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26 Giu 2019 [11:37]

Verstappen, il collezionista
Evoluzione Honda poco... evoluzione

Massimo Costa

Lo potremmo definire "Il collezionista" Max Verstappen. L'olandese ha messo la testa a posto da tempo ormai, e fa incetta di piazzamenti. Sono diventati ben cinque i quarti posti conquistati su otto gare disputate. In Francia, Verstappen dopo un primo giro all'arrembaggio durante il quale ha cercato di avere ragione di Charles Leclerc, ha praticamente corso in solitaria anche se il suo obiettivo era quello di dare fastidio in qualche modo al monegasco, sempre davanti a lui. Mentre alle sue spalle rinveniva l'altra Ferrari, quella di Sebastian Vettel, però mantenuta sempre a debita distanza.

Verstappen non è riuscito ad acchiappare Leclerc e se ne è fatto una ragione e così si è preso l'ennesima quarta posizione che si va ad aggiungere agli altri piazzamenti nei primi cinque che da inizio stagione contraddistinguono il cammino del pilota Red Bull. Questa volta, però, le aspettative erano diverse perché alla vigilia del Gran Premio francese, Red Bull e Honda avevano annunciato non senza presunzione l’arrivo di una nuova power unit evoluzione in grado di mettere in campo molti cavalli in più rispetto alla precedente.

Forse sono rimasti nella sala del banco prove perché la potenza in più al Paul Ricard proprio non si è vista, tanto che Verstappen appariva piuttosto perplesso sia dopo la qualifica, al termine della quale il divario dalla Mercedes era rimasto inalterato rispetto ai precedenti circuiti, sia alla fine della corsa. E si sa, a differenza di quanto accadeva con la Renault, che veniva pagata dalla Red Bull per la fornitura delle power unit, la Honda sborsa parecchie sterline per dotare il team diretto da Christian Horner dei propri V6.

Nella Q3 Verstappen ha terminato quarto con il tempo di 1'29"409 battendo la McLaren di Lando Norris, spinta dall'unità transalpina, per appena 9 millesimi. L'olandese ha fatto la differenza nei tratti guidati, ma Norris è riuscito a colmare l'intero gap in rettilineo. Anzi, nella comparazione fra i microsettori dei rispettivi giri veloci, il britannico era in lieve vantaggio all'uscita del curvone di Signes.

La rissa continua con Renault che prima era all’ordine del giorno, fa ora spazio a sussurri appena... sussurrati. Verstappen, che non mancava mai di lanciare strali ai tecnici francesi, si è limitato ad un “serve qualcosa di più”. Molto di più aggiungiamo noi, perché in effetti praticamente nulla è cambiato rispetto alla precedente unità targata Honda. Ma tant’è, gli ingegneri con gli occhi a mandorla si saranno già messi al lavoro per capire come mai i cavalli in più annunciati non si sono visti e magari già a Spielberg questo fine settimana si sbizzarriranno.

"C'è ancora margine di crescita e proseguiremo il lavoro", ha garantito Toyoharu Tanabe, responsabile tecnico del programma F1 nippnico . Questa volta il propulsore "Spec 3" sarà montato anche sulla Toro Rosso di Alex Albon, che rimedierà così una penalità in griglia. È il sacrificio da pagare, anche per aiutare il team maggiore, facendo felice Verstappen.
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