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5 Feb [13:12]

BMW e Mercedes fanno paura,
la Germania all'assalto della serie

Alessandro Bucci

Sarà una sfida tutta tedesca quella che assisteremo nella sesta edizione del campionato Formula E?  La Germania, con i marchi Audi, BMW, Mercedes e Porsche è la nazione maggiormente rappresentata e dopo le prime due tappe in Arabia Saudita e Cile, la classifica costruttori vede nelle prime due posizioni proprio loro, la BMW e la debuttante Mercedes, divise da appena 4 punti, 60 contro 56. Mentre, nella graduatoria piloti, comanda Stoffel Vandoorne (Mercedes) davanti ad Alexander Sims (BMW). Un avvio di stagione certamente "pesante" per i costruttori tedeschi.

BMW fornisce safety-car e vetture di sicurezza al campionato sin dagli albori, avendo debuttato in veste di consulente tecnico del team Andretti nella stagione 4, per poi subentrare in qualità di costruttore fornendo la batteria alla squadra americana nel 2018-2019, chiudendo il campionato al quinto posto finale. Il team BMW Andretti corre nella stagione 6 con la bandiera stelle e strisce in virtù della rinnovata partnership con la squadra fondata da cinque soci tra i quali, figura storicamente l’ex campione CART Michael Andretti.  

BMW ha conquistato gara 2 ad Al Diriyah con Sims, capace anche di cogliere la bellezza di due superpole, rispondendo con grinta e determinazione a chi lo vedeva come un pilota in procinto di salutare la compagnia. Il suo compagno Alexander Gunther, ex Dragon e subentrato ad Antonio Felix Da Costa, ha invece vinto con grande determinazione la corsa di Santiago del Cile, gara conquistata all'ultimo giro.

il team Mercedes non si è fatto cogliere impreparato ed ha brillato sin dall’esordio in Arabia Saudita, collezionando due terzi posti e incamerando punti preziosi raggiungendo sempre la top 6 fatta eccezione per una gara. I piloti della Casa di Stoccarda, Vandoorne e Nyck De Vries, hanno sfruttato al meglio la veloce EQ Silver Arrow 01, gestendo con maturità le caotiche e convulse fasi degli Eprix sin ora andati in archivio. Non v’è dubbio che la stagione disputata dal team HWA Racelab nel 2018-2019, sia stata un laboratorio ideale di crescita e sviluppo per le frecce d’argento EQ, potendo contare inoltre sull’esperienza maturata dall’ex McLaren F1 Vandoorne nella stagione 5, terzo a Roma all’interno di un weekend da incorniciare, e da Gary Paffett.

HWA, azienda tedesca con sede ad Affalterbach, grazie anche alla collaborazione con il team Venturi, ha offerto un apporto a Mercedes molto simile a quello che svolgeva nei confronti della casa di Stoccarda nella categoria DTM. I piloti Edoardo Mortara e Maro Engel, all’epoca entrambi in scuderia Venturi, hanno macinato preziosi test prima e durante la stagione 5, contribuendo alla robusta crescita della Silver Arrow 01.

Se da un lato BMW e Mercedes si candidano a duellanti per la stagione 6, lo storico team Audi Sport ABT Schaeffler, con sede a Kempten e presente nella serie full-electric sin dalla stagione inaugurale del 2014-2015, ha lamentato un rendimento altalenante nella stagione 5, nonostante la collaudata coppia formata dal brasiliano campione 2016-2017 Lucas Di Grassi e dal tedesco Daniel Abt. I due hanno raccolto ben dodici successi complessivi dalla prima stagione ad oggi, con Di Grassi sempre nella top 3 finale del campionato piloti e vincitore di almeno un Eprix all’anno.

Il paulista ex Virgin F1 ha iniziato bene la stagione 6, piazzandosi secondo in gara 2 in Arabia Saudita, ma sembra mancare ancora qualcosa per poter ripetere i fasti della stagione 2017-2018. Audi è l’unica squadra tedesca iscritta al campionato FE a vantare la conquista del titolo costruttori, vinto per una manciata di punti nei confronti dei rivali Techeetah nel 2017-2018 in occasione dell’Eprix di New York City, doppio round conclusivo di quella stagione. Storicamente parlando, pertanto, Audi rimane il riferimento per le altre case tedesche iscritte.

Al debutto assoluto è la Porsche. Nonostante il secondo posto firmato dall’ex pilota DS Techeetah André Lotterer in gara 1 a Diriyyah, il costruttore di Stoccarda ha mostrato un adattamento meno immediato alla serie raccogliendo solamente 18 punti in tre atti (squalifica per il veterano tedesco e ritiro per Jani a Santiago del Cile, con lo svizzero in evidente difficoltà nei tre Eprix disputati),  Porsche, dopo ad aver lamentato problemi di inesperienza nei test sin ora disputati, non sembra aver trovato il bandolo della matassa nonostante i preziosi consigli di Lotterer, veterano non solo del motorsport e, in particolare delle gare di durata, ma ormai anche della Formula E essendo alla terza stagione. Va ricordato che la Porsche nel 2017-2018 ha rinunciato alla partecipazione nel WEC per concentrarsi esclusivamente sulla Formula E ragion per cui, le aspettative rimangono alte nel medio-breve periodo.

Insomma, la Formula E è divenuta terra di confronto per i quattro grandi marchi tedeschi da sempre presenti nel motorsport e che hanno deciso di incrociare le lame nella serie che propone altri costruttori come Nissan, DS, Jaguar, Mahindra, NIO e Penske. Non va dimenticato che dove hanno corso, dalla F1 all'Endurance passando per il DTM, Audi, BMW, Mercedes e Porsche hanno sempre dettato legge. E' logico aspettarsi che questo si verificherà anche nella Formula E? Del resto, l'Audi, la prima a credere nella serie elettrica ci è già riuscita...