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18 Apr [18:47]

Endurance a Monza - Gara
Succede di tutto, ma rivince Dinamic

Da Monza - Jacopo Rubino

Tanta lotta in pista, meteo ballerino e colpi di scena, tra cui una decina di forature o cedimenti dei pneumatici Pirelli. Non è mancato nulla a Monza, nella gara che ha inaugurato la stagione Endurance del GT World Challenge Europe, ma alla fine ha vinto la stessa macchina di due anni fa: la Porsche numero 54 del team italiano Dinamic, guidata da Christian Engelhart, dal nostro Matteo Cairoli e (come nel 2019) da Klaus Bachler che ha tagliato in trionfo il traguardo al termine di una 3 ore memorabile, nel decennale della serie creata da SRO nel 2011.

L'equipaggio della squadra emiliana aveva chiuso dodicesimo in qualifica, senza aver trovato il giusto assetto. Ma poi il vento è cambiato. Engelhart e Cairoli hanno recuperato terreno, schivando tutte le insidie di una corsa pazza: unico intoppo, lo spegnimento del motore al momento di ripartire dopo il primo cambio pilota, quello in cui è stato il comasco a calarsi nell’abitacolo per dare vita a un turno da manuale sul bagnato. La pioggia ha mutato le condizioni del circuito dopo una decina di minuti, rendendo poi necessario il passaggio dalle slick alle Pirelli wet, andate però in crisi quando il fondo è tornato ad asciugarsi. Specialmente la posteriore sinistra, con il distaccamento del battistrada che ha rovinato la carrozzeria di alcune auto, spargendo detriti e richiedendo più fasi di full course yellow o safety-car per ripulire il tracciato. Dopo il grande lavoro di Engelhart e Cairoli, l’austriaco Bachler ha poi completato l'opera.

Non lontani hanno chiuso Jules Gounon e Ricardo Feller: se il francese ha piazzato la Mercedes di AKKA ASP dove era partita con il nostro Raffaele Marciello, seconda, l'alfiere dell'Emil Frey Racing ha finalizzato un'impresa clamorosa insieme ad Alex Fontana: il ticinese, subentrato nel secondo stint a Rolf Ineichen, dopo circa un quarto d'ora di guida ha patito il collasso della famigerata gomma posteriore destra, ma a differenza di altri rivali è riuscito a raggiungere i box per la sosta. Fontana è scivolato 24°, ma tra un grande ritmo con le slick e il valzer delle strategie ha consegnato la Lamborghini #14 a Feller dopo essere diventato leader provvisorio. Per gli elvetici arriva la vittoria in Silver Cup (dopo la "pole" del mattino) e il podio assoluto, il primo mai raggiunto in Endurance Cup da un equipaggio iscritto a questa classe. E Feller nelle battute conclusive ha messo parecchia pressione a Gounon, che però ha tenuto duro.

Lamborghini può sorridere, dopo l'enorme sfortuna che ha invece colpito FFF: scattato in pole, Mirko Bortolotti è stato impeccabile nello stint di apertura, duellando con Marciello sul bagnato con le slick, ma la sua Huracan ha patito noie elettriche uscendo dalla corsia box dopo il pit-stop. Il pilota trentino si è addirittura fermato in pista, è ripartito procedendo a rilento, ma perdendo un giro la gara era ormai compromessa (24° posto finale, con Andrea Caldarelli al volante). Un vero peccato.

Iron Lynx, al debutto nel GT World Challenge, tra alti e bassi è stata sempre in gioco: quarto posto per la Ferrari affidata a Davide Rigon, Callum Ilott, alla prima corsa Gran Turismo in carriera, e Antonio Fuoco, in odore di podio nel finale, quinta per quella di Alessandro Pier Guidi, Nicklas Nielsen e Come Ledogar.

I guai di gomme hanno tolto invece di scena l'Audi WRT #32, nelle mani di Kelvin van der Linde, e la Mercedes #4 di HRT che era addirittura in vetta provvisoria con Luca Stolz. I loro rispettivi compagni, Charles Weerts e Maro Engel, avevano dato vita una bella battaglia sul bagnato. In apertura, la prima neutralizzazione era stata causata dal botto di Rob Collard in uscita dalla variante Ascari, durata una ventina di minuti tra FCY e regime di safety-car vera e propria. E un'altra fase di safety-car durante la prima ora è stata provocata dall'uscita del gentleman Francesco Zollo alla Parabolica.

In Pro-Am il successo è andato ad Alexander West, Chris Goodwin e Jonny Adam sull'Aston Martin di Garage 59, 14° assoluti, battendo gli ottimi Phil Keen e Hiroshi Hamaguchi (16°) che hanno regalato una piccola consolazione a FFF.

Domenica 18 aprile 2021, gara

1 - Cairoli/Bachler/Engelhart (Porsche) - Dinamic - 79 giri
2 - Marciello/Juncadella/Gounon (Mercedes) - AKKA ASP - 2"886
3 - Fontana/Ineichen/Feller (Lamborghini) - Emil Frey - 3"141
4 - Fuoco/Ilott/Rigon (Ferrari) - Iron Lynx - 3"613
5 - Pier Guidi/Nielsen/Ledogar (Ferrari) - Iron Lynx - 7"799
6 - Pull/Hall/Goethe (Audi) - WRT - 15"607
7 - Ward/Grenier/Ellis (Mercedes) - Winward - 19"506
8 - Tomita/Bird/Eriksen (Audi) - WRT - 23"391
9 - Winkelhock/Hutchison/Vervisch (Audi) - Sainteloc - 26"060
10 - Rizzoli/Pedersen/Dumas (Porsche) - Dinamic - 33"042
11 - Gachet/Tereschenko/Drouet (Mercedes) - AKKA ASP - 34"062
12 - Drudi/Mies/Schramm (Audi) - Attempto - 44"844
13 - Engel/Stolz/Abril (Mercedes) - HRT - 45"172
14 - West/Goodwin/Adam (Aston Martin) - Garage 59 - 49"410
15 - Marschall/Aka/Mosca (Audi) - Attempto - 55"224
16 - Keen/Hamaguchi (Lamborghini) - FFF - 56"939
17 - Hites/Kujala (Ferrari) - Rinaldi - 1'04"867
18 - Mettler/Love/Born (Mercedes) - SPS - 1'05"381
19 - Kjaergaard/MacDowall/Hasse Clot (Aston Martin) - Garage 59 - 1'12"044
20 - Tunjo/Petit/Dienst (Mercedes) - Toksport - 1'12"372
21 - Amstutz/Ramos/Chaves (Lamborghini) - Barwell - 1'17"049
22 - Haupt/Assenheimer/Sanchez (Mercedes) - HRT - 1'28"082
23 - Altoe/Siedler/Costa (Lamborghini) - Emil Frey - 1 giro
24 - Bortolotti/Mapelli/Caldarelli (Lamborghini) - FFF - 1 giro
25 - Bastian/Grotz/Scholze (Mercedes) - GetSpeed - 1 giro
26 - van der Linde/Wittmann/Pittard (BMW) - Walkenhorst - 1 giro
27 - Schmid/Zimmermann/Galbiati (Lamborghini) - Grasser - 1 giro
28 - Baumann/Pierburg (Mercedes) - SPS - 1 giro
29 - Bontempelli/Machiels/Bertolini (Ferrari) - AF Corse - 1 giro
30 - Froggatt/Görig/Cheever (Ferrari) - Tempesta - 1 giro
31 - Vannelet/White/Panciatici - Bentley - CMR - 2 giri
32 - Glock/Tomczyk/Neubauer (BMW) - Walkenhorst - 4 giri

Ritirati
53° giro - Ojjeh/Liebhauser/Klingmann
50° giro - Perez Companc/Breukers
41° giro - Rougier/Lappalainen/Aitken
30° giro - Vanthoor/van der Linde/Weerts
30° giro - Barnicoat/Wilkinson/Bell
27° giro - Campbell/Bamber/Jaminet
19° giro - Kohmann/Zollo/Roda
9° giro - Collard/de Haan/MacLeod
3° giro - Tambay/Cougnaud/Haase
2° giro - Millroy/Iribe