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28 Lug [10:29]

Ferrari, parla il presidente Elkann:
"Siamo realisti, il recupero sarà lungo"

Jacopo Rubino - XPB Images

Dopo il bruttissimo avvio di stagione 2020, si attendeva un commento della proprietà Ferrari, per tracciare la linea. Intervistato dalla Gazzetta dello Sport, il presidente John Elkann chiede pazienza ai tifosi: "Stanno soffrendo quanto noi, ma sappiamo che ci sono vicini. Per questo è importante esser chiari e onesti". Il numero 1 di Maranello non si è nascosto, confermando che la SF1000 è una monoposto "non competitiva". Per recuperare bisognerà lavorare molto a fondo, forse come non mai, e non sarà un processo immediato: "Stiamo mettendo le basi per essere competitivi e tornare a vincere quando cambieranno le regole nel 2022".

Ma da queste parole si intuisce che anche il 2021 venga considerato già perduto in partenza. Dopo l'emergenza Coronavirus, del resto, si è votato per mantenere un altro anno gli attuali progetti, con sviluppi minimi. E la base della SF1000 non è certo fra le migliori. "Dobbiamo essere realisti e coscienti delle debolezze strutturali della macchina, con la quale conviviamo da un decennio, e che il passaggio all’ibrido ha evidenziato", ha chiarito Elkann.

Questo periodo difficile "parte da lontano", è la constatazione. "Non vinciamo un Mondiale Costruttori dal 2008 e uno piloti dal 2007. Ci sono stati i cicli della Red Bull per capacità aerodinamica e della Mercedes per la grande abilità nelle tecnologie del motore ibrido. Quest'anno non siamo competitivi anche per errori di impostazione della vettura. Abbiamo avuto una serie di debolezze strutturali che esistono da tempo nell'aerodinamica e nella dinamica del veicolo. Abbiamo anche perso in potenza motoristica".

Non è però in discussione la figura del team principal Mattia Binotto, salito al ponte di comando della squadra dal 2019, dopo l'uscita di Maurizio Arrivabene. "Ha tutte le competenze e le caratteristiche per iniziare un nuovo ciclo vincente. Era in Ferrari con Jean Todt e Michael Schumacher, sa come si vince e dall'anno prossimo lavorerà con due piloti giovani e ambiziosi come noi", sottolinea Elkann. Il riferimento è a Charles Leclerc e al futuro acquisto Carlos Sainz, che subentrerà a Sebastian Vettel: "Prenderanno casa a Maranello, staranno vicino ai nostri ingegneri. La nuova macchina nascerà con loro".

"Ci aspetta un percorso lungo. Quando Todt aprì nel 2000 quello storico ciclo, venivamo da un digiuno che durava da oltre vent’anni, dal 1979. C’è voluto tempo, dal suo approdo nel 1993, per il ritorno al successo. L'importante come allora è lavorare in pista e fuori pista in maniera coesa, costruire passo dopo passo la Ferrari che vogliamo".

Una costruzione da affrontare senza gli investimenti faraonici di quel periodo d'oro, ma sotto la disciplina del budget cap che entrerà in vigore: "Abbiamo dato l'ok alle nuove regole perché riteniamo giusto che ci sia maggiore competitività all’interno della F1. Non vediamo la limitazione dei budget come un vincolo alla nostra capacità di vincere, la prendiamo come una sfida. I nostri ingegneri, i nostri meccanici e i nostri piloti troveranno dentro quei vincoli la forza e la creatività per riportare in alto la Ferrari. Personalmente non ho mai visto negli ultimi dieci anni uno spirito così coeso e così forte". Ma i risultati in pista, oggi, sono proprio fra i peggiori da un decennio.