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24 Gen [10:21]

GP Cina a rischio per il coronavirus?
Per adesso no, ma situazione monitorata

Jacopo Rubino - Foto XPB

Il Gran Premio di Cina può essere a rischio a causa del coronavirus? L'epidemia partita dalla città di Wuhan ha innalzato al massimo l'allerta nel paese asiatico, dove sono state prese misure drastiche per limitare i contagi nell'area a rischio: trasporti cancellati, negozi chiusi e un vero coprifuoco. Che riguarda anche gli eventi sportivi. Il Comitato Olimpico, ad esempio, ha già deciso di spostare a Nanchino i match di qualificazione di boxe e calcio femminile che avrebbero dovuto disputarsi proprio a Wuhan.

La federazione motoristica nazionale, la CAMF, nella giornata di giovedì ha diffuso una breve nota che ha generato un po' di preoccupazione: "Come parte degli sforzi per prevenire e controllare un nuovo tipo di coronavirus, in accordo con le istruzioni dell'Amministrazione Generale dello Sport di sospendere tutte le competizioni sportive fino ad aprile, l'ente organizzatore ha deciso per adesso di cancellare un rally a Changbaishan, previsto per il 12-14 febbraio".

Nel periodo indicato la Formula 1 dovrebbe appunto fare tappa sul circuito di Shanghai, nel weekend del 19 aprile. E ancora prima c'è l'ePrix di Formula E a Sanya, fissato nella giornata del 21 marzo. Un portavoce della serie elettrica, ad Autosport, ha però spiegato: "La gara di Sanya resta in programma. L'incertezza è nata da un'errata dichiarazione diffusa a livello locale, che ha fatto circolare informazioni errate". La nota è stata infatti rimossa dal sito ufficiale della CAMF.

Mancano ancora due mesi, poco meno di tre invece per il GP di Formula 1. C'è tutto il tempo perché l'allarme rientri, ma in Formula E, viste le preoccupazioni sanitarie si continua "a monitorare da vicino la situazione che si evolve di giorno in giorno". Lo stesso vale per la categoria regina, "a stretto contatto con la FIA e il promoter". Sanya si trova peraltro su un'isola nella zona meridionale della Cina, rendendo i rischi più bassi, mentre Shanghai è a circa 800 chilometri dal focolaio di Wuhan. Che, in tema di automobilismo, nel 2018 ha ospitato un round del Mondiale Turismo su un tracciato cittadino.

Nell’ipotesi più estrema, la cancellazione del Gran Premio di Cina riporterebbe il calendario a 21 round, come nel 2019. Difficile ipotizzare una nuova data, considerate le complessità logistiche. Ma per adesso le probabilità di questo scenario rimangono ridottissime.