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20 Set 2022 [10:30]

Mercedes carica per i prossimi GP,
ma va decisa la filosofia della W14

Jacopo Rubino

"Vogliamo provare a battere la Ferrari per il secondo posto nel Mondiale, e vogliamo provare a vincere una gara, o anche più di una". Il direttore tecnico Mike Elliott ha messo in chiaro gli obiettivi della Mercedes per la parte finale della stagione 2022. Che sia possibile superare la Rossa in classifica è ormai chiaro, visti i 35 punti di distacco in classifica, pur saliti un po' a Monza. Ma se il velocissimo tracciato brianzolo non ha esaltato la W13, i prossimi in calendario potrebbero invece risultare più congeniali.

"In base a quanto appreso quest'anno, ci aspettiamo che Singapore possa essere un po' più simile a quanto abbiamo visto a Budapest e Zandvoort. Per tipologia di curve, pensiamo che per la nostra macchina sia più favorevole", ha spiegato Elliott. La Freccia d'Argento ha dimostrato di rendere meglio su circuiti tortuosi, anche se sul cittadino di Marina Bay, dove la Formula 1 torna a distanza di tre anni, c'è l'incognita del fondo sconnesso che richiederà compromessi di assetto.

"Abbiamo avuto buone gare, e altre non così tanto, ma ad essere davvero incoraggiante è la comprensione che viene dal lavoro al simulatore e in galleria del vento. Stiamo venendo a capo del perché le nostre prestazioni siano altalenanti", ha sottolineato Elliott. Questo periodo è cruciale anche in ottica 2023: nel giro di qualche settimana, a Brackley bisognerà decidere se la futura monoposto, la W14, resterà fedele all'attuale filosofia aerodinamica, simboleggiata dalle micropance ma difficile da ottimizzare, o virerà su qualcosa di più allineato alla concorrenza.

Per il momento, come raccontato da George Russell, non viene esclusa nessuna idea: "Potremmo proseguire con questa configurazione, così come potremmo cambiare totalmente. Ma c'è di più, oltre alle pance, a fare la differenza nelle prestazioni. Dobbiamo continuare a sviluppare questa vettura, e adesso abbiamo un'idea chiara su come farlo, anche se non significa comunque risolvere i problemi all'istante".

Fino a qui, la Mercedes ha comunque avuto il merito di raccogliere quasi sempre il massimo possibile, a differenza ad esempio della stessa Ferrari: manca ancora un successo di tappa, ma sono maturati 13 piazzamenti sul podio (doppi in Francia e Ungheria). Russell ha chiuso in top 5 ogni volta che ha tagliato il traguardo ed è in lizza per diventare vicecampione, distante 16 lunghezze da Charles Leclerc e 7 da Sergio Perez. Conquistare almeno un Gran Premio, oltre alla spinta motivazionale, consentirebbe alla Mercedes di proseguire una striscia che dura dal 2012. E se avvenisse con Lewis Hamilton, permetterebbe al sette volte iridato eviterebbe l'onta della sua prima stagione in F1 priva di trionfi.

In ogni caso, a fine anno la W13 verrà pensionata senza nostalgia: "Non credo che avrà un posto d'onore al museo di Stoccarda. Magari finirà nei sottorranei...", aveva scherzato il team principal Toto Wolff. La sua erede dovrà essere di nuovo da titolo.
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