime due posizioni.

Verstappen ha ringraziato e senza colpo ferire si è trovato dietro al leader Bottas. Di solito, l’olandese è sempre stato un vero disturbo piscologico per il finlandese, ma a Sochi il numero due della Mercedes, una volta che non ha più visto nei paraggi Hamilton, si è calato nel ruolo del numero uno ed ha trovato una inaspettata forza interiore. Giri veloci, nessun errore, perfetto controllo della corsa. Verstappen stupito si è adeguato e si è messo lì in attesa di ulteriori eventi, che non si sono presentati. Semmai, a fargli venire qualche dubbio era l’affidabilità della sua power unit che, come detto, nelle due gare italiane lo aveva mollato come una fidanzata stufa di… avere un compagno che trascorre il tempo alla playstation. Invece, tutto è funzionato a dovere questa volta Verstappen su dieci gare disputate ne ha terminate sette e tutte le volte ha centrato il podio: due terzi posti, quattro secondi, un primo.