30 Lug 2010 [17:58]
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Ratel lancia il Challenge Europeo GT2
Stéphane Ratel ha utilizzato, come di consueto, la 24 Ore di Spa per illustrare la sua visione sul futuro della categoria. Ecco in sintesi quanto ha detto il patron della SRO sui vari argomenti toccati.
Mondiale GT1
“L’inizio del Mondiale, che sta offrendo gare di un ottimo equilibrio di performance e ben sei marche presenti, è una smentita alle tante Cassandre”, ha detto Ratel, che ha affermato che la priorità per il 2011 è continuare a globalizzare la serie, portandola in Nord America e in Cina. Nel frattempo, però, ha dovuto annunciare il rinvio all’anno prossimo della gara in Sudafrica, visto che il circuito urbano di Durban, nella versione usata dall’A1 GP, è stato modificato dai lavori del nuovo stadio per i Mondiali, e un nuovo tracciato non è stato ancora definito ed omologato. Quest’anno, la manche sudafricana verrà sostituita da una gara nel nuovo circuito di Navarra (Spagna) il 24 ottobre. Per il 2011, Ratel mantiene l’obiettivo di 11 marche rappresentate, ancora con il regolamento attuale. Infine, ha spiegato di aver affidato a due agenzie specializzate, Sport5 e GMI, rispettivamente la ricerca di copertura TV e per il marketing della serie.
Europeo GT2
Ratel ha ammesso che questa è la categoria dove la SRO ha fallito, “per non aver ascoltato abastanza i team”, ma si è detto stupito positivamente dell’iscrizione elevata di concorrenti alla 24 Ore di Spa. Su questa base, la SRO proporrà alla FIA la creazione di un challenge europeo 2011 di quattro gare più la 24 Ore di Spa completamente slegato dal Mondiale GT1, che avrà come punti forza, tracciati di prestigio (come esempio ha citato Monza e Nurburgring), il format di gara originale del FIA-GT (3 ore) e l’abolizione delle categorie di piloti. Il challenge sarebbe aperto anche alle GT3. Insomma, un progetto che, se approvato dalla FIA, porterà Ratel in rotta di collisione totale con la Le Mans Series ancor prima che con il GT Open...
Euro GT3
Non si prevedono modifiche sostanziali ad una formula che ha già provato di funzionare perfettamente. Semmai, è ipotizzabile di limitare a quattro le vetture presenti per ogni marca e a istituire un handicap in tempo da scontare ai box per gli equipaggi con due piloti “silver”, visto che in questa fascia vi sono spesso piloti semi-professionisti molto competitivi.
dall'inviato Alfredo Filippone