20 Ago [12:37]
Ilott vince nella solita noia
L'inutilità di correre a Zandvoort
Massimo Costa
Ci ripetiamo, e lo faremo all'infinito: ma perché un campionato prestigioso e vigoroso come il FIA F.3 deve correre in un circuito che storicamente non consente sorpassi come quello della bella cittadina olandese di Zandvoort? Un tracciato non cittadino (Pau è tutta un'altra cosa) che ogni anno crea un noioso, banale, trenino di monoposto ingabbiando la voglia di lottare e combattere dei piloti? Perché? Qual è il motivo? E la domanda va estesa anche al DTM. Per fortuna (si fa per dire...) che a sparigliare le carte ci hanno pensato i commissari sportivi affibbiando nove penalità nella tarda serata di sabato (bandiera gialla non rispettata e piedino non alzato) che hanno sconvolto quello che era l'originale disegno dello schieramento di partenza di gara 2.
Così, Callum Ilott si è ritrovato in pole e Lando Norris (che la pole l'aveva ottenuta in pista) è scivolato terzo. Poco male si penserà, il rookie inglese farà divertire tutti con una spettacolare rimonta. E invece no, Norris se ne è stato lì, in fila dietro a Jake Hughes e a Ilott che ha preso il largo, neanche fosse stato sulla A14 al rientro dalle vacanze trascorse a Riccione. E così tutti gli altri. Come sono transitati al primo giro sono passati sotto la bandiera a scacchi, a parte Jehan Daruvala, penalizzato con un drive through per partenza anticipata. È su piste come queste che gli organizzatori del FIA F.3 pensano di allevare al meglio i giovani piloti? Abbiamo qualche dubbio.
Ilott riporta al successo la Prema in un weeekend che pareva ormai di dominio del team Carlin e ottiene il quarto successo stagionale, ma nella classifica generale rimane quarto con 221 e lontano da Norris che è il nuovo capo-classifica con 288 punti, uno in più di Maximilian Gunther, settimo all'arrivo e impossibilitato a fare meglio. Addirittura confinato fuori dai punti Joel Eriksson. Le varie penalità post qualifica hanno premiato Harrison Newey, quarto all'arrivo, e David Beckmann (che curiosamente aveva causato il problema in qualifica con l'uscita di pista nel finale), quinto.
Domenica 20 agosto 2017, gara 2
1 - Callum Ilott (Dallara-Mercedes) - Prema - 22 giri 34'52"414
2 - Jake Hughes (Dallara-Mercedes) - Hitech - 7"371
3 - Lando Norris (Dallara-VW) - Carlin - 8"742
4 - Harrison Newey (Dallara-Mercedes) - VAR - 14"993
5 - David Beckmann (Dallara-VW) - Motopark - 15"650
6 - Ferdinand Habsburg (Dallara-VW) - Carlin - 20"059
7 - Maximilian Gunther (Dallara-Mercedes) - Prema - 20"756
8 - Guan Yu Zhou (Dallara-Mercedes) - Prema - 21"837
9 - Mick Schumacher (Dallara-Mercedes) - Prema - 22"405
10 - Ralf Aron (Dallara-Mercedes) - Hitech - 23"367
11 - Nikita Mazepin (Dallara-Mercedes) - Hitech - 24"239
12 - Joel Eriksson (Dallara-VW) - Motopark - 24"671
13 - Keyvan Andres (Dallara-VW) - Motopark - 34"803
14 - Joey Mawson (Dallara-Mercedes) - VAR - 35"537
15 - Tadasuke Makino (Dallara-Mercedes) - Hitech - 36"898
16 - Jehan Daruvala (Dallara-VW) - Carlin - 37"078
17 - Ameya Vaidyanathan (Dallara-VW) - Carlin - 39"948
18 - Marino Sato (Dallara-VW) - Motopark - 42"598
Giro più veloce: Lando Norris 1'28"234
Ritirati
0 giri - Pedro Piquet
Il campionato
1.Norris 288; 2.Gunther 287; 3.Eriksson 258; 4.Ilott 221; 5.Daruvala 140; 6.Hughes 122; 7.Habsburg 113; 8.Zhou 103; 9.Newey 88; 10.Aron 81.