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5 Dic [14:37]

Anteprima
Gran Premio di Spagna urbano a
Madrid dal 2026: è quasi fatta

Alfredo Filippone

Sarebbe imminente l’annuncio da parte di Liberty Media del ‘trasferimento’ a partire dal 2026 del GP di Spagna di F1 da Barcellona a Madrid, nel nuovo tracciato urbano progettato attorno a Ifema, il complesso fieristico della capitale spagnola, come più volte anticipato da Italiaracing. Lo rivela stamattina il quotidiano conservatore El Mundo, da sempre ben informato sul progetto per la vicinanza al Partito Popolare, che domina la scena a Madrid e lo caldeggia , con in testa il sindaco José Luis Almeida e soprattutto l’arrembante presidente regionale, Isabel Ayuso, in cui molti vedono una futura ‘Meloni spagnola’.

Svanito durante la crisi finanziaria il progetto di dotare Madrid di un nuovo impianto permanente (una vera e propria ‘Ciudad del motor’ a Pinto, in periferia) per sostituire l’ormai non più ingrandibile Jarama, dove la F1 ha corso per l’ultima volta nel 1981, autorità e imprenditori privati si sono spesi per un GP semi-urbano, tanto graditi alla F1 odierna. Nei primi mesi di suest’anno, Madrid era stata la prima città ad ospitare, proprio ad Ifema, la mostra monotematica sulla F1 di Liberty, segno inequivocabile che le cose si muovevano nella direzione giusta.

Una delegazione di tecnici della città, era poi stata in viaggio di studio al GP di Miami, preso a modello sia come circuito che come evento. Il tracciato di 5 km si snoderà fra il Parque de las Naciones, dove sorge Ifema, centro nevralgico della manifestazione, e l’area di Valdebebas, dove verrebbe allestita una parte addirittura semi-permanente del circuito. Vicinissima all’aeroporto, raggiungibile in metropolitana, la location è perfetta e l’offerta alberghiera, culturale, gastronomica e di divertimento di Madrid, una delle capitali che ‘tira’ in questo momento, rende l’evento molto appetibile stando ai canoni attuali della F1.

El Mundo anticipa un contratto decennale a partire dal 2026, con un ritorno di 500 milioni di euro annui per la città. Per ora, l’investimento non è stato quantificato ma si precisa che proverrà esclusivamente da capitali privati, anche per evitare il ‘brutto esempio’ del Valencia Street Circuit (2008-12), che inghiottì centinaia di milioni e propiziò clamorosi casi di corruzione che finirono col travolgere le autorità locali (del Partito popolare, guarda caso...).

Esclusa da tutti l’ipotesi di due GP in Spagna, sembra volto ad inevitabile conclusione il ciclo del GP a Montmeló, che ha ancora un contratto sino al 2025 compreso e ha ospitato la F1 dal 1991, seguendo un business model del tutto diverso, dove sono il comune di Barcellona, il governo regionale catalano e il RACC a coprire gli oneri derivanti dal GP e dal Circuit de Barcelona-Catalunya. Con la rivalità fra Madrid e Barcellona sempre alta e la grave crisi politica fra la Catalogna e lo Stato non ancora ricucita, il cambio di sede del GP rischia peraltro di avere conseguenze ben oltre i confini del motorsport.
RS Racing