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25 Gen [14:28]

Caterham F1, ecco la scia
di una storia finita nel 2014

Jacopo Rubino - Photo4

Ricordate la Caterham? A differenza dell'eterna rivale Marussia-Manor, la squadra fondata dall'imprenditore Tony Fernandes non riuscì a superare la stagione 2014. Travolta da una crisi finanziaria saltò i Gran Premi di Stati Uniti e Brasile, e il ritorno ad Abu Dhabi grazie al crowdfunding, caso fin qui unico nella storia della Formula 1, fu il canto del cigno. Ma a distanza di oltre quattro anni, la vicenda di questa scuderia non è del tutto conclusa.

Proprio in questi giorni, infatti, l'amministratore coatto Smith & Williamson è riuscito a erogare un indennizzo a 216 dipendenti rimasti da allora in attesa. Autosport riporta una nota congiunta dei liquidatori Henry Shinners, Mark Ford e Finbarr O'Connell (dei tre il più famoso, ad Abu Dhabi operò da vero e proprio team principal), che sottolinea il lungo lavoro compiuto per "mettere ordine nei complessi affari della Caterham F1". Buona parte dei beni messi all'asta, infatti, erano sottoposti a "leggi internazionali e tassazioni da rispettare prima della vendita".

La cessione degli asset ha consentito di ottenere una somma da distribuire fra gli ex dipendenti, pari a quattro mesi di stipendio, sei settimane di ferie e ad una piccola quota di contributi previdenziali. Ma il tetto fissato è stato di sole 800 sterline, circa 924 euro. "Ho appena ricevuto un accredito dagli amministratori Caterham! Non una grande cifra, ma dopo tutto questo tempo, sinceramente, non mi aspettavo quasi nulla", ha confermato su Twitter lo scorso 19 gennaio Ben Mitchell, ingegnere di pista poi passato in Toro Rosso. Con una frecciata: "Sono stati quattro anni di business per alcuni avvocati...". A rispondergli, anche il celebre disegnatore tecnico Craig Scarborough ("aspetto ancora il mio") e Gerry Hughes, oggi team principal NIO in Formula E ("sei stato fortunato, non ho ancora ricevuto nulla"). Ci auguriamo che possa andare bene pure a loro.

Da novembre 2014 ad agosto 2018 sono state recuperate 713 mila sterline, poca cosa comunque rispetto a 67 milioni complessivi reclamati dai creditori. Gli incaricati di Smith & Williamson contano, entro sei mesi, di poter erogare almeno una parte di quel denaro mai pagato.

Nel frattempo, il sito caterhamf1.co.uk racconta di un progetto ambizioso, per non dire folle: riportare in pista la CT05, proprio la monoposto di quella travagliata stagione 2014. Il telaio, il numero 1, è stato usato da Marcus Ericsson fino al GP d'Ungheria, quando venne danneggiato nell'incidente dello svedese al giro 7. Comprato all'asta nell'aprile 2015, ma con tante parti mancanti o rovinate, è stato laboriosamente ripristinato sotto la regia del suo nuovo proprietario, il britannico Kevin Thomas.

Le sospensioni sono state ricreate da zero, ma il vero problema era il motore: non si poteva tenere il V6 turbo-ibrido Renault, né il cambio Red Bull, tornati ai rispettivi produttori. E la scocca non consente nemmeno di ripiegare su un glorioso V8 aspirato. Con opportuni adattamenti, quindi, la CT05 sarà spinta da un 2.0 litri di Formula Renault, pur dotato di circa 500 cavalli in meno. Terminato il restauro, l'obiettivo sarà di compiere tre o quattro dimostrazioni in circuito durante l'anno, e in qualche modo una Caterham di Formula 1 potrà ancora rombare...

Nella foto, la Caterham CT05 guidata da Marcus Ericsson nel 2014