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3 Apr [16:25]

Pareggio Porsche-Toyota
nella festa WEC di Monza

Marco Cortesi

Si è chiusa in sostanziale parità la prima sfida tra Porsche e Toyota nel Mondiale Endurance 2017. Nel prologo di Monza, le due case si sono sfidate dopo aver presentato le rispettive “armi” per la stagione che si appresta a partire alternandosi al comando delle sessioni anche se con programmi differenziati. Nel primo giorno è stata Weissach ad issarsi al vertice in assetto da qualifica, mentre i rivali di Colonia hanno spinto sull’acceleratore proprio nell’ultima sessione, la quinta, chiudendo coi quattro migliori riscontri cronometrici dell’intero weekend. Entrambi i costruttori hanno mostrato il loro pacchetto a bassa downforce, quello che poi verrà usato per la 24 Ore di Le Mans. Notevoli i tempi sul giro con i migliori riscontri sul piede del minuto e 30 secondi, nettamente più veloci di quelli della GP2 Series e non lontani da quelli della Formula 1: nonostante l'Equivalence Of Technology (i provvedimenti che standardizzano le varie tecnologie) e la necessità di durare per 24 Ore, la Toyota TS050 si è fermata a meno di 5" dal GPV di Fernando Alonso lo scorso anno.



Tra i piloti, con le defezioni di Sebastien Buemi e Pechito Lopez verso la Formula E a Mexico City, a prevalere è stato Nicolas Lapierre che, ripescato quest’anno per la terza macchina che correrà a Spa e alla Sarthe, ha preceduto il compagno di vettura Anthony Davidson. I piloti dell’altra TS050 Mike Conway e Kamui Kobayashi hanno chiuso in terza e quarta posizione, mentre più staccati si sono piazzati Kazuki Nakajima (messosi però in mostra nelle singole sessioni) e Yuji Kunimoto, alla prima presa di contatto con una LMP1 ibrida. Reduci entrambe da test di lunga durata nelle settimane precedenti al prologo, Toyota e Porsche non hanno causato troppi grattacapi ai rispettivi portacolori.



Estremamente competitive le LMP2 della nuova generazione, che oltre ad essere efficienti si sono rivelate anche estremamente veloci, difficili perfino da superare per le P1 sui rettilinei. Un buon risultato prestazionale assoluto, ma anche in termini di affidabilità generale per la formula. Qualche problematica c’è stata, in particolare con le trasmissioni, ma sembrerebbero essere stati fatti passi avanti quantomeno rispetto alle problematiche esperienze nell’IMSA. Va detto che a Monza quello che si è visto è stato un monomarca completo di casa Oreca, con il costruttore francese rivelatosi in ottica WEC la prima scelta assoluta.



Al top in termini di tempo sul giro due vecchie conoscenze delle formule, Matthieu Vaxivière e Bruno Senna rispettivamente con le vetture del team TDS e Rebellion mentre ha bene impressionato Ho-Pin Tung con la scuderia di Jackie Chan. Quarto tempo assoluto per Roman Rusinov, che ha lasciato alle proprie spalle Nelson Panciatici ed il connazionale Vitaly Petrov, annunciato in extremis al team Manor: sarà lui a tenere alta la bandiera SMP in attesa della nuova vettura per la LMP1 “tradizionale” che sta sviluppando Dallara per il 2018.



Il capitolo GTE-Pro si è rivelato estremamente legato ad un altro capitolo, quello del BOP, che fa sempre discutere. Dopo la pubblicazione delle prime misure, che saranno in essere a Silverstone e Spa, si passerà ad un BoP specifico a Le Mans: da quel punto, tutte le modifiche saranno gestite da un complesso sistema di algoritmi che scaricheranno i dati dalle centraline delle vetture. Si spera così di eliminare le polemiche degli ultimi anni. Parlando di risultati della pista, tre piloti Porsche si sono issati al vertice in senso assoluto, con le Ford GT staccate in media di meno di due decimi. A marcare il miglior riscontro Michael Christensen, mentre il compagn Kevin Estre ha preceduto Frederic Makowiecki. A seguire le Ford GT, con Harry Tincknell ed Andy Priaulx, mentre più staccata è risultata la pattuglia Ferrari guidata da James Calado. A soli 4 centesimi si è piazzato Davide Rigon. Più indietro le Aston Martin, capitanate da Richie Stanaway.



Con Sam Bird in Messico, superlavoro per Miguel Molina. Lo spagnolo ha compiuto qualche giro sulla 488 numero 71, ma non si è nemmeno fatto mancare il miglior tempo della GTE-Am, con la debuttante vettura turbocompressa di Maranello. Secondo e terzo posto per le due Porsche di Ben Barker e Matteo Cairoli. Non ha avuto pace invece la CLMP1 del team Kolles, che a causa di problemi con l’ala posteriore non è praticamente scesa in pista salvo per qualche tornata nella sessione di sabato notte, flagellata dal maltempo. Unico pilota a vedersi Oliver Webb, mentre Robert Kubica non ha preso il volante.



Si è comunque trattato, in generale, di un evento straordinario, con un’affluenza di pubblico così massiccia che ha convinto l’organizzazione a concedere una “pit walk” aggiuntiva per permettere ai fan di incontrare i piloti in corsia box. Merito dell’ingresso gratuito, ma anche di una serie che è indubbiamente riuscita, in particolare nell’ultimo periodo, a trasmettere tutto il proprio fascino. Merito dell'impatto mediatico generale, ma anche dell'abilità delle varie squadre nell'affrontare alti e bassi delle corse con stile e buona comunicatività, spiegando anche in modo facile da comprendere le complicate tecnologie alla base del regolamento.