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19 Lug [12:08]

Ferrari veloce come la Mercedes
Binotto: "Tanto lavoro al simulatore"

Massimo Costa - XPB Images

Una Ferrari così non la si vedeva da tanto tempo. Charles Leclerc ha tenuto testa alla Mercedes di Lewis Hamilton con una apparente facilità che ha lasciato di stucco. Come è possibile che la SF21 che tanto aveva deluso a Le Castellet e di norma sui circuiti con curve ad alto carico (ma aveva pur sempre conquistato la pole sui cittadini di Montecarlo e Baku), si è ritrovata a un passo dalla vittoria nella tana di Lewis Hamilton e della Mercedes? Abile nello sfruttare il contatto tra i due litiganti per il titolo mondiale, Leclerc si è subito infilato in prima posizione, poi dopo il restart dalla bandiera rossa è stato perfetto al via e nella gestione della corsa. Addirittura, ha dovuto con freddezza estrema sopportare un problema alla power unit, abilmente risolto dai tecnici nel box in pochi giri.

Con le gomme medie e il carico di benzina, la SF21 marciava come la W12 di Hamilton tenendo testa a tutti quanti, anche se rimane un dubbio: cosa sarebbe accaduto se in pista vi fosse stata la Red Bull-Honda di Max Verstappen? Il monegasco sarebbe riuscito a tenere il passo della RB16B? E se non vi fosse stato l'incidente del 1° giro tra l'olandese e l'inglese, Leclerc avrebbe battagliato ad armi pari con loro? Tutte domande che rimarranno senza risposta. Ma il comportamento della SF21 e la grinta di Leclerc hanno senza dubbio lasciato il segno e caricato a mille il team Ferrari.

Con le Pirelli hard invece, la Mercedes di Hamilton, ha iniziato a marciare diversamente recuperando forte sulla Ferrari di Leclerc, con una media di 8 decimi, 1 secondo al giro a serbatoi ormai leggeri. Un divario notevole che, diciamo, ha rimesso ordine tra la W12 e la SF21. Ma cosa ha permesso alla Ferrari di ritrovarsi così competitiva su un circuito come Silverstone che non doveva esserle amico. Lo spiega il team principal Mattia Binotto:

"Abbiamo lavorato tanto al simulatore, assieme ai piloti, per ridurre l’usura delle gomme anteriori, che ci davano i maggiori problemi. Si tratta di lavorare sugli assetti, per limitare lo scivolamento della vettura, non essendo possibili grandi sviluppi quest’anno. La squadra ha capito e gestito meglio gli pneumatici. Forse siamo arrivati a Silverstone più preparati già da casa per qualifiche e gara, essendoci il nuovo formato della gara sprint al sabato che limita le prove libere. Poi c’è da aggiungere la nuova direttiva tecnica introdotta dopo Baku, ovvero i controlli più severi sulle pressioni delle gomme in gara, che non ha influito sulle nostre prestazioni, ma su quelle degli avversari". 



Da rilevare anche la presenza del fondo che era stato provato da Leclerc nelle prove libere del GP di Stiria e poi utilizzato da entrambi i piloti nel GP di Austria, fondo che era appunto destinato per il weekend di Silverstone. E infatti i vantaggi sul tracciato inglese si sono visti grazie a un maggiore incremento del carico e un migliore equilibrio aerodinamico.

Rimane il dispiacere per non aver potuto vedere anche Carlos Sainz nelle prime posizioni. Lo spagnolo ha dovuto sempre rincorrere a causa di una non felice qualifica il venerdì. Sabato, nella gara sprint è stato subito urtato da George Russell che lo ha spedito nel fondo classifica, ma Sainz ha recuperato bene arrivando 11esimo, poi decimo dopo la penalità al pilota Williams. Nel Gran Premio, Carlos ha anche perso tempo prezioso per un pit-stop infelice. Certo, non avrebbe raggiunto la zona podio, ma forse davanti a Daniel Ricciardo (dunque quinto e non sesto) ci poteva finire senza l'inconveniente in corsia box.