World Endurance

Nessun team esterno, Ford gestirà in
prima persona il programma Hypercar

Michele Montesano Forse è la scelta più rischiosa ma, senza ombra di dubbio, anche la più intrigante. Per il suo rientro ne...

Leggi »
FIA Formula 3

Il secondo anno di Badoer
sarà con il team Rodin

Davide Attanasio Quinto nella Regional 2024, il 2025 di Brando Badoer in Formula 3 non è esattamente andato come sperato. Il...

Leggi »
Formula E

Andretti ufficializza la sua formazione
Sarà Drugovich ad affiancare Dennis

Michele Montesano Un altro tassello del puzzle è andato al suo posto. Questa volta è stato il turno del Team Andretti che h...

Leggi »
GT Internazionale

Verstappen questo weekend correrà
al Nordschleife con la Ferrari 296 GT3

Michele Montesano Tra i trionfi di Monza e Baku in Formula 1 per Max Verstappen c’era un ulteriore obiettivo, quello di pot...

Leggi »
FIA Formula 3

Un milione di euro ai primi
cinque della stagione 2025

Massimo CostaQualcosa si sta muovendo all'interno della FIA e di Liberty Media per promuovere al meglio i vincitori dei ...

Leggi »
Rally

Ultimo ballo per la Sardegna
Dal 2027 arriva il Rally di Roma

Michele Montesano La Sardegna cede il testimone a Roma. Dal 2027, saranno le strade asfaltate della Capitale ad accogliere ...

Leggi »
28 Lug 2019 [23:50]

Diamo il copione giusto
al grande cast della F1

Stefano Semeraro

Non una gara: una sinfonia. E visto che l’esecuzione è avvenuta nella patria di Beethoven, una sinfonia corale, come la nona del maestro dei classici e dei romantici. Che la pioggia sia la variabile più spettacolare dell’automobilismo lo sappiamo da sempre. A Hockenheim, però abbiamo ascoltato tutti - o quasi - gli strumenti in partitura. Tutte - o quasi - le voci presenti in uno spartito che di solito ci sembra monotono.

Il campione che stecca due volte (Lewis Hamilton), il maestro in crisi che si riscatta (Sebastian Vettel), il giovane tenore (Max Verstappen) che dimostra di saper sfruttare ormai tutto il suo talento. Soprattutto tanti orchestrali abituati a suonare nella fila, nel buio della buca, che per un giorno, quando un direttore misterioso gliene dà la possibilità, si esibiscono in un assolo riuscito. Da Daniil Kvyat, strepitoso neo-papà in cerca di rinascita, a Lance Stroll, che si stacca di dosso con una gara intelligente e coraggiosa l’etichetta di figlio di papà (miliardario).

Da Alexander Albon che piazza l’acuto senza paura di finire fuori tonalità, a Carlos Sainz, che duetta alla grande con gli avversari di turno. L’aria incompiuta di Charles Leclerc, il dramma di Nico Hulkenberg e Valtteri Bottas, le note ben tenute da Antonio Giovinazzi e dal vegliardo Kimi Raikkonen, anche se poi penalizzati.

Tanti temi che si intrecciano, in un Gran Premio che è sembrato anche un’Opera sterminata, wagneriana per l’intrecciarsi dei temi e dei caratteri. A lottare, sbagliare, risorgere, non sono stati i soliti noti, ma tutto l’organico che la Formula 1 può mettere in scena, e che tante volte purtroppo non riesce a valorizzare. Una delle notizie, fra le tante, che arrivano dal (probabile) canto del cigno di un palcoscenico storico come Hockenheim, è che il cast c’è, ed è di qualità. C'è sempre stato per dirla tutta. Alla FIA e a Liberty Media il compito di creare le condizioni per assistere ad altri GP di successo come quello di domenica. Senza aspettare che la regia la firmi solo la pioggia.
TatuusTRIDENTWSKF4ItaliaF4 SpanishEurocup3G4RacingPREMACampos RacingRS RacingCetilar